martedì, aprile 11, 2006
ANCHE QUESTA E' FATTA !!
Anche questa è fatta, disse quello dopo avere ammazzato la moglie; non voglio fare questo irriguardoso accostamento tra una battuta vernacolare e una cosa sacra come sono le Elezioni Politiche, ma è l’unica cosa che mi viene in mente dopo avere letto i risultati e dopo non avere seguito tutto l’andirivieni di ieri tra voci che si rincorrevano, numeri e risultati sballati e chi più ne ha più ne metta.
Qualcuno forse ricorda che nei giorni scorsi avevo preconizzato un risultato del genere, con una sostanziale parità e – a parte il premio di maggioranza – un lettore di questo mio blog mi aveva commentato, molto argutamente: mandiamoli a tirare i rigori e in porta ci mettiamo Ciampi.
È quello che è stato fatto, sono stati tirati dei rigori e una delle due squadre ha vinto; non perché tirava meglio i rigori, ma perché c’era un arbitro fuori del campo che spostava la porta quando tirava uno facendo uscire la palla e invece quando tirava l’altro confondeva il portiere e il tiro si insaccava.
Da notare poi che “gli italiani all’estero”, cioè una sorta di oriundi, sono stati determinanti per questo risultato, ricordando così che – come nel gioco del calcio – la scuola straniera è superiore alla nostra.
Comunque sia è andata, la famosa “triade dei poteri forti” (Confindustria, A.B.I. e Grandi Giornali) ha manovrato benissimo ed ha raggiunto il risultato; fra non molto metterà all’incasso la cambiale firmata prima del voto e vediamo se riesce ad incassarla.
Come situazione interna allo schieramento vincente, abbiamo i cosiddetti “moderati” che sono calati, non molto ma qualcosa sicuramente, anche se l’accorpamento DS-Margherita lo maschera bene; i comunisti “duri e puri” (Rifondazione, PDCI e Verdi) sono aumentati e di parecchio, e rappresentano i veri vincitori di questa tornata; hanno già detto che faranno valere questo risultato: staremo a vedere in quale modo.
La prima cosa che hanno affermato è che chiederanno l’immediato rimpatrio dei soldati italiani dall’Iraq e susciteranno profonde incazzature, indovinate da chi? Ma dagli stessi soldati che sono lì a non fare niente, a rischiare poco o nulla e che si beccano oltre cinque mila euro al mese; uno che si fa una campagna di un annetto si fa la casa o quasi.
Avremo modo di commentare ulteriormente le mosse che i vari schieramenti faranno nei prossimi giorni, per cui a livello di analisi del voto mi fermerei qui; piuttosto vorrei ricordarvi una cosa che è accaduta “dopo” il voto: la cattura di Bernardo Provenzano, il boss dei boss di cosa nostra, il capo indiscusso della mafia siciliana (tutte queste cose vengono dette dalla Procura, non da me).
Vogliamo fare un piccolo giochetto: per prendere uno come lui, non è sufficiente un appostamento e una successiva irruzione nel casale a pochi chilometri da Corleone dove si trovava il boss; è evidente che questo signore ha lasciato qualche traccia che sono riusciti a ripercorrere a ritroso e, dopo qualche tempo fatto di numerosi appostamenti, avuta la certezza che si trattava proprio di lui (del quale non esistono immagini se non riferite a 43 anni fa), c’è stata l’irruzione e il conseguente arresto.
Chi ha deciso di muoversi il “giorno” dopo le elezioni anziché il giorno “prima”? Evidentemente uno che aveva il “potere” di stabilire questa data a suo piacimento; vogliamo fare qualche nome? Uno a caso, il Procuratore Generale della Direzione Antimafia, Grasso, e non mi si dica che questo signore non ha simpatie di centro-sinistra, perché lo ha dimostrato in altre occasioni.
Comunque ricordate quello che è successo ad Aznar in Spagna con l’attentato dinamitardo alle stazioni? Anche da noi un evento esterno alla politica avrebbe potuto incidere; però per fortuna così non è stato.
Qualcuno forse ricorda che nei giorni scorsi avevo preconizzato un risultato del genere, con una sostanziale parità e – a parte il premio di maggioranza – un lettore di questo mio blog mi aveva commentato, molto argutamente: mandiamoli a tirare i rigori e in porta ci mettiamo Ciampi.
È quello che è stato fatto, sono stati tirati dei rigori e una delle due squadre ha vinto; non perché tirava meglio i rigori, ma perché c’era un arbitro fuori del campo che spostava la porta quando tirava uno facendo uscire la palla e invece quando tirava l’altro confondeva il portiere e il tiro si insaccava.
Da notare poi che “gli italiani all’estero”, cioè una sorta di oriundi, sono stati determinanti per questo risultato, ricordando così che – come nel gioco del calcio – la scuola straniera è superiore alla nostra.
Comunque sia è andata, la famosa “triade dei poteri forti” (Confindustria, A.B.I. e Grandi Giornali) ha manovrato benissimo ed ha raggiunto il risultato; fra non molto metterà all’incasso la cambiale firmata prima del voto e vediamo se riesce ad incassarla.
Come situazione interna allo schieramento vincente, abbiamo i cosiddetti “moderati” che sono calati, non molto ma qualcosa sicuramente, anche se l’accorpamento DS-Margherita lo maschera bene; i comunisti “duri e puri” (Rifondazione, PDCI e Verdi) sono aumentati e di parecchio, e rappresentano i veri vincitori di questa tornata; hanno già detto che faranno valere questo risultato: staremo a vedere in quale modo.
La prima cosa che hanno affermato è che chiederanno l’immediato rimpatrio dei soldati italiani dall’Iraq e susciteranno profonde incazzature, indovinate da chi? Ma dagli stessi soldati che sono lì a non fare niente, a rischiare poco o nulla e che si beccano oltre cinque mila euro al mese; uno che si fa una campagna di un annetto si fa la casa o quasi.
Avremo modo di commentare ulteriormente le mosse che i vari schieramenti faranno nei prossimi giorni, per cui a livello di analisi del voto mi fermerei qui; piuttosto vorrei ricordarvi una cosa che è accaduta “dopo” il voto: la cattura di Bernardo Provenzano, il boss dei boss di cosa nostra, il capo indiscusso della mafia siciliana (tutte queste cose vengono dette dalla Procura, non da me).
Vogliamo fare un piccolo giochetto: per prendere uno come lui, non è sufficiente un appostamento e una successiva irruzione nel casale a pochi chilometri da Corleone dove si trovava il boss; è evidente che questo signore ha lasciato qualche traccia che sono riusciti a ripercorrere a ritroso e, dopo qualche tempo fatto di numerosi appostamenti, avuta la certezza che si trattava proprio di lui (del quale non esistono immagini se non riferite a 43 anni fa), c’è stata l’irruzione e il conseguente arresto.
Chi ha deciso di muoversi il “giorno” dopo le elezioni anziché il giorno “prima”? Evidentemente uno che aveva il “potere” di stabilire questa data a suo piacimento; vogliamo fare qualche nome? Uno a caso, il Procuratore Generale della Direzione Antimafia, Grasso, e non mi si dica che questo signore non ha simpatie di centro-sinistra, perché lo ha dimostrato in altre occasioni.
Comunque ricordate quello che è successo ad Aznar in Spagna con l’attentato dinamitardo alle stazioni? Anche da noi un evento esterno alla politica avrebbe potuto incidere; però per fortuna così non è stato.