martedì, aprile 17, 2007
LE SCIOCCHEZZE DELLA POLITICA
Le sciocchezze degli uomini (e donne) politici, si sono accavallate per la concomitanza di due eventi delittuosi che hanno inorridito il mondo: il primo è il massacro nel Politecnico della Virginia che ha provocato 32 morti e 39 feriti, mentre l’altro si è svolto a Taranto ed ha visto il suicidio di una ragazzina di 13 anni che non ha retto ai due stupri consecutivi cui era stata sottoposta.
Il primo caso è una sorta di riedizione in peggio della strage di Columbine descritta da Michael Moore nel suo film che ha avuto tanto successo in tutto il mondo: in pratica, un giovane studente è entrato nel campus universitario (grande quanto una paese di media grandezza) armato di due grosse pistole e – urlando che cercava la sua fidanzata – ha cominciato a sparare all’impazzata, uccidendo e ferendo quanti incontrava nel suo folle cammino; in un’aula, dove credeva di trovare la ragazza, ha trovato invece un professore che faceva lezione ad un gruppo di studenti e, fattili allineare lungo il muro, li ha uccisi uno dopo l’altro con un grosso fucile da guerra, come se stesse procedendo ad una sorta di esecuzione; il tutto è terminato con il suicidio del pazzo sparatore, almeno così viene dichiarato dalle autorità.
Ed eccoci alla stupidità della politica: il Presidente Bush, dopo essersi dichiarato “inorridito” per quanto accaduto, ha ribadito ancora una volta che “portare le armi è un diritto, ma lo si deve fare nel rispetto della legge, quindi non a scuola”.
Vediamo se ho capito bene: tutti possono portare delle armi, anche da guerra, purché evitino di frequentare determinati ambienti, tipo scuola e altri di cui non conosco il nome, ma posso immaginare, chiese, ambienti politici, e altri; ma mi chiedo, in un Bar posso portare un’arma? Credo di si e mi sembra irrilevante – per la legge americana – che il locale sia frequentato da tanta o da poca gente.
Trovo superfluo continuare nei commenti alle dichiarazioni di Bush, tanta è la stupidità che vi traspare; o meglio tanta è la volontà di continuare a privilegiare alcune lobby ben delineate che lo hanno sostenuto alle elezioni.
Un ultimo commento: mentre le TV americane mandavano in onda i video registrati da alcuni studenti, su alcuni siti islamici dislocati probabilmente in America, si festeggiava l’evento inneggiando al giovane sparatore, visto quasi come un novello kamikaze.
E adesso veniamo a casa nostra e in particolare a Taranto, dove una ragazzina di soli tredici anni, affetta da una patologia psichiatrica, è stata stuprata due volte in pochi giorni da un gruppo di adulti; trascorso un po’ di tempo dal tragico evento, si è lanciata nel vuoto, suicidandosi, senza lasciare niente di scritto.
Commento della ministra (non minestra, mi raccomando) Rosy Bindi che non ha perso l’occasione per dire una stupidata: “è un segnale d’allarme, al Sud manca la rete di assistenza”.
Peccato che quasi nelle stesse ore un’altra donna, di 44 anni, picchiata e stuprata dal branco, si è anch’essa gettata nel vuoto da otto metri, ma si è miracolosamente salvata anche se è ricoverata in Ospedale in condizioni critiche.
E dov’è l’anomalia, mi chiederete? Che l’evento questa volta non si è consumato al sud, ma a Ferrara, che non mi risulta essere al di sotto del parallelo romano (quello che comprende il nostro Parlamento).