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mercoledì, gennaio 25, 2006

CI ABBIAMO ANCHE "er mutanda" 

Proprio nel post di ieri stavamo celebrando il ritorno in grande stile del re di tutti i reality: “Il Grande Fratello”; e proprio domenica, tra tutta una serie di reduci da vari reality è scoppiato una lite furibonda durante la prima parte di “Domenica in” proprio tra due di questi reduci: Antonio Pappalardo e Antonio Zequila, detto “er mutanda”.
Prima di andare avanti, sono certo che sarete in preda alla curiosità più viva per sapere il motivo del soprannome affibbiato al signor Zequila: sembra che questa parola derivi dall’indumento omonimo da lui tolto quasi completamente per mostrare il posteriore, in occasione dell’”Isola dei famosi” (è un reality anche questo) al quale ha partecipato; chi mi ha informato di questo, mi ha anche aggiunto che questo gesto e il dubbio insorto tra vari partecipanti circa la sponda sessuale del citato Zequila (“è ghe”, sembra abbia detto la Lori del Santo – che se ne intende,eccome se ne intende – non usando il termine gay ma facendo intendere una propensione gay) sono le uniche cose che gli hanno dato notorietà.
Dunque, dicevamo, grande litigata tra i due con offese a madri, e collaterali, mani quasi sulla faccia, la povera Venier che non sa che pesci prendere e…la pubblicità che ha permesso un po’ di calma, ma ormai la frittata era stata fatta: ha cominciato il Direttore di Rai 1, Del Noce, sospendendo quella parte di programma assegnato alla Venier e intimando la radiazione a vita dagli schermi Rai dei due reprobi; ha continuato il Direttore Generale, facendo intendere che altri provvedimenti sono allo studio e che stanno per calare sulle teste dei “cattivoni”.
Entrambi i direttori mi fanno proprio ridere: quando si mette un piedi una trasmissione nella quale si prendono una serie di “personaggi” che non hanno nessun titolo per essere lì e li invitiamo a parlare come se fossero degli esperti, cosa volete che ci scappi fuori se non parolacce ed insulti; questi signori, infatti, non sanno fare niente, né cantare (Pappalardo vive ancora di rendita su una canzone degli anni ‘70), né ballare, né argomentare con un po’ di conoscenza delle cose e neppure, infine parlare con una certa dimestichezza della lingua italiana; l’unica cosa che hanno a disposizione per rimanere a galla è creare il caso, fare baccano, fare che i giornali e le televisioni parlino di loro: e porca miseria ci sono riusciti anche questa volta.
State certi che i cachet d’ingaggio dei due personaggi per le loro apparizioni in discoteche e balere varie, saranno assai aumentati, perché la loro esposizione mediatica è stata esponenzialmente maggiorata da tutti coloro (i TG e i Quotidiani) che ne hanno parlato.
Notare che nella trasmissione c’era anche un prete – il solito Don Mazzi che non capisco quando compia le sue opere di carità, dato che è sempre in TV – che, dopo avere stigmatizzato tutta la sceneggiata, ha ammesso di avere sbagliato a non andarsene; no, caro Don Mazzi, hai sbagliato ad andarci, altro che a non andartene!
Una delle associazioni di tutela dei consumatori ha invitato i suoi iscritti a non pagare il canone RAI – che scade tra pochi giorni, tra l’altro – e questa sarebbe una idea niente affatto peregrina, se questa struttura contasse qualcosa, ma invece…; una cosa però la gente può farla: spenga il televisore quando si trova in presenza di queste porcherie.
E invece, volete sapere l’ultima? “Domenica In” stava perdendo rispetto a “Buona Domenica” cinque punti di share (20% contro 25%); allo scoppio della rissa e subito dopo RAI 1 è schizzata al 27% superando la concorrenza; in pratica circa mezzo milione di telespettatori ha lasciato Canale % ed è andato a sintonizzarsi sulla trasmissione dove si stava leticando, con la speranza che non avessero ancora finito del tutto!
Cari amici, così è se vi pare e se non vi pare fa lo stesso!!

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