giovedì, marzo 09, 2006
LA MONACA PREFERITA A MONICA
Il settimanale “Elle”, una delle più vecchie riviste francesi (fondata nel 1945), in occasione dell’8 marzo, Festa della Donna, ha commissionato ad un prestigioso Istituto Demoscopico, una ricerca per stilare una sorta di hit parade che metta una dietro l’altra le donne più amate, più seducenti e – per dirla con una sola parola – più rappresentative del nostro tempo.
In questa classifica rosa composta da ben 100 nomi, al primo posto troviamo – e con notevole vantaggio sulle altre – tale Emmanuelle; tutti a chiedersi: sarà la Emmanuelle dell’omonimo film (la splendida Sylvia Kristel) oppure la bionda Emmanuelle Beart, oppure la bruna Emmanuelle Seigneur.
Niente affatto, avete sbagliato tutti, infatti i francesi e le francesi considerano la “icona” dei nostri giorni Suor Emmanuelle, una suora belga di 97 anni, piena di rughe e di vitalità che, dopo aver passato l’esistenza a correre in aiuto dei poveri al Cairo, ad Istambul, nel Sudan e nelle Filippine, si è ritirata a vita meditativa nel Sud della Francia; il che comunque non le impedisce di partecipare a trasmissioni televisive, di registrare canzoni per beneficenza e di andare all’Eliseo a ricevere l’onorificenza di Comandante della Legion d’Onore.
Sono belle notizie, sono notizie che ti riappacificano con i tuoi simili che – alcune volte – sono molto meglio di quello che arriviamo ad immaginare.
Proseguiamo comunque nell’hit parade, perché al secondo posto troviamo un’altra sconosciuta al grande pubblico che segue i VIP: si tratta di Mimy Mathy, una nana che ha saputo superare il suo notevole handicap diventando una popolarissima attrice comica.
A dimostrazione che la ricerca è stata eseguita in modo scientifico e non in qualche sacrestia di una delle tante Chiese francesi, al quinto e sesto posto troviamo, finalmente, Sophie Marceau e Monica Bellucci: quindi, come si dice, anche lo star system è degnamente rappresentato, però al suo posto e non prevaricando le altre particolari espressioni della femminilità.
Una particolarità dell’inchiesta è data dalla totale scomparsa della “icone” di una volta, Brigitte Bardot, mentre Catherine Deneuve si è piazzata all’undicesimo posto, e l’altra italiana, Carla Bruni, celebre top model, è addirittura trentanovesima.
Ancora peggio è andata per le donne impegnate in politica: Segolène Royal, prossima candidata per la corsa all’Eliseo è solo settantunesima, il Ministro della Difesa, Michèle Alliot-Marie è ottantaseiesima a pari merito con la moglie del Presidente Chirac, Bernadette.
Cosa possiamo dire di questi risultati; anzitutto che almeno per una volta “il dentro ha fatto aggio sul fuori”, intendendo con questo che la grande interiorità e la grande ricchezza morale di Suor Emmanuelle ha stracciato tutte le curve, i seni più o meno rifatti, le tante liposuzioni, insomma tutte le diavolerie messe in opera dalle belle donne per essere ancora più belle: le rughe che la novantasettenne suora mostra senza alcun imbarazzo, hanno contribuito a creare questo vantaggio abissale tra lei e le altre donne.
Poi c’è da fare un’altra riflessione: l’influsso dei media nella compilazione della classifica è stato insignificante, poiché la suora ha stravinto nonostante la scarsissima presenza sulla TV e sulla radio; evidentemente queste pur scarse apparizioni hanno inciso così tanto negli ascoltatori da rimanere stampate nei loro cuori, dai quali poi estrarne il ricordo al momento della decisione tra chi sia la migliore.
Debbo dire che non ci resta che complimentarsi con i cugini d’oltralpe e, come direbbero loro, “chapeau”!
In questa classifica rosa composta da ben 100 nomi, al primo posto troviamo – e con notevole vantaggio sulle altre – tale Emmanuelle; tutti a chiedersi: sarà la Emmanuelle dell’omonimo film (la splendida Sylvia Kristel) oppure la bionda Emmanuelle Beart, oppure la bruna Emmanuelle Seigneur.
Niente affatto, avete sbagliato tutti, infatti i francesi e le francesi considerano la “icona” dei nostri giorni Suor Emmanuelle, una suora belga di 97 anni, piena di rughe e di vitalità che, dopo aver passato l’esistenza a correre in aiuto dei poveri al Cairo, ad Istambul, nel Sudan e nelle Filippine, si è ritirata a vita meditativa nel Sud della Francia; il che comunque non le impedisce di partecipare a trasmissioni televisive, di registrare canzoni per beneficenza e di andare all’Eliseo a ricevere l’onorificenza di Comandante della Legion d’Onore.
Sono belle notizie, sono notizie che ti riappacificano con i tuoi simili che – alcune volte – sono molto meglio di quello che arriviamo ad immaginare.
Proseguiamo comunque nell’hit parade, perché al secondo posto troviamo un’altra sconosciuta al grande pubblico che segue i VIP: si tratta di Mimy Mathy, una nana che ha saputo superare il suo notevole handicap diventando una popolarissima attrice comica.
A dimostrazione che la ricerca è stata eseguita in modo scientifico e non in qualche sacrestia di una delle tante Chiese francesi, al quinto e sesto posto troviamo, finalmente, Sophie Marceau e Monica Bellucci: quindi, come si dice, anche lo star system è degnamente rappresentato, però al suo posto e non prevaricando le altre particolari espressioni della femminilità.
Una particolarità dell’inchiesta è data dalla totale scomparsa della “icone” di una volta, Brigitte Bardot, mentre Catherine Deneuve si è piazzata all’undicesimo posto, e l’altra italiana, Carla Bruni, celebre top model, è addirittura trentanovesima.
Ancora peggio è andata per le donne impegnate in politica: Segolène Royal, prossima candidata per la corsa all’Eliseo è solo settantunesima, il Ministro della Difesa, Michèle Alliot-Marie è ottantaseiesima a pari merito con la moglie del Presidente Chirac, Bernadette.
Cosa possiamo dire di questi risultati; anzitutto che almeno per una volta “il dentro ha fatto aggio sul fuori”, intendendo con questo che la grande interiorità e la grande ricchezza morale di Suor Emmanuelle ha stracciato tutte le curve, i seni più o meno rifatti, le tante liposuzioni, insomma tutte le diavolerie messe in opera dalle belle donne per essere ancora più belle: le rughe che la novantasettenne suora mostra senza alcun imbarazzo, hanno contribuito a creare questo vantaggio abissale tra lei e le altre donne.
Poi c’è da fare un’altra riflessione: l’influsso dei media nella compilazione della classifica è stato insignificante, poiché la suora ha stravinto nonostante la scarsissima presenza sulla TV e sulla radio; evidentemente queste pur scarse apparizioni hanno inciso così tanto negli ascoltatori da rimanere stampate nei loro cuori, dai quali poi estrarne il ricordo al momento della decisione tra chi sia la migliore.
Debbo dire che non ci resta che complimentarsi con i cugini d’oltralpe e, come direbbero loro, “chapeau”!