mercoledì, giugno 21, 2006
FAUSTINO, MA COSA MI COMBINI !!
Proprio ieri tessevo le lodi del Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, per l’impegno profuso nel risanamento economico attraverso l’utilizzo della “tagliola” per ricchi, quando oggi vengo a scoprire che alla Camera dei Deputati, cioè nel ramo del Parlamento da lui diretto, se ne sta combinando una delle grosse; sentite bene.
È in fase avanzata di studio un progetto per rendere operativa la Camera nel seguente modo: tre settimane al mese (che notoriamente ne ha come minimo quattro) e, all’interno della settimana una calendarizzazione dei lavori che vada dal martedì al venerdì mattina, cioè tre giorni e mezzo alla settimana.
Quindi, ricapitolando, tre giorni e mezzo la settimana per tre settimane al mese e quindi per un totale mensile di ben dieci giorni e mezzo!
Sono certo che Pinocchio se avesse fatto il deputato non avrebbe avuto bisogno di andare nel Paese dei Balocchi, quel posto cioè dove non si studia e neppure si lavora!
Ma sentite poi quale motivazione danno per questo nuovo sistema dei lavori: così verrebbe concesso ai deputati eletti all’estero di seguire da vicino le loro circoscrizioni; ma chi vogliono prendere in giro, ma ci facciano il piacere – come diceva il bravo Totò – dicano che hanno poca voglia di lavorare oppure che hanno altre cose cui pensare, e basta.
Perché poi non sapete una cosa: i parlamentari godono di trenta giorni di ferie nel periodo natalizio e di sette settimane d’estate (49 giorni): mi sembra che in totale si raggiungano i 79 giorni, (oltre due mesi e mezzo); poveretti neppure 80 giorni!
E adesso vediamo di fare qualche paragone con i Parlamenti dei vicini paesi europei: la Camera dei Comuni britannica lavora – starei per dire ovviamente – quattro settimane al mese, come tutti i comuni mortali, e 4 o 5 giorni per settimana; analogamente si comporta l’Assemblea Nazionale francese.
Ma anche lo stesso Parlamento europeo agisce su quattro settimane al mese, delle quali una viene dedicata alle sedute plenarie a Strasburgo, due sono riservate alle riunioni delle Commissioni di Bruxelles e la quarta comprende gli incontri dei singoli gruppi politici; per l’Europa c’è da notare che un nostro parlamentare ha uno stipendio lordo che sfiora i 150.000 euro, mentre l’Ungherese e lo Slovacco arriva al massimo a 10.000 e i francesi ai 62.000 mentre gli inglesi sfiorano gli 82.000: come ho già avuto modo di affermare in un mio post di non molto tempo fa, anche noi siamo primi in qualcosa!!
Ma adesso torniamo al nostra bravo e rivoluzionario Bertinotti: anche questa volta il consiglio che mi sento di dargli è quello di rivolgersi al suo caro amico, il subcomandante Marcos delle Forze di Liberazione Zapatiste del Messico e sentire come la pensa; ma bisogna spiegargli bene tutte le cose, dalla responsabilità delle azioni compiute dagli onorevoli (nulla o quasi) alle cifre percepite ed ai benefit dei quali possono usufruire (tante e alte) e porre il tutto in correlazione con i miseri 10 giorni e mezzo che ciascun parlamentare dedica mensilmente al proprio Paese; facendo ancora un po’ di calcoli, se moltiplichiamo i dieci giorni e mezzo per i canonici dodici mesi e al risultato togliamo i 79 giorni di ferie (cioè i due mesi e mezzo) abbiamo che i nostri deputati lavorano 9 mesi e mezzo per un totale di circa 100 giorni: ecco questi sarebbero i giorni che ciascun “onorevole” dedica, in un anno, a chi gli paga lo stipendio: complimenti per l’impegno profuso!
Prova, Faustino, prova a chiedere a Marcos come la pensa in merito e poi, magari, faccelo sapere!!
È in fase avanzata di studio un progetto per rendere operativa la Camera nel seguente modo: tre settimane al mese (che notoriamente ne ha come minimo quattro) e, all’interno della settimana una calendarizzazione dei lavori che vada dal martedì al venerdì mattina, cioè tre giorni e mezzo alla settimana.
Quindi, ricapitolando, tre giorni e mezzo la settimana per tre settimane al mese e quindi per un totale mensile di ben dieci giorni e mezzo!
Sono certo che Pinocchio se avesse fatto il deputato non avrebbe avuto bisogno di andare nel Paese dei Balocchi, quel posto cioè dove non si studia e neppure si lavora!
Ma sentite poi quale motivazione danno per questo nuovo sistema dei lavori: così verrebbe concesso ai deputati eletti all’estero di seguire da vicino le loro circoscrizioni; ma chi vogliono prendere in giro, ma ci facciano il piacere – come diceva il bravo Totò – dicano che hanno poca voglia di lavorare oppure che hanno altre cose cui pensare, e basta.
Perché poi non sapete una cosa: i parlamentari godono di trenta giorni di ferie nel periodo natalizio e di sette settimane d’estate (49 giorni): mi sembra che in totale si raggiungano i 79 giorni, (oltre due mesi e mezzo); poveretti neppure 80 giorni!
E adesso vediamo di fare qualche paragone con i Parlamenti dei vicini paesi europei: la Camera dei Comuni britannica lavora – starei per dire ovviamente – quattro settimane al mese, come tutti i comuni mortali, e 4 o 5 giorni per settimana; analogamente si comporta l’Assemblea Nazionale francese.
Ma anche lo stesso Parlamento europeo agisce su quattro settimane al mese, delle quali una viene dedicata alle sedute plenarie a Strasburgo, due sono riservate alle riunioni delle Commissioni di Bruxelles e la quarta comprende gli incontri dei singoli gruppi politici; per l’Europa c’è da notare che un nostro parlamentare ha uno stipendio lordo che sfiora i 150.000 euro, mentre l’Ungherese e lo Slovacco arriva al massimo a 10.000 e i francesi ai 62.000 mentre gli inglesi sfiorano gli 82.000: come ho già avuto modo di affermare in un mio post di non molto tempo fa, anche noi siamo primi in qualcosa!!
Ma adesso torniamo al nostra bravo e rivoluzionario Bertinotti: anche questa volta il consiglio che mi sento di dargli è quello di rivolgersi al suo caro amico, il subcomandante Marcos delle Forze di Liberazione Zapatiste del Messico e sentire come la pensa; ma bisogna spiegargli bene tutte le cose, dalla responsabilità delle azioni compiute dagli onorevoli (nulla o quasi) alle cifre percepite ed ai benefit dei quali possono usufruire (tante e alte) e porre il tutto in correlazione con i miseri 10 giorni e mezzo che ciascun parlamentare dedica mensilmente al proprio Paese; facendo ancora un po’ di calcoli, se moltiplichiamo i dieci giorni e mezzo per i canonici dodici mesi e al risultato togliamo i 79 giorni di ferie (cioè i due mesi e mezzo) abbiamo che i nostri deputati lavorano 9 mesi e mezzo per un totale di circa 100 giorni: ecco questi sarebbero i giorni che ciascun “onorevole” dedica, in un anno, a chi gli paga lo stipendio: complimenti per l’impegno profuso!
Prova, Faustino, prova a chiedere a Marcos come la pensa in merito e poi, magari, faccelo sapere!!