venerdì, ottobre 27, 2006
CHI SPIA CHI ??!
Il nuovo scandalo che appare su tutte le prime pagine dei giornali italiani si chiama impropriamente “spionaggio fiscale” ed è, nient’altro, che una serie di “accessi” ai dati dell’Agenzia delle Entrate, da parte di funzionari della stessa agenzia, per i motivi che al momento non sono noti.
Lo scandalo – da qualcuno addirittura paragonato al Watergate perché sembrava rivolto soltanto a Prodi – ha preso di mira tutta una serie di personalità, non soltanto della politica, ma anche della finanza, dello sport e dello spettacolo.
Vogliamo fare qualche nome? Eccoli: oltre al già citato Prodi, insieme alla moglie Flavia Franzoni, abbiamo – non in ordine di importanza ma così, alla rinfusa – Ciampi, Napoletano, Berlusconi insieme ai figli Piersilvio e Marina, Fassino e D’Alema, l’immobiliarista Stefano Ricucci, Lamberto Dini e la moglie Donatella Zingone, Emilio Fede, la Ferilli, i calciatori Totti e Del Piero; e fermiamoci qui, perché la lista sarebbe ancora molto più lunga.
Dunque, cosa veniva ricercato di questi illustri signori: l’accesso al cervellone dell’Agenzia delle Entrate, consente di “vedere” tutte le entrate dichiarate, nonché gli acquisti e le vendite (nonché le donazioni) di immobili, gli stipendi o pensioni percepite (se dichiarate) ed altre cose inerenti la situazione fiscale del singolo individuo.
Prima domanda: ma queste sono cose che tutti possono vedere andando direttamente agli uffici dell’erario; se ricordate, ogni tanto i giornali pubblicano le denunce dei redditi di persone in vista (politici, finanzieri, calciatori, ecc.); ebbene: dove pensate che li prendano? Mica da impiegati infedeli che fanno vedere i file interessati, ma semplicemente andando a consultare quello che è perfettamente consultabile da tutti e cioè le varie denunce che l’erario ci richiede di volta in volta, da quella dei redditi a quella delle posizioni immobiliari, ecc.
Ma allora dov’è lo scandalo? Pensate, che la Procura di Milano ha indagato 128 funzionari e impiegati dell’Agenzia delle Entrate e adesso entrerà in azione anche la Procura di Roma con un’altra raffica di avvisi di garanzia.
Volete la mia opinione? Questi “accessi” sono semplicemente dei giochi che gli impiegati dello stato, che hanno così poco da fare, mettono in atto durante il normale orario di lavoro per “ingannare il tempo”; un po’ come potrebbe essere una navigazione su Internet alla ricerca di qualche sito sexy!
Sfortuna – per loro – ha voluto che il sistema informatico del Ministero dell’Economia abbia funzionato bene, registrando tutti gli accessi ai dati e trovando tutta questa serie di persone (impiegati e funzionari) che non avevano alcun titolo per farlo.
Pensate che tra le persone controllate c’è anche la signorina Giorgia Palmas, di professione “velina”: cosa c’entra con il Watergate??
Un’altra circostanza che mi induce a ritenere giusta la mia ipotesi è che due impiegate dell’Agenzia delle Entrate della Liguria, hanno candidamente confessato che il controllo sulla moglie di Prodi – Flavia Franzoni – era per vedere se la signora era parente della celebre Anna Maria Franzoni, imputata nel processo di Cogne!!
E questo sarebbe lo scandalo del secolo, quello sullo stile del Watergate? Come direbbe Totò, “ma mi faccia il piacere”; possiamo capire che il governo, sotto finanziaria, abbia bisogno di qualche diversivo, ma qui si esagera!!
Lo scandalo – da qualcuno addirittura paragonato al Watergate perché sembrava rivolto soltanto a Prodi – ha preso di mira tutta una serie di personalità, non soltanto della politica, ma anche della finanza, dello sport e dello spettacolo.
Vogliamo fare qualche nome? Eccoli: oltre al già citato Prodi, insieme alla moglie Flavia Franzoni, abbiamo – non in ordine di importanza ma così, alla rinfusa – Ciampi, Napoletano, Berlusconi insieme ai figli Piersilvio e Marina, Fassino e D’Alema, l’immobiliarista Stefano Ricucci, Lamberto Dini e la moglie Donatella Zingone, Emilio Fede, la Ferilli, i calciatori Totti e Del Piero; e fermiamoci qui, perché la lista sarebbe ancora molto più lunga.
Dunque, cosa veniva ricercato di questi illustri signori: l’accesso al cervellone dell’Agenzia delle Entrate, consente di “vedere” tutte le entrate dichiarate, nonché gli acquisti e le vendite (nonché le donazioni) di immobili, gli stipendi o pensioni percepite (se dichiarate) ed altre cose inerenti la situazione fiscale del singolo individuo.
Prima domanda: ma queste sono cose che tutti possono vedere andando direttamente agli uffici dell’erario; se ricordate, ogni tanto i giornali pubblicano le denunce dei redditi di persone in vista (politici, finanzieri, calciatori, ecc.); ebbene: dove pensate che li prendano? Mica da impiegati infedeli che fanno vedere i file interessati, ma semplicemente andando a consultare quello che è perfettamente consultabile da tutti e cioè le varie denunce che l’erario ci richiede di volta in volta, da quella dei redditi a quella delle posizioni immobiliari, ecc.
Ma allora dov’è lo scandalo? Pensate, che la Procura di Milano ha indagato 128 funzionari e impiegati dell’Agenzia delle Entrate e adesso entrerà in azione anche la Procura di Roma con un’altra raffica di avvisi di garanzia.
Volete la mia opinione? Questi “accessi” sono semplicemente dei giochi che gli impiegati dello stato, che hanno così poco da fare, mettono in atto durante il normale orario di lavoro per “ingannare il tempo”; un po’ come potrebbe essere una navigazione su Internet alla ricerca di qualche sito sexy!
Sfortuna – per loro – ha voluto che il sistema informatico del Ministero dell’Economia abbia funzionato bene, registrando tutti gli accessi ai dati e trovando tutta questa serie di persone (impiegati e funzionari) che non avevano alcun titolo per farlo.
Pensate che tra le persone controllate c’è anche la signorina Giorgia Palmas, di professione “velina”: cosa c’entra con il Watergate??
Un’altra circostanza che mi induce a ritenere giusta la mia ipotesi è che due impiegate dell’Agenzia delle Entrate della Liguria, hanno candidamente confessato che il controllo sulla moglie di Prodi – Flavia Franzoni – era per vedere se la signora era parente della celebre Anna Maria Franzoni, imputata nel processo di Cogne!!
E questo sarebbe lo scandalo del secolo, quello sullo stile del Watergate? Come direbbe Totò, “ma mi faccia il piacere”; possiamo capire che il governo, sotto finanziaria, abbia bisogno di qualche diversivo, ma qui si esagera!!