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mercoledì, febbraio 15, 2006

TORNA A FAR PAURA L'AVIARIA 

Ci risiamo, l’allarme infezione aviaria torna ad imperare sulle pagine dei giornali e sugli scherni televisivi italiani; il tutto per colpa di una ventina di cigni deceduti, alcuni dei quali (per il momento sembrano sei) colpiti dal virus H5N1 che rischia di diventare famoso come altri malignissimi incubi: A.I.D.S., H.I.V. e roba simile.
Sembra allora che tutto dipenda da questi cigni che sono affetti dal famigerato virus e che, se entrassero in contatto con i polli, potrebbero trasmettere loro questa infezione che, quindi, potrebbe poi passare all’uomo.
Come vedete siamo molto distanti da una reale situazione di pericolo, tant’è vero che ancora ci permettiamo di scherzarci sopra; la battuta più carina che ho sentito è questa: “il brutto anatroccolo ha chiesto di essere trasformato in maiale anziché in cigno!!”.
Ora vi dico quello che ho capito io: per il momento questo stramaledettissimo virus sembrerebbe trasportato da uccelli selvatici migratori che incontrano la malattia in oriente e la trasportano in occidente; i cigni infatti mi sembra che appartengano a questa categoria.
Cosa dicono gli esperti? Basta che si riesca ad impedire il contatto tra uccelli selvatici migratori e animali domestici (polli e similari) e il virus è fregato.
Un paio di domande: e nel caso di animali selvatici che vengono cacciati da esseri umani e successivamente mangiati? Mi viene in mente il germano, la beccaccia ed altre specie del genere; il cacciatore che mangia incoscientemente queste carni rischia qualcosa oppure no?
Comunque, tornando ai cigni, segnalazioni di animali morti – iniziate dal sud – arrivano da ogni parte dell’Italia, ovviamente mischiate a quelle di anatre e altri animali similari: insomma, finché non ci verrà fornito un dettagliato elenco, continueranno le voci più o meno giuste.
Mi era venuto in mente che un modo per ovviare a questa situazione di pericolo avrebbe potuto essere quello di abbattere tutti gli uccelli selvatici; poi mi sono detto che stavo rincoglionendo e che non era il caso di proseguire su questa strada. Oggi però ho sentito uno sketch radiofonico nel quale veniva imitato il noto Giovanni Amadori che – alle frontiere del paese – armato di tutto punto abbatte tutti i volatili che gli si presentano.
Allora, mi sono detto, al di là della scemenza della mia proposta, il pericolo è reale e una sorta di abbattimento generalizzato potrebbe essere anche essere preso in considerazione.
Perché il Ministro della Salute e l’Unità di crisi subito istituita, sono bravissimi a darcene una calda e una fredda: da una parte si sbandiera ai quattro venti che non c’è nessun pericolo e che la situazione è pienamente sotto controllo, dall’altra si lancia un avvertimento per lo meno sospetto: “Non toccate gli animali morti”.
E per concludere – con il sorriso sulle labbra come è mio costume – vale la pena raccontare che alla celeberrima Fiera dell’Agricoltura di Verona, la più importante d’Italia e una delle maggiori d’Europa, hanno trovato, in uno stand cinese, del pollo illegale; non è stato possibile neppure chiedere spiegazioni agli espositori, perché essi sono riusciti a fuggire.

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