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domenica, marzo 05, 2006

E' CRISI O INGORDIGIA ? 

Un lato relativamente comico delle prossime consultazioni elettorali è l’applicazione integrale del fatidico motto italico “tengo famiglia”; mi spiego meglio: molti onorevoli, leader o comunque pezzi grossi di partito, fanno l’impossibile per includere anche la moglie nelle liste elettorali; questo può significare due cose, la prima è che con un solo stipendio non ce la fanno più, la seconda è che l’ingordigia viene prima di ogni altra considerazione, anche del buongusto.
Vediamo alcuni tra i casi più eclatanti: in questa particolare “hit-parade” troviamo in prima posizione la moglie del segretario dei D.S,, Piero Fassino, candidatasi nelle liste ovviamente care al marito nella circoscrizione del Lazio; altrettanto scalpore ha destato una analoga candidatura della signora Annamaria Carloni, più nota per essere la moglie del Governatore campano Bassolino.
“L’arroganza e la prepotenza hanno soppiantato le più elementari regole democratiche nei D.S. a Napoli”; queste parole di fuoco sono uscite dalla bocca non di un avversario politico ma di un consigliere D.S. alla Regione: questo la dice lunga sul grado di scalpore che ha destato la candidatura.
Un altro che cerca di “aiutare la famiglia” è il “verde” Pecoraro Scanio, che ha piazzato in lista il proprio fratello; c’è poi il caso del celeberrimo Ciriaco De Mita che avrebbe in animo di lanciare il politica addirittura la propria figlia.
Il funambolico Mastella ha addirittura fatto un doppio colpo: dopo aver sistemato la moglie Sandra alla Regione Campania dove ricopre addirittura la carica di Presidente del Consiglio, cerca di piazzare anche il cognato, tale Pasqualino Giuditta, come numero 2 della lista UDEUR in Campania.
Dalla parte opposta si rileva, per il momento, solo il caso dell’ex ufficiale della G.F., Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini, che anziché nella lista capitanata dalla moglie sembra in procinto di essere inserito nella lista di Forza Italia: l’ex ufficiale continua a smentire, ma i “rumors” si vanno facendo sempre più assordanti; comunque abbiamo pochi giorni prima di scoprire tutte le carte.
Dicevo all’inizio di questo post che i motivi di queste inclusioni di “famigli” discende da due considerazioni: la prima evidentemente è che i 200mila euro annuali (il più povero tra gli onorevoli guadagna questo) del marito non sono sufficienti, visto il grande aumento della vita e quindi anche la moglie si mette in gioco e abbandona i fornelli e la cura dei figli per guadagnarne altrettanti e dare così una mano al bilancio familiare.
La seconda considerazione è l’ingordigia degli esseri umani che non sono mai contenti della loro condizione e pertanto sono sempre in preda all’agitazione psicomotoria dovuta allo smodato desiderio dell’accumulo.
Questi signori – sia i mariti che le mogli – dovrebbero rendersi conto che sono dei super privilegiati, della gente che guadagna mensilmente delle cifre che molti operai non raggiungono neppure in un anno di lavoro; in aggiunta a quelle cifre i benefit non si contano più (dal ristorante al barbiere interno alla Camera, dai treni agli aerei gratis, dai biglietti gratuiti per cinema teatri e quant’altro); ciononostante si impegnano a far entrare “alla greppia” anche coniugi e famigli vari al fine di condividere il benessere con l’intera famiglia.
Se ci pensate bene questa era la tattica che veniva usata in antico dai Papi che, una volta assurti al Sacro Soglio, si dedicavano subito a sistemare figli, amanti e nipoti vari!
A quando la rivolta dei cittadini svillaneggiati e offesi da tali comportamenti?

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