lunedì, aprile 10, 2006
CI SONO ANCHE ALTRI PROBLEMI
Il pomeriggio di oggi e l’intera giornata di domani sono spazi impraticabili alla TV e sulla stampa in quanto interamente – o quasi – dedicati a risultati e commenti delle nostre elezioni; però non è che il mondo si ferma attonito a vedere quello che succede in Italia, ma se ne frega dei nostri due gallinacci e va avanti nelle sue consuete realtà, alcune delle quali mi piace ricordare.
Nel mondo ci sono 250 milioni di bambini che sono tenuti in una sorta di schiavitù e vengono addetti al lavoro (sottopagato o nientepagato) oppure alla pedofilia, oppure – e questo è interessante – vengono ingaggiati in eserciti o da bande criminali: in entrambi i casi questi fanciulli (dell’età di circa 12 anni) maneggiano facili mitragliatori e bombe a mano, con la perizia che si può capire e infatti molti di loro restano mutilati.
Per quanto concerne l’attività lavorativa, abbiamo casi anche numerosi perfino nel ricco mondo occidentale: cosa sta ad indicare? Forse che in alcune situazioni la famiglia non ce la fa e utilizza i bambini come fonte di reddito? E’ possibile, anche se fortemente scandaloso!
Ai margini della vicenda dell’uccisione di Tommy, si ha una nuova ipotesi di lavoro per gli investigatori, ipotesi tirata fuori dal padre e che – a rigor di logica – non appare completamente peregrina: il bambino non è stato rapito per incassare un riscatto, ma semplicemente per ucciderlo.
Ipotesi agghiacciante, ma con un qualche fondamento, specie se si considera che nessun tentativo di richiedere un riscatto venne effettuato durante il mese intercorso tra il rapimento e il ritrovamento del corpicino; il padre che ha lanciato l’ipotesi verrà interrogato oggi stesso dai magistrati per conoscere in dettaglio quanto sia a sua conoscenza.
A Milano sono stati liberati l’A.D. della Banca Popolare Italiana, Giampiero Fiorani e il Direttore Generale, Gianfranco Boni, entrambi ovviamente sono “ex”; sapete quanto sono stati in galera? Esattamente lo stesso tempo di Mario Alessi, brutale uccisore del piccolo Tommy, e sei anni fa stupratore di una ragazzina sedicenne, cioè sei mesi. Non voglio fare commenti sui due individui, ma una scala di valore delle responsabilità deve pur esserci e, in questo caso, metterli a pari merito non mi sembra giusto. Come non mi sembra giusto definire l’operazione sottostante alla galera come “una scalata fuorilegge sponsorizzata da Fazio”: la scalata infatti era più che legittima, caso mai quello che era fuorilegge era il modo di procacciarsi il denaro, ma questa è un’altra storia e non c’entra niente Fazio.
Il Medio Oriente continua a darci forti preoccupazioni: mentre il nuovo governo palestinese non riesce a trovare una identità piena per sedersi al tavolo delle trattative con Israele, c’è in gioco la questione degli aiuti finanziari al popolo palestinese che – in mancanza di questi – rischierebbe molto grosso; gli Stati Uniti e l’U.E. hanno subordinato la ripresa degli aiuti a precise concessioni sulla linea della “road map”, ma hamas per il momento non intende impegnarsi su questa strada e sta cercando i soldi dai paesi arabi più oltranzisti (Iran, Siria, ecc.).
A proposito di Iran, alcune indiscrezioni di stampa provenienti dall’America darebbero come “da non escludere” un intervento U.S.A. con armi atomiche tattiche sui siti già individuati, nei quali viene eseguito il processo di arricchimento dell’uranio.
Ci mancherebbe soltanto uno scontro nucleare e poi così avremmo visto tutto! Comunque da notare che in entrambi i casi (la Palestina e l’Iran) risulta veramente assordante il silenzio dell’Europa, a dimostrazione che non esiste una politica estera europea: “come volevasi dimostrare”.
Nel mondo ci sono 250 milioni di bambini che sono tenuti in una sorta di schiavitù e vengono addetti al lavoro (sottopagato o nientepagato) oppure alla pedofilia, oppure – e questo è interessante – vengono ingaggiati in eserciti o da bande criminali: in entrambi i casi questi fanciulli (dell’età di circa 12 anni) maneggiano facili mitragliatori e bombe a mano, con la perizia che si può capire e infatti molti di loro restano mutilati.
Per quanto concerne l’attività lavorativa, abbiamo casi anche numerosi perfino nel ricco mondo occidentale: cosa sta ad indicare? Forse che in alcune situazioni la famiglia non ce la fa e utilizza i bambini come fonte di reddito? E’ possibile, anche se fortemente scandaloso!
Ai margini della vicenda dell’uccisione di Tommy, si ha una nuova ipotesi di lavoro per gli investigatori, ipotesi tirata fuori dal padre e che – a rigor di logica – non appare completamente peregrina: il bambino non è stato rapito per incassare un riscatto, ma semplicemente per ucciderlo.
Ipotesi agghiacciante, ma con un qualche fondamento, specie se si considera che nessun tentativo di richiedere un riscatto venne effettuato durante il mese intercorso tra il rapimento e il ritrovamento del corpicino; il padre che ha lanciato l’ipotesi verrà interrogato oggi stesso dai magistrati per conoscere in dettaglio quanto sia a sua conoscenza.
A Milano sono stati liberati l’A.D. della Banca Popolare Italiana, Giampiero Fiorani e il Direttore Generale, Gianfranco Boni, entrambi ovviamente sono “ex”; sapete quanto sono stati in galera? Esattamente lo stesso tempo di Mario Alessi, brutale uccisore del piccolo Tommy, e sei anni fa stupratore di una ragazzina sedicenne, cioè sei mesi. Non voglio fare commenti sui due individui, ma una scala di valore delle responsabilità deve pur esserci e, in questo caso, metterli a pari merito non mi sembra giusto. Come non mi sembra giusto definire l’operazione sottostante alla galera come “una scalata fuorilegge sponsorizzata da Fazio”: la scalata infatti era più che legittima, caso mai quello che era fuorilegge era il modo di procacciarsi il denaro, ma questa è un’altra storia e non c’entra niente Fazio.
Il Medio Oriente continua a darci forti preoccupazioni: mentre il nuovo governo palestinese non riesce a trovare una identità piena per sedersi al tavolo delle trattative con Israele, c’è in gioco la questione degli aiuti finanziari al popolo palestinese che – in mancanza di questi – rischierebbe molto grosso; gli Stati Uniti e l’U.E. hanno subordinato la ripresa degli aiuti a precise concessioni sulla linea della “road map”, ma hamas per il momento non intende impegnarsi su questa strada e sta cercando i soldi dai paesi arabi più oltranzisti (Iran, Siria, ecc.).
A proposito di Iran, alcune indiscrezioni di stampa provenienti dall’America darebbero come “da non escludere” un intervento U.S.A. con armi atomiche tattiche sui siti già individuati, nei quali viene eseguito il processo di arricchimento dell’uranio.
Ci mancherebbe soltanto uno scontro nucleare e poi così avremmo visto tutto! Comunque da notare che in entrambi i casi (la Palestina e l’Iran) risulta veramente assordante il silenzio dell’Europa, a dimostrazione che non esiste una politica estera europea: “come volevasi dimostrare”.