sabato, febbraio 04, 2006
C'HANNO TUTTI LE MUTANDE SPORCHE
Devo fare seguito al post odierno sulle vignette di Maometto, perché le reazioni che sto sentendo in Italia e all’estero mi hanno profondamente deluso e amareggiato.
Allora, vediamo come sono andate le cose: la Danimarca si è dichiarata dispiaciuta per aver suscitato tutto questo clamore, ma non intende assolutamente chiedere scusa ai paesi islamici per le note vignette e aggiunge che la libertà di stampa è uno dei pilastri basilari della democrazia.
E devo dire che mi sono piaciuti!
Dalle nostre parti il tenore delle dichiarazioni è assai diverso: ha cominciato il Papa che non si è mai arrabbiato per le caricature che hanno fatto a lui ma si è scagliato invece verso coloro che con queste vignette hanno inteso offendere una religione: tanto per dire una cosa, non è assolutamente vero che sia così e da una analisi sia pure sommaria delle immagini mi sembra che non sia affatto un attacco alla religione.
Proprio pochi minuti fa ho sentito con le mie orecchie il nostro Ministro dell’Interno, Pisanu, che con il suo stranissimo idioma ha detto chiaro e tondo che non era stato fatta una bella cosa da parte della Danimarca della Francia; alla giornalista che gli chiedeva se avremmo avuto conseguenze anche noi per la pubblicazione su alcuni quotidiani, ha nettamente escluso che ciò possa accadere; ed è corso immediatamente in bagno per…...
D’altro canto le manifestazioni stanno moltiplicandosi, ma l’atteggiamento più interessante è quello del premier iraniano che – dopo il deferimento al Consiglio di Sicurezza per il suo nucleare - ha deciso di instaurare una commissione che riveda i contratti per scambi commerciali (leggi forniture petrolifere) a quelle nazioni che hanno pubblicato queste vignette.
Lo possiamo definire un ricatto? Possiamo, possiamo…!!
Ma abbiamo la forza e, soprattutto, il coraggio di mandare Ahmadinejad a quel paese??
Sicuramente no!! E allora inchiniamoci di fronte ai petrolieri e, dopo esserci cambiati le mutande, ….scusiamoci!!
Allora, vediamo come sono andate le cose: la Danimarca si è dichiarata dispiaciuta per aver suscitato tutto questo clamore, ma non intende assolutamente chiedere scusa ai paesi islamici per le note vignette e aggiunge che la libertà di stampa è uno dei pilastri basilari della democrazia.
E devo dire che mi sono piaciuti!
Dalle nostre parti il tenore delle dichiarazioni è assai diverso: ha cominciato il Papa che non si è mai arrabbiato per le caricature che hanno fatto a lui ma si è scagliato invece verso coloro che con queste vignette hanno inteso offendere una religione: tanto per dire una cosa, non è assolutamente vero che sia così e da una analisi sia pure sommaria delle immagini mi sembra che non sia affatto un attacco alla religione.
Proprio pochi minuti fa ho sentito con le mie orecchie il nostro Ministro dell’Interno, Pisanu, che con il suo stranissimo idioma ha detto chiaro e tondo che non era stato fatta una bella cosa da parte della Danimarca della Francia; alla giornalista che gli chiedeva se avremmo avuto conseguenze anche noi per la pubblicazione su alcuni quotidiani, ha nettamente escluso che ciò possa accadere; ed è corso immediatamente in bagno per…...
D’altro canto le manifestazioni stanno moltiplicandosi, ma l’atteggiamento più interessante è quello del premier iraniano che – dopo il deferimento al Consiglio di Sicurezza per il suo nucleare - ha deciso di instaurare una commissione che riveda i contratti per scambi commerciali (leggi forniture petrolifere) a quelle nazioni che hanno pubblicato queste vignette.
Lo possiamo definire un ricatto? Possiamo, possiamo…!!
Ma abbiamo la forza e, soprattutto, il coraggio di mandare Ahmadinejad a quel paese??
Sicuramente no!! E allora inchiniamoci di fronte ai petrolieri e, dopo esserci cambiati le mutande, ….scusiamoci!!