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giovedì, febbraio 15, 2007

L'ANELLO DELL'AMORE 

Ieri, 14 febbraio si è consumata la cosiddetta Festa dell’Amore che viene collocata in coincidenza della ricorrenza di San Valentino, promosso a tutti gli effetti, nel grado di “protettore degli innamorati”. Vogliamo dare alcuni commenti circa questa festività di sicuro gusto consumistico? Certo che vogliamo!!

E a questo proposito mi voglio riferire inizialmente ad una pagina pubblicitaria che ho trovato ieri su vari giornali – in particolare quelli gratuiti che vengono distribuiti alle Stazioni Ferroviarie e che vanno principalmente a studenti e pendolari – e che mostra uno strano anello e che ha due slogan, quello superiore con caratteri più grossi e marcati, recita “A San Valentino niente le farà più piacere”, mentre quello inferiore da maggiori spiegazioni sull’oggetto: “Play Vibrations è l’anello stimolante per lui e per lei, per 20 minuti di vibrante piacere”; il produttore dello strumento è la Durex, famosa azienda legata al mondo dei preservativi.

Ho visto la pagina in questione alla Stazione di Firenze, mentre prendevo il treno per recarmi in ufficio; poiché non ci ho capito molto circa il funzionamento dello strumento, appena giunto nel luogo di lavoro ho chiamato alcuni miei collaboratori – tutti molto giovani – ed ho chiesto loro se conoscevano l’oggetto e come funzionava; mi hanno guardato come se avessi chiesto loro informazioni sulla Cupola di San Pietro oppure sul funzionamento dell’ascensore e poi – dopo avere ingoiato alcuni commenti salaci sulle mie conoscenze – sono passati a spiegarmi come agisce questa sorta di anello: si tratta infatti di un cerchio di metallo che ha attaccato un aggeggio che nell’immaginario “dell’anello” dovrebbe rappresentare il solitario o comunque la parte della pietra preziosa, mentre in effetti è il contenitore di una micro pila che fa vibrare lo strumento dopo che questo è applicato attorno all’organo genitale maschile, provocando – mi hanno detto – piacere all’uomo ed anche alla donna nella successiva (ed eventuale) penetrazione.

Non so se sono riuscito a spiegare l’oggetto, ma lo spero; quello che mi lascia interdetto è che questa pubblicità, chiaramente rivolta a giovani maschietti, possa indurre loro a comprare questo strumento, come se quello di cui ognuno di noi è dotato (mettiamoci anche un po’ di fantasia, perbacco!) non fosse sufficiente a provocare il piacere all’interno della coppia.

A questo proposito e tornando alla lezione impartitami dai miei giovani collaboratori, mi è stato detto che l’oggetto – in vendita in Farmacia, Supermercati e nelle migliori tabaccherie – è ormai un bel pezzo che sta andando a ruba, come si dice dalle mie parti, a dimostrazione che la trovata ha avuto un grande successo; tra chi? Cioè, chi ne sono gli acquirenti? Sembra, anche dall’impostazione pubblicitaria, che il target sia abbastanza giovanile, senza escludere, però, qualche persona oltre la mezza età di provenienza Viagra, alla ricerca di nuovi stimolanti.

Ma in tutto questo San Valentino cosa c’entra? Ci rendiamo conto – voglio sperare – che stiamo rendendo “l’amore” uguale al “sesso”, mentre è solo nel connubio delle due forme spirituali che si basa la “relazione”?

Meditiamo, gente, meditiamo e non continuiamo a cadere preda del consumismo anche quando si parla di spirito!!


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