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domenica, aprile 01, 2007

CORONA, NOVELLO ROBIN HOOD ?? 

Il motto del bel Fabrizio Corona era: “leviamo ai ricchi per dare a….me”: devo dire che è una riedizione, riveduta e corretta, di quanto il cinema di ha riportato circa l’eroe Robin Hood, difensore dei poveri e degli oppressi.

Perché paragono i due personaggi? Solo per scherzare, è ovvio, ma nella sostanza del discorso che segue ci sono delle cose che fanno riflettere: anzitutto, a fianco di Corona si è schierato Riccardo Schicchi, manager e scopritore di tante pornostar, la prima delle quali fu addirittura la capostipite Cicciolina.

Cosa dice Schicchi? Dopo un lapidario “Corona castiga chi se lo merita”, il promoter del sesso va avanti con la sua idea affermando “Se le vallette e i VIP in genere fossero più riservati ora non sarebbero delle “vittime”, come a dire che se le sono cercate il castigo del fotografo.

Poi prosegue su una linea che ho già sviluppato, ma della quale porta alcune sfaccettature interessanti: “I paparazzi da sempre hanno inventato questi meccanismi, Fabrizio gli ha dato una forma industriale e più scatenata, senza pregiudizi né paure. La gente dovrebbe stare più attenta, dovrebbe ritagliarsi degli spazi privati per i suoi giochetti. Per non diventare vittime basta non esporsi in luoghi pubblici, quindi secondo me, in fondo il ricatto non c’è. Ci sono solo scelte sbagliate perché in contrasto con quello che si vuole apparire”.

Insomma, l’assunto di Schicchi è chiaro – e, almeno in parte, condivisibile - e porta avanti il concetto che se i “fotografati” non avessero commesso delle marachelle (del tipo: corna alla compagna, frequentazioni ambigue, ecc) Fabrizio non li avrebbe fotografati; ma va oltre, quando afferma che se i VIP (o presunti tali) sono disposti a pagare per non vedere pubblicate sulle riviste scandalistiche le loro foto, vuol dire che hanno molto da nascondere ed allora è giusto che colui che è andato a scoprire il marcio venga risarcito, dalla vittima oppure dalla rivista in caso di pubblicazione.

Perché non tutti i VIP hanno paura delle foto; c’è anche chi – come Gennaro Gattuso – che ha dichiarato: “Sicuramente se Corona mi veniva a chiedere i soldi, qualche pizza (cazzotto ndr) in faccia gli arrivava”, come a dire che tutti quelli che non hanno niente da nascondere – oppure nessuno a cui rispondere del fatto – non hanno neppure paura delle foto che in apparenza potrebbero comprometterli.

Comunque l’orientamento è che i VIP e i politici siano completamente tutelati (come ancora non si sa) da una nuova legge sulla privacy che dovrebbe metterli al riparo da questi infortuni; ma sarà veramente così? Se pensiamo che molte volte basta il sospetto per fare incrinare un matrimonio o comunque una unione, si capisce bene che a questo non c’è riparo, se non quello di corazzarsi verso l’esterno in modo tale che sia sempre più difficile arrivarci.

Ma questa è un’altra storia e chiama in causa le varie “scorte”, pubbliche o private e, se del caso, ne riparleremo in un prossimo futuro: certo che se devo pagare io cittadino, attraverso le mie tasse, la scorta di poliziotti che tutela il Ministro X mentre va nell’appartamentino a trovare la bella di turno, non sono mica tanto d’accordo. Che se le paghi di tasca sua le scappatelle!!!


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