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martedì, agosto 22, 2006

INTEGRAZIONE O RIEDUCAZIONE ? 

In questi ultimi giorni (pochi, al massimo dieci) si sono verificate una serie di violenze che hanno visto per protagonisti degli extracomunitari; è ovvio che i giornalisti (di ogni colore e orientamento) ci hanno inzuppato il pane e hanno dato la stura a tutta una serie di congetture; ma andiamo con ordine e vediamo questi fatti incresciosi e come sono stati presentati dai mess media.
Il primo (non in ordine di tempo) ha avuto luogo a Foggia e vede protagonista un 52enne rumeno che ha tentato di rapire una bambina di sei anni; l’atto delittuoso è stato sventato dal padre della piccola e da un carabiniere prontamente aggiunto: tutti i giornali hanno titolato che il bieco extracomunitario aveva tentato il rapimento della bambina per usarle violenza, dato che…non ci poteva essere altra spiegazione.
Il secondo si è svolto a Chieti, dove una ragazzina di appena 17 anni è stata violentata nel bagno di una discoteca, da parte di un algerino suo coetaneo.
Il terzo ha visto come protagonista una infermiera milanese 40enne che alle sei del mattino esce di casa e si dirige alla fermata del tram per raggiungere il proprio luogo di lavoro; mentre sta aspettando l’arrivo del mezzo pubblico, viene avvicinata da un marocchino che la trascina poco lontano e, tra i cespugli la violenta ripetutamente per quasi un’ora.
Il quarto ha avuto come protagonista il pittore Bresciani che è stato barbaramente ucciso nella sua casa da un magrebino che aveva fatto entrare: non si parla di cosa c’era andato a fare, perché non sta bene dire queste cose, ma appare chiaro che si tratta di sesso.
Il quinto si è svolto a Brescia, in una Chiesa, dove il sagrestano, di origine cingalese – un giovane soprannominato Camillo – ha ucciso e tentato di occultarne il cadavere, una ragazza di appena 23 anni: in questo caso sembra che il sesso non c’entri, in quanto l’assassino ha ammesso il delitto ma ha solo affermato di avere perso la testa e sul cadavere non sembra ci siano tracce di violenza.
L’ultimo della serie è quello che riguarda Hina, la giovane pakistana uccisa e sepolta dal padre perché accusata di tenere un comportamento “troppo occidentale”: su questo caso stanno uscendo delle novità a dir poco sconcertanti (se confermate); sembra che la ragazza avesse fatto in passato ben tre denunce nei confronti del padre, accusandolo di umiliazioni, percosse, minacce e addirittura di tentativi incestuosi: chiaro che se tutto questo fosse confermato, la vicenda assumerebbe tutto un altro aspetto. A proposito, dimenticavo di dire che tutte e tre le denunce sono state ritirate dalla ragazzina, ma coloro che le hanno ricevuto forse avrebbero fatto bene ad indagarci un po’ sopra.
Con tutti questi accadimenti, con tutto questo sesso gettato in pasto alla gente, si riaffaccia il discorso sull’integrazione degli extracomunitari, se cioè questo debba contenere una sorta di rieducazione, o meglio una specie di lavaggio del cervello per questi emigranti ai quali si vorrebbe cancellare tutto il passato ed immettere loro tutta la nostra “civiltà”.
È un discorso lungo che forse riprenderemo meglio in un prossimo futuro, ma per adesso sono fermo nel giudicare inattuabile (e forse anche immorale) un piano del genere; forse dopo tre generazioni si raggiungerà una qualche integrazione, ma anche in questo caso, il passato ritorna: guardate come è tornato nelle menti e nei cuori dei pakistani accusati del complotto londinese!!

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