martedì, marzo 21, 2006
ALCUNE PERLE DEI NOSTRI MEDIA
E’ di questi giorni un fenomeno mediatico assai interessante: una modella brasiliana – tale Adriana, poi avrà anche un cognome, ma non lo conosco – resa celebre dagli spot Telecom girati in compagnia di Cristian De Sica, regolarmente fidanzata con un Principe europeo, ha dichiarato tranquillamente di essere vergine e di avere intenzione di rimanere tale fino al matrimonio.
Sarà vero o sarà soltanto una trovata pubblicitaria? Noi diamo per scontato che sia tutto vero e sulla scorta di questa convinzione vediamo come hanno presentato la cosa giornali e TV.
Tutti i media, televisioni in testa, si sono scatenati a intervistare a destra e a manca per sapere cosa ne pensavano giovani donne e giovani maschietti; vediamo quali sono state le risposte maggiormente rilevanti: le donne si sono quasi “scandalizzate” che una così bella ragazza sia ancora vergine alla sua età, ed alcune di loro hanno pronunciato la frase famosa “se incontri l’uomo giusto perché negarsi al piacere della carne?”, alla quale si potrebbe facilmente controbattere che quando si incontra la persona giusta, per quanto tempo rimane giusta?.
Gli uomini invece ci sono andati più cauti, alcuni – pochi in verità – hanno anche plaudito alla scelta (ammesso che sia stata vera) della bellissima modella brasiliana; i più si sono allineati alla “moda” comune a tutti e cioè non riescono a trovare un solo motivo per il quale due che si amano dovrebbero vietarsi “l’assaggio” fino al matrimonio.
C’è da aggiungere che nessun giornale e nessuna televisione ha pronunciato un “proprio” giudizio su questo che viene presentato come un evento; probabilmente si ha paura di incorrere nelle ire di qualcuno, cioè della Chiesa se la bella Adriana viene rimbrottata e della gente comune se invece viene applaudita; così tutti si trincerano dietro il fenomeno delle “interviste per strada”, dalle quali comunque – proprio per effetto delle scelte di quali usare – traspare il pensiero dell’autore del servizio e, almeno per quelli che ho visto io, sono tutti decisamente “contro” la scelta della brasiliana.
Un altro fenomeno che sta diventando curioso è l’uso delle virgolette nei titoli dei quotidiani; tale sistema viene applicato da un po’ di giorni alla vicenda del piccolo Tommaso lontano da casa da diciannove giorni: “Tommy è vivo ed è vicino a casa”, così titolano alcuni quotidiani; poi si va a leggere l’articolo per scoprire chi ha fatto questa affermazione, ma non c’è nessuno a cui riferirsi, si accenna a voci, a pensieri della gente, insomma a cose fumose e senza nessun fondamento.
Quale il motivo di tale comportamento?
Può essere una forma di malcelato scandalismo, come se qualcuno sapesse qualcosa e non si dice chi sia; può essere anche un sistema per invogliare i lettori a leggere l’articolo che – ormai da diverso tempo – non contiene alcun elemento di novità; comunque sia è un modo, anche abbastanza scoperto, per non fare informazione ma per dare soltanto delle comunicazioni che per i più disattenti possono diventare delle alonature della realtà.
I due modesti esempi che mi sono permesso di usare, ci porterebbero a fare un discorso molto complesso sulla nostra “dipendenza” dai mezzi di comunicazione di massa e sulla indispensabile acquisizione di una qualche forma per staccarsi da questa schiavitù: sia pure in modo abbozzato e superficiale l’ho già fatto in passato, ma conto di ritornarci in futuro per approfondire meglio l’argomento.
Sarà vero o sarà soltanto una trovata pubblicitaria? Noi diamo per scontato che sia tutto vero e sulla scorta di questa convinzione vediamo come hanno presentato la cosa giornali e TV.
Tutti i media, televisioni in testa, si sono scatenati a intervistare a destra e a manca per sapere cosa ne pensavano giovani donne e giovani maschietti; vediamo quali sono state le risposte maggiormente rilevanti: le donne si sono quasi “scandalizzate” che una così bella ragazza sia ancora vergine alla sua età, ed alcune di loro hanno pronunciato la frase famosa “se incontri l’uomo giusto perché negarsi al piacere della carne?”, alla quale si potrebbe facilmente controbattere che quando si incontra la persona giusta, per quanto tempo rimane giusta?.
Gli uomini invece ci sono andati più cauti, alcuni – pochi in verità – hanno anche plaudito alla scelta (ammesso che sia stata vera) della bellissima modella brasiliana; i più si sono allineati alla “moda” comune a tutti e cioè non riescono a trovare un solo motivo per il quale due che si amano dovrebbero vietarsi “l’assaggio” fino al matrimonio.
C’è da aggiungere che nessun giornale e nessuna televisione ha pronunciato un “proprio” giudizio su questo che viene presentato come un evento; probabilmente si ha paura di incorrere nelle ire di qualcuno, cioè della Chiesa se la bella Adriana viene rimbrottata e della gente comune se invece viene applaudita; così tutti si trincerano dietro il fenomeno delle “interviste per strada”, dalle quali comunque – proprio per effetto delle scelte di quali usare – traspare il pensiero dell’autore del servizio e, almeno per quelli che ho visto io, sono tutti decisamente “contro” la scelta della brasiliana.
Un altro fenomeno che sta diventando curioso è l’uso delle virgolette nei titoli dei quotidiani; tale sistema viene applicato da un po’ di giorni alla vicenda del piccolo Tommaso lontano da casa da diciannove giorni: “Tommy è vivo ed è vicino a casa”, così titolano alcuni quotidiani; poi si va a leggere l’articolo per scoprire chi ha fatto questa affermazione, ma non c’è nessuno a cui riferirsi, si accenna a voci, a pensieri della gente, insomma a cose fumose e senza nessun fondamento.
Quale il motivo di tale comportamento?
Può essere una forma di malcelato scandalismo, come se qualcuno sapesse qualcosa e non si dice chi sia; può essere anche un sistema per invogliare i lettori a leggere l’articolo che – ormai da diverso tempo – non contiene alcun elemento di novità; comunque sia è un modo, anche abbastanza scoperto, per non fare informazione ma per dare soltanto delle comunicazioni che per i più disattenti possono diventare delle alonature della realtà.
I due modesti esempi che mi sono permesso di usare, ci porterebbero a fare un discorso molto complesso sulla nostra “dipendenza” dai mezzi di comunicazione di massa e sulla indispensabile acquisizione di una qualche forma per staccarsi da questa schiavitù: sia pure in modo abbozzato e superficiale l’ho già fatto in passato, ma conto di ritornarci in futuro per approfondire meglio l’argomento.