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sabato, novembre 18, 2006

FRASI CHE RITORNANO 

Era molto tempo che non sentivo più questa frase: “correrò per dovere e non per la gloria”, oppure l’altra “farò tutto questo in spirito di servizio”; le affermazione erano tipiche dei democristiani di una volta, quelli che poi andavano al potere e cominciavano a mangiare a quattro palmenti, quelli che una volta conquistata una poltrona non la lasciavano per nessuna cosa al mondo; insomma, quelli – come se ne incontra tanti anche adesso, sia ben chiaro!! – che intendono la carriera politica come un tornaconto personale ed anche a beneficio di parenti, amici e sodali.
Ebbene, sembrerà strano, ma le stesse frasi sono state pronunciate dal politico che adesso è di gran moda, dal politico dal quale ci si aspetta una energica svolta nella stagnante politica francese; sì, amici cari, sto parlando della gentile signora Ségolène Royal, vincitrice a mani basse delle elezioni “primarie” per la nomina del candidato socialista alla corsa per l’Eliseo che si terrà il prossimo anno.
E così la splendida Ségolène non dice che si è candidata perché gli piace, non perché desidera essere il numero uno (che è meglio che trovarsi alle retrovie), non perché lo stipendio è buono e neppure perché, come dice una celebre battuta siciliana, “cummandari è megghiu che futtere”(non so se è scritto bene in lingua sicula, ma il significato, caso mai non si fosse capito è “comandare è meglio che fottere”.
Eppure questa sembrerebbe diversa dai soliti politici di professione, con quella sua aria da signora bene che è appena uscita di casa per fare compere; fatto sta che la sua entrata in politica ha rappresentato una sorta di ciclone: pensate che nel partito socialista francese, due “grossi calibri” come Fabius e Strass-Kahn sono stati travolti dalla bella Ségolène che, dopo essere stata la prima donna a cimentarsi nell’elezione presidenziale, rischia di diventare anche la prima donna all’Eliseo.
Immaginatevi i commenti delle “nostre donne”, della Bonino, della Bindi, della Palombelli, della Melandri, ecc.; tutte queste signore brindano con champagne di marca a questa loro eroina che sembra lanciata verso un futuro di gloria.
A guardare bene attorno a noi, tutto questo trambusto appare un po’ forzato: anzitutto la bella Ségolène non ha ancora vinto niente di importante, ha soltanto sbaragliato in casa propria, ma ora dobbiamo vederla contro un avversario che non lesinerà colpi mancini per passarle davanti (il candidato di centro destra); poi dobbiamo aggiungere che l’assurgere di una donna al massimo potere non è una novità in Europa: infatti non si è ancora spenta l’eco degli applausi per Angela Merkel, la numero uno della Germania, e scusate se è poco!
La Royal, di politica ne parla quasi sempre e da tantissimo tempo: pensate che il suo compagno di vita, Francois Hollande, è il segretario nazionale dei socialisti francesi che in questa circostanza non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione sulle proprie emozioni; l’unica frase che si è lasciato andare è stata “Ségolène deve mantenere la sua identità ed originalità”: se lo dice lui!!
Comunque dico alle nostre donne impegnate a smontare lo stereotipo della “Pupa senza cervello”, che non sono questi esempi eclatanti che risolvono il problema, perché di contro abbiamo una serie di notizie di cronaca nelle quali diverse ragazzine sono “usate” da compagni di scuola per confezionare dei porno da mettere in rete; dovete, o meglio dobbiamo, sconfiggere queste situazioni per affermare pienamente la dignità della donna, altrimenti….

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