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giovedì, gennaio 04, 2007

DUE NOVITA' "VECCHIE" 

Gli ingenui come me pensavano che nel 2007 queste tipiche novità che puzzano di vecchio lontano un miglio non ci fossero, ma ci siamo ingannati e quindi vediamole insieme e commentiamole.

La prima è la generica paura dell’invasione che, nello specifico, si attaglia all’apertura delle frontiere per rumeni e bulgari; la cosa – di per se già ingigantita dai media – è stata ulteriormente ampliata dal tragico evento accaduto in un campo rom in Provincia di Caserta, dove la baracca di due sposi-bambini rumeni (15 anni lei e 14 lui) si è incendiata provocando la morte dei due ragazzi che sono stati trovati abbracciati e carbonizzati.

Stranamente, questo tragico incendio è stato messo in relazione all’entrata della Romania nell’U.E., quando questo non c’entra assolutamente niente con l’apertura delle frontiere – che ancora non è pienamente avvenuta – a seguito dell’allargamento dell’Europa.

Vi riporto solo alcune frasi-titolo che campeggiano sui nostri quotidiani (le TV si sono comportate meglio):”Campi Rom: nuova bomba a orologeria”, “Ora i campi rom diventeranno una polveriera”, “Arriveranno migliaia di disperati”, “Finiranno nelle roulotte, la sicurezza è a rischio”: questi sono soltanto alcuni esempi, ma da questi traspare evidente un concetto e cioè che questa paventata nuova ondata di “disperati” è una cosa da temere.

Ci sarebbe da chiedersi il motivo per il quale questa gente è “disperata” e se noi che magari siamo “solo arrabbiati”, quindi in uno stadio inferiore alla disperazione e lo siamo per ben più futili motivi, potremmo dare loro una mano, ma questa eventualità viene superata dall’elemento “paura” che è presente in tutte queste dichiarazioni.

Ma di cosa abbiamo paura? Semplice, delle solite cose che ci hanno fatto sempre terrorizzare, l’arrivo della moltitudine (“mamma li turchi!!”) che arriva per strapparci quel misero lembo di terra che ci siamo conquistati e che vorremmo lasciare ai nostri figli; a nessuno viene in mente che se questi “invasori” avessero un minimo di benessere nelle loro terre, se ne guarderebbero bene dal venire da noi.

Per concludere l’argomento con una battuta, i giornali riportano con malcelata riprovazione, il fatto che il Ministro dell’Interno abbia ordinato il “superamento” di tutti quei provvedimenti che decretavano l’espulsione di Bulgari e Rumeni in quanto “clandestini”: adesso sono come tutti gli altri europei e possono essere espulsi solo per motivi di ordine pubblico o di sicurezza nazionale. Mi sembra ovvio!!

Il secondo argomento – anch’esso vecchio, direi quasi stantio – fa seguito all’appello del Presidente della Repubblica ai due poli perché riprendano un dialogo fruttifero, in vista anche di scadenze importanti (la nuova legge elettorale); appena l’ISTAT ha annunciato la diminuzione del fabbisogno statale a seguito delle maggiori entrate fiscali nel 2006, il Cavaliere si è subito precipitato a dire che tutto questo era merito del suo governo; il centro sinistra, anziché rispondere con una battutaccia che genera a sua volta polemica, avrebbe dovuto dirgli, prendendolo bellamente per i fondelli: “Ci vuoi dire quando scadono i benefici che discendono dal lavoro del tuo governo, in modo che ci possiamo regolare??!!”

Battute a parte, ma veramente Napolitano pensava che lo avrebbero ascoltato?? Oppure si è inoltrato su questo versante solo per giocare di sponda con Prodi al fine di mostrare il non desiderio di collaborazione dell’altro polo??!!

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