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lunedì, novembre 21, 2005

Incidenti della strada 

Ieri, domenica, è stato il giorno dedicato dallo Stato alla commemorazione delle vittime di incidenti stradali: le cifre, riferite al 2004, sono agghiaccianti: 7.000 morti, poco meno di 20 al giorno, i feriti assommano a 300.000, tra i quali 20.000 restano disabili, diciamoci la verità, i caduti in Iraq non sono niente rispetto a questa carneficina.
Con questi dati per le mani, dopo i soliti discorsi di circostanza, dopo le solite contrite condoglianze ai familiari delle vittime ed il rammarico per coloro che sono rimasti inabili, le cerimonie non hanno visto altro, nessuna nuova decisione, nessuna presa di posizione né delle autorità e neppure delle famiglie, insomma niente di niente.
Ma allora a cosa servono queste manifestazioni, se non a riprendere in TV qualche politico??
Se gli addetti ai lavori non sono in grado di partorire nessuna idea per una nuova normativa atta a far diminuire questa carneficina, vorrà dire che ci proverò io, modestia a parte..
Dunque procediamo con ordine: quali sono le principali cause di incidenti stradali? Dalle statistiche risultano essere l’eccessiva velocità e la distrazione durante la guida.
Inoltre, quali sono le procedure maggiormente invalidanti? Anche per questo abbiamo le statistiche che ci dicono che il mancato uso delle cinture di sicurezza è una delle principali causa di aggravamento negli incidenti.
Allora, torniamo alle cause degli incidenti: mi sembrerebbe tutto molto semplice (forse troppo) ma non riesco a capire il motivo per il quale viene concessa l’autorizzazione a mettere in commercio automobili che sfrecciano a oltre 200 chilometri all’ora, quando la massima velocità consentita è centotrenta; quindi, come immediata procedura, mettere dei fermi ai motori attuali, tutti supercompressi, in modo che essi non sviluppino più dei canonici centotrenta chilometri all’ora e costruire i prossimi sulla base di tale normativa.
Seconda causa, la distrazione durante la guida: sappiamo benissimo che l’avvento dei telefonini ed il suo uso smodato – in Italia abbiamo il maggior numero mondiale di cellulari proporzionalmente alla popolazione – provoca sovente molte distrazioni; anche per questo la soluzione mi sembrerebbe semplice, basterebbe costringere le case automobilistiche a dotare le auto di un sistema di vivavoce (in alcune c’é già) in modo da tenere libere le mani del conducente e quindi diminuire le distrazioni durante la marcia. Questo perché ovviamente non possiamo neppure lontanamente ipotizzare il divieto di uso dei cellulari sulle automobili: il divieto esiste, ma dalle statistiche solo il 30% lo segue, cioè un automobilista su tre, mentre con questo sistema si ovvierebbe al problema alla radice.
Del resto se siamo stati costretti ad acquistare il famoso giubbetto a colori vivaci e fosforescenti, possiamo essere altrettanto costretti ad acquistare automobili con il sistema del vivavoce.
Passiamo adesso al mancato uso delle cinture di sicurezza, massimo colpevole di ferite invalidanti; per questo un sistema è già presente in alcune macchine – per la verità straniere – ed è quel suono gracchiante e scocciante che viene prodotto dall’impianto elettronico in assenza di uso delle cinture e che cessa con l’innesco di queste; potremmo sostituire tale sistema con uno un po’ più drastico: se non vengono indossate le cinture il motore non si avvia; con l’elettronica di cui sono dotate adesso le auto, sarebbe un gioco da ragazzi.
Questi sono tre facili sistemi per ridurre gli incidenti e i loro effetti, senza peraltro provocare eccessivi disturbi agli automobilisti: quale sarà il motivo per cui non vengono adottati?

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