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venerdì, novembre 11, 2005

Vediamo di capire qualcosa sulle bombe di Amman 

Si è trattato di 3 attacchi kamikaze che hanno provocato almeno 56 morti ed un numero ancora imprecisato di feriti; il più cruento è stato quello all’interno di un Hotel dove si teneva un banchetto di nozze e dove l’attentatore è arrivato tranquillamente fino al salone dove si festeggiavano gli sposi e, con altrettanta tranquillità, si è lasciato esplodere provocando una vera e propria carneficina.
La rivendicazione non si è fatta attendere e porta la firma del famigerato Al Zarqawi, plenipotenziario di Bin Laden per la Mesopotamia e territori circostanti; il messaggio recita che “un gruppo dei migliori leoni di Al Qaeda nella terra dei due fiumi ha preso di mira gli hotel perché sono diventati il posto preferito dalle spie americane e israeliane e da altri governi dell’Europa per lanciare i loro attacchi invisibili che definiscono guerra al terrorismo”.
Resta da aggiungere che tra le vittime ci sono una serie di alti funzionari del governo palestinese, compreso il capo dei servizi segreti dell’Autorità Nazionale Palestinese e quello della sicurezza personale del capo di stato, Abu Mazen.
Come si vede il risultato non riflette le intenzioni manifestate nella rivendicazione; possiamo dire che trattasi allora di un fallimento di Al Zarqawi? Assolutamente no, perché gli occidentali – nonostante il messaggio – non erano il bersaglio principale dell’attentato; e per capire meglio dobbiamo fare un passo indietro.
I miei lettori più assidui forse si ricorderanno quanto ho fatto tutta un’analisi sugli obiettivi di Bin Laden e del suo vertice ideologico, Sayyad Qutb, detto il Karl Marx dell’Islam, che non sono affatto la conquista del mondo, ma il ripristino dell’antico Califfato su tutte le terre islamiche e cioè il Medio Oriente, l’Africa, la Turchia e alcuni paesi dell’Oriente tipo l’Indomesia e la Malesia, le Filippine e parte della Russia, l’Egitto e parte dell’India.
Non appena sarà costituito questo califfato – ovviamente sotto la spada di Osama Bin Laden – l’Islam potrà partire alla conquista del mondo per assoggettarlo alla parola di Maometto.
Per realizzare questa strategia Al Qaeda ha bisogno di avere tutte queste nazioni assolutamente fedeli alla parola del Profeta e quindi distaccati dai “cani infedeli” occidentali che stanno inquinando tutto l’oriente con le loro donne, droghe e alcol.
Ecco perché – nonostante i proclami – gli attentati più cruenti, se escludiamo quello alle Twin Towers, hanno avuto luogo in paesi islamici moderati, dove quel governo cerca di immettere un pizzico di modernità che dai fondamentalisti è vista come il fumo agli occhi e rappresenta il massimo della debolezza di quei paesi e della loro acquiescenza al capitalismo occidentale.
Se ricordate si sono avuto attentati a Riad, Casablanca, Istambul, in Egitto, più di una volta, ed ora in Giordania, tutti paesi che tendono la mano alle riforme di tipo occidentale; sembra quasi che si tratti di una sorta di “avvertimento” di non procedere su quella strada e di restare fedele all’ortodossia islamica.
Ad Amman è rimasto colpito anche un Congresso di medici che si erano riuniti in un albergo della capitale giordana: vedrete che prima di fare un altro congresso in quella nazione ci penseranno due volte, ed allora ecco la vittoria di Osama, questa forma surrettizia di allontanamento di ogni forma di contatto con l’occidente, questo scoraggiare il turismo (una delle poche fonti di guadagno degli imprenditori locali) e fare ripiombare il Paese indietro di alcuni secoli: ne riparleremo!

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