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mercoledì, settembre 20, 2006

SIAMO PROPRIO UN PAESE SFORTUNATO 

Sfortuna nera, sfortuna della quale non intravediamo il minimo appiglio per sperare in qualcosa di meglio, sfortuna che ci perseguita ormai da oltre quattro anni.
Di quale sfortuna parlo? Semplice: dopo aver subito Berlusconi per quattro anni, il Cielo avrebbe potuto mandarci anche qualcosa di meglio del Professor Prod e del suo entourage; o no!
Dopo le smargiassate e le sbruffonate del Cavaliere, ci ritroviamo a dover subire le scenette da arteriosclerotico che il Professore ci ammannisce e, soprattutto le battute da super eroe che ci pervengono con preoccupante regolarità.
Ma come, il tuo consigliere economico, Rovati, è stato preso con le mani nel vasetto della marmellata e tu che cosa fai? Ti limiti a rispondere ai giornalisti che ti chiedono quando riferirai in Parlamento con una frase anche offensiva “Ma siete matti??”. E pensare che quasi tutti pensano che la marmellata che Rovati ha estratto dal vasetto fosse destinata proprio a te.
Infatti, nessuno può ragionevolmente credere che il piano per lo scorporo di Telecom fosse stato redatto da Rovati per “fare esercizio” e che Prodi non ne sapesse niente; e che Tronchetti Provera, nel ricevere il famoso piano non avesse dato per scontato che dietro tutto questo c’era Prodi.
Ma noi, abituati a non farci mancare niente, abbiamo risposto con le dimissioni del bel Marco (proprio quando Afef aveva deciso di invitarlo in trasmissione) e la chiamata alla Presidenza di Telecom di una “faccia nuova”, cioè del solito noto, dell’immarcescibile Prof. Rossi, quel Prof. Rossi che sembra buono per tutte le stagioni, ma che – proprio per il vizio di non sapere dire di no – combina più casini di quanti cerca di accomodare.
Intanto ha dovuto lasciare a metà il lavoro in Federcalcio e la sua sostituzione già riveste motivo di aspre polemiche tra le forze politiche; poi le sue dimissioni si sono portate dietro anche quelle dei vice e di Borrelli, con uno sconquasso generale di cui non sentivamo la necessità; a proposito del prof. Rossi: ci sarebbe da prendere il posto di Schumaker alla Ferrari, che ne pensa??
Un altro fatto dobbiamo ascrivere a nostra sfortuna: circa due anni fa, l’allora Presidente Ciampi si recò in visita di stato in Cina e, in quell’occasione, il Ministro degli Esteri, Fini, che lo accompagnava, ebbe a dire ai governanti cinesi che si sarebbe fatto parte diligente presso le cancellerie europee per vedere di far togliere l’embargo sulle armi, embargo applicato dopo i fatti di Tienanmen: dalla sinistra si levarono alti lamenti e la frase “i diritti umani non si svendono”.
Nella visita attualmente in corso, è stato lo stesso Capo del Governo, sempre il prode Prodi, a fare lo stesso discorso di Fini e cioè a promettere un suo interessamento per far togliere l’embargo; ovviamente le lamentazioni questa volta sono partite dalla destra che ha fatto – grosso modo – gli stessi discorsi degli avversari di sinistra, culminati con la frase ad effetto “le condanne a morte non si vendono sull’altare del business”.
Già, le condanne a morte: sono 10.000 l’anno quelle eseguite nel grande paese asiatico e non possiamo dire che siano poche, perché da sole sono di gran lunga più di tutte quelle comminate dagli altri paesi messi insieme.
Mi sembrava allora (due anni fa) e mi sembra adesso un motivo sufficiente per allontanare un po’ la lingua dal deretano dei governanti cinesi. Oppure va tutto bene così??

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