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lunedì, gennaio 29, 2007

I RISPARMI DELLE FAMIGLIE 

Il titolo di questo post è l’ennesima frase “che non vuol dire niente”, o peggio una chiapparella ai nostri danni consumata – badate bene – non da politici senza scrupoli, ma addirittura dai giornali che, come è noto, dovrebbero rappresentare l’opinione pubblica e farne i relativi interessi.

Questa volta siamo di fronte alle reazioni circa le ultime liberalizzazioni del Governo e, specificatamente vengono presi in esame cinque comparti (Ricariche dei telefonini, Benzina, R.C.Auto, Banche e Gas); vediamo singolarmente questi settori dell’economia reale indicando anche, a fianco di ciascuno, il risparmio presunto.

Cominciamo dalle RICARICHE DEI CELLULARI, dalle quali è previsto un risparmio di 260 euro; come dicevo ieri, è presumibile che i gestori della telefonia mobile si rifacciano della cospicua perdita, “rimodulando” le tariffe; la pensa allo stesso modo anche il Presidente dell’Authority sulla Concorrenza, Antonio Catricalà, che si attende i rincari di cui sopra faccio cenno e dice che saranno bravi se riusciranno a contenerli all’interno del “risparmio”.

Passiamo poi alla BENZINA (- 210 euro) e facciamo subito una considerazione: non ci sono grossi precedenti in materia – cioè distributori di carburante gestiti da Centri Commerciali – se non qualche sporadico tentativo nel Centro Italia e quindi arrivare a quantificare un tale risparmio, mi sembra come minimo azzardato; poi vorrei fare una considerazione e cioè che non conosco nessun benzinaio con la villa in Sardegna, segno che i guadagni non glielo permettono (a differenza di qualche politico che conosciamo molto bene).

C’è poi il discorso sulla R.C.AUTO che dovrebbe portare – a sentire loro – un risparmio di 170 euro; non ho capito bene quale sia il meccanismo dal quale dovrebbe scaturire questa diminuzione del premio, ma ho i miei dubbi che riusciranno a smuovere la lobby delle assicurazioni (non sono i benzinai e neppure i parrucchieri); l’unica cosa che ho capito è la possibilità del singolo agente di rappresentare più Compagnie di Assicurazione che, in teoria, potrebbero farsi concorrenza, ma in pratica faranno “cartello”.

Dalle BANCHE dovremmo risparmiare 310 euro e questo in virtù, immagino, dell’abolizione della famigerata commissione di “massimo scoperto” applicata con le modalità attuali; ma a parte che questa normativa troverà applicazione solo quando verrà approvato un apposito Disegno di Legge, coloro che non vanno in “rosso” non risparmiano proprio niente; forse che convenga fare i debiti??

L’ultimo risparmio (55 euro) scaturisce dalla gestione del GAS, ma anche qui non c’è attualmente nessun presupposto per questi risparmi, a meno che non si intenda un risparmio anche un mancato aumento.

Dai Parrucchieri, dai Giornalai e dai Centri Estetici non credo che ci si possa aspettare grossi risparmi in quanto mi sembrano tutte strutture già “impiccate” dai Centri Commerciali e quindi sarà difficile riuscire a togliere loro qualche cosa.

Il totale di questi presunti “risparmi” e di poco più di 1.000 euro e viene calcolato “a famiglia”: ma cosa significa? Ci sono famiglie di 4 persone, con altrettanti cellulari e ci sono “single” – come me – che ne hanno uno solo; ci sono poi persone con 2 o più auto e chi invece ne ha una sola; mi sembra chiaro che questa parametrizzazione “a famiglia” e di un generico che ha dello sconcertante e denota una notevole dose di pressappochismo.


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