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lunedì, dicembre 19, 2005

Ci sarebbero tanti argomenti... 

A riprova di quanto affermato nel titolo, ricordo che la stampa e i TG stanno sguazzando su una serie di eventi – qualcuno trattato anche con poco gusto – che mi limiterò a “sorvolare a volo d’uccello”, per poi sceglierne un altro su cui concentrarmi.

Gli argomenti che sto sorvolando vanno dagli interrogatori fiume a Fiorani e collaboratori, per proseguire con l’ictus capitato all’israeliano Sharon, dalla bellissima frase pronunciata dal Papa in visita ad una Parrocchia romana (“In questo mondo così rumoroso, lasciamoci contagiare dal silenzio di S. Giuseppe che favorisce l’ascolto di Dio”), per giungere infine all’accordo raggiunto al WTO di Hong Kong, che in pratica rimanda tutto al 2013, anno in cui ci dovrebbe essere l’eliminazione completa dei sussidi in agricoltura.

I sopra citati argomenti mi appaiono tutti meritevoli di attenzione, e non è detto che li riprenda in un prossimo futuro, ma l’evento che mi ha colpito e di cuoi vorrei trattare brevemente con voi è quanto accaduto ad un ragazzino di soli 13 anni in un piccolo paese in Provincia di Enna.

Francesco Ferrera – questo il nome dello sfortunato giovane – esce di casa alle 19.30 di venerdì 16, dicendo ai genitori (padre spazzino, madre casalinga) che si sarebbe recato in Chiesa per partecipare alla novena di Natale.

Da quell’ultimo saluto ai genitori si perdono le tracce di Francesco: in Chiesa molto probabilmente non arriva, in quanto nessuno ricorda di averlo visto; nella tarda serata scatta l’allarme dei genitori allarmati del mancato rientro a casa del ragazzo. Iniziano così le ricerche che durano per tutto il giorno successivo (sabato 17) e, infine, nella mattinata di domenica 18 viene ritrovato il corpo di Francesco in fondo ad un burrone: da un primo esame l’assassino gli avrebbe fracassato il cranio forse con una grossa pietra e lo avrebbe poi sbattuto violentemente contro un muretto su cui sono rimaste delle tracce di sangue; infine avrebbe gettato il corpo nel dirupo con lo scopo di ritardare il più possibile il ritrovamento del cadavere.

Solo l’autopsia potrà rilevare eventuali tracce di violenza – compiuta o solo tentata – messa in atto da qualche pedofilo la sera stessa in cui Francesco è scomparso (cioè venerdì).

L’ipotesi al momento più accreditata parla di un coetaneo (forse spalleggiato da un fratello maggiore) che avrebbe manifestato desiderio di violenza non solo verso Francesco ma anche nei confronti di altri ragazzi: sembrerebbe un violento di natura!

Quale il motivo di questa violenza? Screzi di ragazzini, piccole discrepanze; queste le motivazioni che – al momento – si possono indicare come plausibili moventi nel contesto di un diverbio tra bambini di 13 e 14 anni

Ma al di là di tutto questo, c’è da rimanere sconvolti della ferocia e dell’accanimento mostrato nel corso dell’atto delittuoso: se poi a queste considerazioni si aggiunge quella circa l’età dei protagonisti, c’è veramente da rimanere annichiliti, a riflettere su questa umanità che tanto si vanta di avere fatto passi giganteschi in direzione di una civiltà e di un modo di intendere i rapporti che prima non c’erano e che invece…

Ma se questi sono nient’altro che i risultati di una continua evoluzione della specie umana, sarebbe forse il caso di piantarla lì, e ricominciare dalle prime fasi evolutive, riprendere cioè da quando l’uomo ha scoperto di sapere – a differenza degli animali – ed è da quel momento che ha individuato anche il male, inteso come strumento di gioia – peccaminosa finché si vuole – e di interessato godimento interiore, oltre all’ovvio tornaconto, presente in ogni violenza..

Non vi sembri strano questo mio post; è solo che sono sinceramente sconvolto!!


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