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venerdì, agosto 25, 2006

ZIBALDONE N. 8/2006 

Interrompo il mio dire circa l’integrazione o meno degli extracomunitari e ritorno ad affrontare argomenti in apparenza più leggeri, ma in realtà altrettanto delicati; per questo ho costruito uno zibaldone nel quale racchiudo tre argomenti che mi hanno colpito in qualche modo in questi ultimi tempi.
Il PRIMO argomento riguarda la vicenda degli ostaggi catturati dai predoni nigeriani: si tratta di due italiani che si sono offerti volontari al posto degli altri 19 componenti il numeroso gruppo che ha affrontato il pericoloso viaggio; già, pericoloso, così pericoloso che il nostro Ministero degli Esteri sconsiglia i nostri compatrioti a intraprendere il viaggio, ma – chiaramente – non può impedire loro di andarci.
Ma mi sorge spontanea una domanda: perché dovremmo tutti preoccuparci per questi signori che non hanno voluto ascoltare i consigli di chi ne sa più di loro?
Evidentemente si considerano più furbi, più intelligenti dei funzionari del ministero che hanno emanato il divieto: e questo è il risultato, con l’aggiunta che se le nostre autorità non mettono in campo tutte le potenzialità per liberarli, c’è anche da essere criticati ed anche molto pesantemente!!
Il SECONDO argomento si riferisce all’uscita – infelice, o meglio, provocatoria – dell’ineffabile Blatter, Presidente della FIFA (l’ente internazionale che regola il calcio), che si è rivolto alle nostre autorità calcistiche facendo il seguente discorso (grosso modo): se la Juventus insiste nell’adire la giustizia ordinaria (il TAR) io sbatto l’Italia fuori da tutti i tornei, compreso quelli riservati alle squadre nazionali.
Ora, questo signore non si rende conto che il mondo sta cambiando e che parlare di “clausola compromissoria” tra squadre quotate in borsa è follia pura.
Con la mia fiorentinità credo di essere al di sopra di ogni sospetto di partigianeria juventina, ma trovo superato dai tempi l’obbligo che ha una qualsiasi squadra di adire soltanto i gradi di giudizio sportivi; non ci dimentichiamo che la prima volta che una entità sportiva – il calciatore Bosman – si rivolse alla giustizia ordinaria (quella europea per la precisione), smantellò tutto l’ordinamento calcistico, mandando in pensione il vecchio e superato concetto di “giocatore vincolato alla squadra XY”; e non si dimentichi il buon Blatter che l’avvocato che difende la Juve è lo stesso che difese Bosman, cioè il francese Dupont.
Il TERZO argomento è rivolto al solerte ministro Bersani, paladino delle liberalizzazioni e contiene una indicazione operativa: si è reco conto che la categoria degli editori specializzati nel libri scolastici è una vera e propria casta, della quale non possiamo fare assolutamente a meno (a differenza dei taxisti)? Si è reso conto il signor ministro che questi libri costano una fortuna (nessuno meno di 35 euro) e che il loro acquisto rappresenta un vero e proprio salasso per i genitori dei ragazzi che studiano? E dobbiamo aggiungere che – a differenza di altre forme di caste commerciali – questa può vantare una magnifica accoppiata composta dai professori – che li prescrivono - e dagli editori specializzati – che li stampano.
Credo che un intervento su questo salasso obbligatorio non sarebbe mal visto dal popolo della brava gente che cerca di accoppiare il pranzo con la cena e non sempre ci riesce; questo è quel popolo che non è molto interessato al costo di una corsa in taxi e neppure alla parcella del notaio per la vendita dell’auto, essendo entrambe le operazioni così sporadiche da non rappresentare un costo insopportabile, mentre i libri scolastici ci sono ogni anno.

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