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giovedì, febbraio 02, 2006

L'OCCIDENTE E L'IRAN 

Non si placa la polemica tra occidente (segnatamente U,S.A., la troika dell’U.E., Russia e Cina) e l’Iran di Ahmadinejad sull’uranio che questi ultimi intendono “arricchire” per uso esclusivamente civile, dicono loro.
Alcune premesse: la potenza iraniana è al secondo posto tra i paesi produttori di petrolio e fa affari – buoni per entrambe le parti – con la maggior parte del mondo occidentale, compresi tutti quelli che dovrebbero controllarlo: c’è conflitto di interessi oppure mi sbaglio?
Ci sarebbe poi un’altra cosa da dire: la troika dell’U.E. è formata da Francia, Gran Bretagna e Germania, che sembrano, insieme agli Stati Uniti, i paesi più scatenati nel condannare l’Iran e che, per il momento, hanno ottenuto soltanto di “segnalare” al Consiglio di Sicurezza dell’O.N.U. – cioè a loro stessi!! – la pericolosità dei progetti nucleari del paese mediorientale; questa segnalazione precede il “deferimento” che al momento è stato scongiurato per il deciso intervento di Cina e Russia e che porterà a delle “sanzioni” di carattere monetario per l’Iran; per inciso, tutte le nazioni citate sono “potenze nucleari”, ad eccezione della Germania.
Mi sembra di avere dimostrato nei miei precedenti post sull’argomento che non sono affatto filo-iraniano e quindi quello che dirò di seguito, non può essere considerata una sorta di difesa d’ufficio del paese mediorientale ma solo una analisi serena della situazione e, soprattutto, delle incongruenze che vengono fuori se esaminiamo la vicenda con occhi imparziali.
Anzitutto è bene precisare che, fatto salvo una specie di onore nazionale da rispettare, l’Iran ha sempre collaborato con l’AIEA (l’Agenzia per il controllo del Nucleare, alle dipendenze dell’O.N.U.) e lo testimoniano tutte le notizie che i media hanno dato come se uscissero di nascosto dal paese e invece erano informazioni fornite volontariamente dalla struttura energetica dell’Iran alla suddetta agenzia.
C’è poi da aggiungere che l’Iran è letteralmente circondato da potenze atomiche (India, Pakistan, Russia, Israele) e potrebbe avere qualche legittimo motivo di preoccupazione; ma il premier iraniano ha sempre sostenuto che l’energia nucleare sarebbe servita a scopo esclusivamente pacifico; dato che appunto il paese è circondato da migliaia di bombe atomiche che gli si potrebbero riversare sulla testa da un momento all’altro, perché non credergli? O per lo meno credergli fino a prova contraria.
Invece ci stiamo dirigendo a passo di carica verso una sostanziale aggressività dell’intero occidente (con l’aggiunta della Cina e della Russia ormai considerate capitaliste) nei confronti di un paese che agli occhi dei terzomondismi dell’est e dell’ovest viene ancora considerato come “povero” ed al quale dovrebbe essere spiegato perché India, Pakistan e Israele sono considerati “più sicuri” dell’Iran quali detentori dell’atomica.
Ritengo che questa forma di aggressività, tipica del “piedipiatti” ottuso, dovrebbe essere mitigata perché sono certo che essa è una delle maggiori componenti dell’accentuarsi dei vari radicalismi in Medio Oriente e in America Latina.
Questo perché i paesi ricchi vengono visti come prevaricatori di tutti i paesi che si provano a diventarlo e ciò induce non solo a reazioni elettorali di un certo tipo (vedi la Bachelet e Morales in Sud America) ma anche a forme estreme che rasentano l’inneggiare al terrorismo come è accaduto con Hamas in Palestina.
E gli americani dovrebbero cominciare a chiedersi perché è stato perduto quasi l’intero continente sudamericano, una volta considerato “il cortile di casa” e adesso invece rivolto a politiche estremiste e antioccidentali.

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