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giovedì, ottobre 19, 2006

LA PUPA E IL SECCHIONE 

Tra i reality attualmente in onda brilla – per originalità, ma anche per cretinaggine – quello presentato da Enrico Papi e dal titolo “La pupa e il secchione”, dove si mette a confronto una “pupa”, cioè una ragazza molto bella ma assolutamente ignorante di “tutto”, e un “secchione”, cioè un giovane dall’aspetto insignificante e dal look trasandato, ma profondo conoscitore di “tutto”.
Con questi due stereotipi portati a vette parossistiche – la ragazza non conosce neppure chi era Garibaldi, tanto per citare una sua mancanza – i due devono interagire per completarsi: il giovane deve tentare di insegnare le cose che la ragazza non sa (impresa al limite del disperato), mentre la donna deve dare un tono più moderno, più “vitaiolo” all’imbranatissimo giovanotto.
Detto in questi termini, il plot narrativo ha un interesse ben diverso dagli altri reality, fitti come sono di ex-VIP, di gente che ha avuto un nome in qualche campo dello spettacolo e poi lo ha perso, insomma di un branco di ex in cerca di riciclaggio; in questo invece sono tutte persone che non portano nomi prestigiosi ma si distinguono per l’appartenenza alla categoria richiesta.
Una cosa però dobbiamo chiarire: i personaggi di questo reality, sono così oppure interpretano una parte che gli è stata insegnata e che, nei periodi di riposo, magari ripassano per non fare brutte figure?
Il fatto che lo spettacolo venga annoverato tra i reality – lo dice la parola stessa – ci dovrebbe indurre a ritenere “tutto vero” quel che si dice e si fa in quelle famigerate stanze; ma voi ci credete che esistano al mondo delle persone così “ignoranti” (nel senso di ignorare) come la ragazza dello show, oppure così sprovveduti come il giovanotto che conosce tutto della matematica e della fisica, ma niente della vita di tutti i giorni?
Io credo che ci sia un pizzico di manipolazione, in personaggi che si prestano – per loro peculiari caratteristiche – ad essere facilmente manipolati; ma se mi date per buona questa mia ipotesi, mi sembra che siamo in presenza dell’ennesimo stereotipo sulle donne che la nostra televisione ci propina, quello cioè della “bella ma stupida” che in un botto solo manda a carte quarantotto tutte le splendide figure femminili che abbiamo avuto modo di conoscere.
Infatti, dando per scontato che “la donna è così”, si compie una malvagità enorme verso il genere femminile e chi lo compie è probabilmente un uomo che nella intera esistenza è sempre stato succube di una donna che lo ha dominato con il solo uso della sua intelligenza.
Magari non sarà così, ma tra tutte le donne che nella mia (ahimè) lunga esistenza ho avuto modo di conoscere, non ce n’è neppure una che possa assomigliare alla “pupa” del reality: va bene che per lo spettacolo si porta verso una forma di archetipo qualsiasi personaggio, ma ho paura che tocchi sempre alle donne e questo non va bene.
E volete un esempio di situazione all’incontrario: la Lollo, alla tenera età di 79 anni viene impalmata dal suo tenero amante, dopo 22 anni di fidanzamento: lui di anni ne ha 45 (33 meno di lei) e non compie questo passo certamente per “bisogno”, in quanto oltre che giovane ed aitante è anche molto ricco (è un industriale spagnolo).
E allora, chi dei due è la pupa e chi il secchione?

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