martedì, aprile 18, 2006
IL DOPO PASQUA
Mi auguro che abbiate trascorso delle buone festività pasquali anche se il tempo non splendido in tutta Italia, non ha contribuito a questo; io mi sono riposato – e non è poco – mi sono tenuto al corrente di quanto accade nel mondo (soprattutto in Italia) e adesso sono qui, dopo due giorni di inattività, a riprendere il contatto con i miei amici lettori.
In politica si può dire che non è cambiato niente rispetto ai giorni pre-pasquali: ci sono ancora tante polemiche sul numero e sull’assegnazione dei voti e, in conclusione, ancora non si ha la matematica certezza che l’Unione abbia vinto – sia pure di misura – queste elezioni; non credo che ci possa essere un qualche verdetto della Cassazione o del TAR che possa ribaltare quanto ormai sembra dato per scontato, ma di fatto ancora non c’è stata la proclamazione ufficiale dei risultati.
Passiamo quindi a parlare d’altro: se ricordate bene, l’ultimo mio post era centrato sui prezzi petroliferi; a onor del vero potrei fare riferimento a quanto detto in quella occasione e caso mai ampliarlo, poiché il “brent” ha raggiunto quota 72 dollari al barile; si comincia già a fare i conti dell’aggravio che avrà la famiglia media italiana con questo aumento e c’è addirittura chi ipotizza una scalata del petrolio fino a 100 dollari al barile: credo che sarebbe una autentica catastrofe poiché le economie occidentali sono ancora totalmente dipendenti da questa materia prima e pertanto si potrebbe addirittura verificare una stagnazione delle economie, circostanza che causerebbe inflazione crescente e disoccupazione a livelli altissimi.
Come ho avuto modo di dire varie volte, non capisco perché il cittadino comune debba far dipendere la sua misera vita da strategie di carattere bellico che transitano allegramente sulla sua testa e che arricchiscono altra gente – quelli furbi – sempre a scapito di noi comuni mortali.
Ma la cosa che più mi ha impressionato in questo periodo post-pasquale, è l’appello dei genitori del piccolo Tommy, il bambino barbaramente ammazzato da una banda di scalcinati rapitori; i signori Onori sono veramente stufi di assistere ad una sorta di “moda dell’orrore” che comprende le visite ai luoghi simbolo della vicenda, comprese le abitazioni degli Onofri e una specie di asta per i santini fatti stampare in occasione dei funerali di Tommy.
Addirittura, sembra che ci siano delle Agenzie Turistiche che organizzano gite nella zona del parmense, con visite ai luoghi dell’orrore e foto con cellulari e cineprese; sembra addirittura che si abbia quasi dei set cinematografici con tanto di ciak e con frasi del genere “rifallo; quando deponi i fiori devi essere più spontaneo/a”; c’è poi il problema del traffico, risolto dalla Polizia Municipale di Parma istituendo un senso unico sulla strada che porta alla “tomba” di Tommy: si entra da una parte e si esce dall’altra.
Possiamo dire quindi che la gente non è affatto diventata più intelligente, ma che dico intelligente, neppure un po’ più civile, ma che dico civile, mi basterebbe anche meno; chiediamoci però per quale motivo la gente sarebbe dovuta diventare migliore, cosa è avvenuto che avrebbe potuto cambiarla.
Ah già, nel frattempo c’è stato il mistero della resurrezione pasquale, un mistero così misterioso che per coloro che non sono supportati dalla fede rimane totalmente oscuro; ecco, la fede, forse è questo che manca alla nostra civiltà occidentale, forse è questa forma mentale che scaturisce dal cuore che tutti noi dovremmo possedere e utilizzare; ho paura infatti che il razionalismo imperante non ce la faccia con i mass media, non ce la faccia con le televisioni e neppure con i giornali; l’aiuto della fede sarebbe quel “qualcosa” che al momento manca a noi tutti e che può trasformare il nostro relativismo etico, il nostro secolarismo in qualcosa che ci renda felici del nostro modo di vivere, perché diciamocela tutta, nelle rare volte che osiamo guardarci allo specchio, davanti a noi non c’è quasi mai una faccia felice.
In politica si può dire che non è cambiato niente rispetto ai giorni pre-pasquali: ci sono ancora tante polemiche sul numero e sull’assegnazione dei voti e, in conclusione, ancora non si ha la matematica certezza che l’Unione abbia vinto – sia pure di misura – queste elezioni; non credo che ci possa essere un qualche verdetto della Cassazione o del TAR che possa ribaltare quanto ormai sembra dato per scontato, ma di fatto ancora non c’è stata la proclamazione ufficiale dei risultati.
Passiamo quindi a parlare d’altro: se ricordate bene, l’ultimo mio post era centrato sui prezzi petroliferi; a onor del vero potrei fare riferimento a quanto detto in quella occasione e caso mai ampliarlo, poiché il “brent” ha raggiunto quota 72 dollari al barile; si comincia già a fare i conti dell’aggravio che avrà la famiglia media italiana con questo aumento e c’è addirittura chi ipotizza una scalata del petrolio fino a 100 dollari al barile: credo che sarebbe una autentica catastrofe poiché le economie occidentali sono ancora totalmente dipendenti da questa materia prima e pertanto si potrebbe addirittura verificare una stagnazione delle economie, circostanza che causerebbe inflazione crescente e disoccupazione a livelli altissimi.
Come ho avuto modo di dire varie volte, non capisco perché il cittadino comune debba far dipendere la sua misera vita da strategie di carattere bellico che transitano allegramente sulla sua testa e che arricchiscono altra gente – quelli furbi – sempre a scapito di noi comuni mortali.
Ma la cosa che più mi ha impressionato in questo periodo post-pasquale, è l’appello dei genitori del piccolo Tommy, il bambino barbaramente ammazzato da una banda di scalcinati rapitori; i signori Onori sono veramente stufi di assistere ad una sorta di “moda dell’orrore” che comprende le visite ai luoghi simbolo della vicenda, comprese le abitazioni degli Onofri e una specie di asta per i santini fatti stampare in occasione dei funerali di Tommy.
Addirittura, sembra che ci siano delle Agenzie Turistiche che organizzano gite nella zona del parmense, con visite ai luoghi dell’orrore e foto con cellulari e cineprese; sembra addirittura che si abbia quasi dei set cinematografici con tanto di ciak e con frasi del genere “rifallo; quando deponi i fiori devi essere più spontaneo/a”; c’è poi il problema del traffico, risolto dalla Polizia Municipale di Parma istituendo un senso unico sulla strada che porta alla “tomba” di Tommy: si entra da una parte e si esce dall’altra.
Possiamo dire quindi che la gente non è affatto diventata più intelligente, ma che dico intelligente, neppure un po’ più civile, ma che dico civile, mi basterebbe anche meno; chiediamoci però per quale motivo la gente sarebbe dovuta diventare migliore, cosa è avvenuto che avrebbe potuto cambiarla.
Ah già, nel frattempo c’è stato il mistero della resurrezione pasquale, un mistero così misterioso che per coloro che non sono supportati dalla fede rimane totalmente oscuro; ecco, la fede, forse è questo che manca alla nostra civiltà occidentale, forse è questa forma mentale che scaturisce dal cuore che tutti noi dovremmo possedere e utilizzare; ho paura infatti che il razionalismo imperante non ce la faccia con i mass media, non ce la faccia con le televisioni e neppure con i giornali; l’aiuto della fede sarebbe quel “qualcosa” che al momento manca a noi tutti e che può trasformare il nostro relativismo etico, il nostro secolarismo in qualcosa che ci renda felici del nostro modo di vivere, perché diciamocela tutta, nelle rare volte che osiamo guardarci allo specchio, davanti a noi non c’è quasi mai una faccia felice.