<$BlogRSDUrl$>

venerdì, dicembre 16, 2005

Io non ci credo 

Questa mia affermazione di scetticismo, non vuole essere un particolare diniego, ma una forma di richiamo – per tutti i miei amici lettori – a soppesare con attenzione le cifre che sempre più vengono sparate sui quotidiani e nei telegiornali. A titolo puramente esemplificativo citerò due casi che mi sono sembrati emblematici di quanto affermato sopra.

Il primo riguarda la cattura di una banda formata da curdi iracheni, colpevoli di organizzare e gestire l’immigrazione clandestina nei vari paesi europei; l’operazione è stata coordinata dalla DIA (Direzione Investigativa antimafia) e, per la prima volta, è stato contestato il reato di associazione mafiosa per questa forma di malavita; il capo è un curdo di 30 anni che vive a Roma dove gestisce un “call center” ed ha un permesso di soggiorno “per motivi umanitari”.

La “balla spaziale” che a me ha dato fastidio, sta nella cifra che i malviventi chiedevano ai poveri migranti per farli arrivare in Europa: ogni clandestino doveva versare prima della partenza una cifra che variava dai 5.000 ai 15.000 dollari.

Alcune considerazioni: da cosa deriva questa amplissima forbice che fa variare il presso addirittura di tre volte? Facciamo una media ponderata e ammettiamo che la somma sia di 10.000 dollari, pari a circa 9.000 euro.

A quanto mi risulta, nei paesi di origine di questi disperati, con una cifra del genere si fanno i signori, altro che imbarcarsi su una delle tante carrette del mare ed approdare in Italia oppure in Francia o Spagna.

L’altra balla è il numero dei “passaggi” nei due anni di attività: sarebbero stati 5.000 che moltiplicati per la “media” come sopra ricavata, farebbe 50 milioni di dollari, pari a 45 milioni di euro, riconducibili al vecchio conio di oltre 90 miliardi di lire. Mi sembra tanto in due anni di attività, anche se le spese magari saranno state tante!!

Il secondo caso che desidero riferire riguarda l’annuale relazione della Guardia di Finanza che afferma di avere scoperto – nel 2005 – circa 6.900 “evasori totali”, persone cioè completamente sconosciute al fisco, le quali avrebbero dovuto dichiarare un reddito imponibile complessivo di circa 6,5 milioni di euro.

Due sono le cose che non mi quadrano molto: anzitutto la base imponibile singola che ammonterebbe a meno di 1.000 euro; non mi sembrano evasori “importanti”, però, come si dice dalle mie parti, “meglio di niente marito vecchio”.

Quello che poi mi lascia maggiormente perplesso è che da dieci anni queste “relazioni” riportano successi delle Fiamme Gialle e dati più o meno simili a quelli di quest’anno: ora mi chiedo, ma con tutti questi anni di successi, possibile che ancora si debba parlare di “evasione fiscale” a livelli mostruosi, come si continua a fare.

Forse la spiegazione è che le cifre che vengono presentate non sono né immediatamente e neppure facilmente esigibili dai cittadini evasori e quindi, non voglio dire che siamo a livello di cifre virtuali, ma quasi.

Comunque mi scuso per lo scetticismo che mostro con queste mie affermazioni, ma non so proprio che farci, per me le cose stanno proprio così!


This page is powered by Blogger. Isn't yours?