martedì, dicembre 27, 2005
Arancia meccanica all'italiana
Mentre stamani alle ore 9,30 stavo rientrando a casa da fuori sede, sentivo alla radio (Radio Radicale), la diretta con la Camera dei Deputati dove si stava tenendo il dibattito sul problema delle carceri (amnistia-si, amnistia-no, indulto, indultino, ecc).
Dopo avere sentito un deputato (non faccio il nome per carità di patria) infamare il Presidente dell’Assemblea per avere calendarizzato questo dibattito in un giorno “post-festivo” all’antelucana ora delle 9,30 (sic!); ho anche sentito la risposta (giusta) che se una cosa interessa si partecipa a qualunque ora, e la conclusione (anch’essa giusta) che le persone che vanno a lavorare si organizzano per essere in orario e – salvo prova contraria – anche gli onorevoli sono “al lavoro”; o no? Comunque sia all’ora in cui ero sintonizzato, i presenti non erano più di 90, mentre solo i firmatari della mozione che ha generato il dibattito ammontano a 207: quindi neppure loro c’erano; bella serietà!!
Cerchiamo di esaminare il problema, prima di spiegare il titolo di questo post: i detenuti sono un numero molto più alto dei posti che abbiamo attualmente nelle nostre carceri, dunque urge fare qualcosa per rendere meno insopportabile il soggiorno di questi signori nelle patrie galere.
Ovviamente l’amnistia è tra i metodi più gettonati, specie da quelli che sperano di ottenere – alle prossime elezioni – il voto dei carcerati che ancora sono in possesso dei diritti dell’elettorato passivo (sono la stragrande maggioranza). Temo molto, ma forse sono io ad essere un bastardo, che delle condizioni dei carcerati non interessi niente a nessuno: spero di sbagliarmi e in questo caso farò ammenda.
Ed eccoci al titolo di questo post: viene citato il titolo di un celeberrimo film di Kubrick, appunto “Arancia Meccanica” che, quando uscì – nel lontano 1972 – ebbe un grande successo specie tra i giovani e giovanissimo dell’epoca.
Mi auguro che molti di voi abbiano avuto modo di vederlo o all’epoca della sua uscita o nelle varie riproposizioni nelle sale cinematografiche (l’ultima risale credo al 1998) o nei CD che sono stati messi in vendita anche recentemente; qual’è il plot narrativo del film? Siamo in Inghilterra dove Alex, il giovane capo di una banda di feroci “danghi”, vive di notte, assaltando ville o case isolate, scolandosi varie dosi di “lattepiù” (latte con aggiunta di droga) e tenendo un comportamento fortemente violento con tutti; unica caratteristica “umana”: la passione per Beethoven e in particolare per la nona sinfonia.
Alex, tradito dai compagni della banda, viene catturato dalla Polizia e condannato a 14 anni di carcere; in prigione tiene un comportamento accettabile e viene così ad essere selezionato per l’esperimento “Ludovico” che la Magistratura sta mettendo a punto perché le carceri ormai non riescono più a contenere tutti i detenuti che la Polizia cattura (ecco l’attinenza con oggi) ed inoltre il governo deve pensare ai detenuti politici, anch’essi in forte aumento.
In cosa consiste l’esperimento: Alex viene investito da un raggio particolare che in pratica gli rovescia i propri desideri; infatti comincia a odiare la violenza ed invece ama la pace e la tranquillità, mentre odia Beethoven, prende ad amare altri tipi di musica, mentre odia il latte e la droga, prende ad apprezzare altre bevande più innocue.
Non vi racconterò come va a finire il film, limito a dire che, così “condizionato”, Alex viene scarcerato e rimandato nel mondo, dove però….
Ho trovato varie attinenze con la nostra situazione, nonostante che la pellicola sia stata girata oltre trenta anni fa; si vede che questo affollamento delle carceri è un fatto endemico che si trascina da tanto tempo e in varie parti del mondo.