martedì, gennaio 16, 2007
SE RINASCO...
Qualcuno si è reso conto che Palazzo Madama ha chiuso i battenti il 19 dicembre 2006 e li riaprirà solo il 23 gennaio prossimo??
Una volta si invidiavano gli insegnanti che usufruivano di vacanze invernali (Natale), primaverili (Pasqua) ed estive (periodo luglio-agosto); ma adesso dobbiamo rivedere le nostre invidie e rivolgerle ai signori senatori che raddoppiano le vacanze delle scuole facendone ben 35; ai deputati è andata peggio (si fa per dire..), in quanto hanno chiuso i battenti il 21 dicembre, li hanno riaperti per il solo 28 dicembre (per i pochi che ci sono andati) per sistemare alcuni sospesi di fine anno e sono rientrati proprio oggi, 16 gennaio: in totale “solo” 25 giorni.
Qual è il motivo che mi spinge a queste riflessioni festaiole (forse non si dice ma rende bene l’idea)? Un appunto che il nuovo Ministro della Giustizia, Mastella, ha avuto l’ardine di rivolgere ai magistrati, accusandoli di fruire di ben 45 giorni di ferie, mentre i comuni cittadini al massimo ne hanno tra venti e trenta ogni anno.
Questo dibattito con i magistrati ed il discorso sui parlamentari, mi induce a fare una riflessione – amara fin che volete, ma giusta, pur nel suo cinismo – che recita pressappoco così: “a chi guadagna poco, cosa gli danno a fare tante ferie; le vacanze è bene che se le facciano coloro che, per effetto dei lautissimi stipendi che percepiscono o per le rendite che hanno accumulato, possono permettersi di spendere grosse cifre in divertimenti e ameni viaggi in Italia e all’estero”.
Il metalmeccanico, infatti, dopo essere riuscito a stare una settimana a Rimini, deve rientrare precipitosamente a casa perché ha finito i soldi; il commerciante – schiacciato dai grandi Centri Commerciali che vendono a prezzi per lui impensabili – è inutile che chiuda il negozio per troppi giorni (25 giorni come facevano prima) perché i soldi a disposizione delle ferie sono sempre meno e finiscono subito.
Non parlo neppure del povero pensionato che, se non invitato da qualche istituzione benefica a passare qualche giorno in località di villeggiatura, sarebbe costretto a trascorrere tutto il mese canonico di agosto tra un giardinetto e l’altro, in compagnia di colleghi, derelitti come lui.
Chi invece ha servito degnamente il paese (i parlamentari) è giusto che si trasferisca nelle loro ville costruite a costo di tanti sacrifici: Bertinotti a Caparbio, Berlusconi in Sardegna (anche se ce l’aveva prima di fare il politico), Prodi sugli Appennini, Fassino nel litorale genovese, mentre D’Alema preferisce le gioie del mare a bordo della sua barca da 3 miliardi di lire (che non aveva prima di fare il politico).
Ho fatto solo alcuni esempi di quelli che conosco ed ho citato solo gli onorevoli più famosi, ma potrei continuare per pagine e pagine; ma a quale pro? Sono cose che tutti noi sappiamo, tutti noi abbiamo letto e nessuno ha avuto niente da ridire: sono cose normali, continuiamo a dire, c’è chi può godersi la vita e c’è chi, più sfortunato (bello il termine che viene usato) non può permettersi neppure un fine settimana in collina.
Dobbiamo arrabbiarci per questo, dobbiamo fare forse la rivoluzione per questo??
Io non voglio rispondere, lascio a voi eventuali repliche e spero che tra i miei lettori ci sia anche qualcuno che si è scordato come si fa ad andare in vacanza: una sua risposta sarebbe fantastica.
E poi? Poi, meditiamo, gente, meditiamo!! Ovviamente dopo avere ripetuto che “se rinasco…”