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giovedì, novembre 24, 2005

Ed ora pubblicità!! 

E’ un po’ di tempo che non affronto il problema della pubblicità, televisiva e cartacea, che poi, come sapete, sarebbe il mio mestiere. Prima però di entrare nel dettaglio di alcuni spot (quattro) dobbiamo rimarcare che la prevalente categoria merceologica presente nei cluster pubblicitari è ancora appannaggio della telefonia mobile.
Tra tutti i commercial di questa specie attualmente in onda ho scelto quello di “Vodafone”, per me il più scemo di tutti: siamo all’aeroporto, un giovane di bell’aspetto, è in attesa di un aereo che – si deduce – è quello che appare sul tabellone della partenze con la dicitura “cancelled” che sta ad indicare che il volo, per qualche ragione, è stato annullato.
In quel momento passa la cavallona australiana, Megan Gale che lo apostrofa così: “il tempo è tuo, vivilo”; cosa ci incastra il tempo da vivere pienamente con un volo aereo perduto? Il giovane comunque si mette a sedere e comincia a smanettare sul telefonino e guarda caso su questo comincia a vedere una burrosa ragazza che ancheggia voluttuosamente – sembra per lui – e alla fine si toglie il reggiseno e lo getta verso il telefonino e arriva in mano al giovane che un po’ si sorprende, ma mica tanto.
Il “plus” dello spot è chiaramente di carattere sessuale e fa perno sull’appeal della ragazza che si spoglia, fino a gettare il proprio reggiseno al giovane che ha perduto l’aereo. C’è un po’ di logica in questo spot? Direi proprio di no e aggiungerei che lo stesso è basato solo sull’attrazione fisica per le donne di un certo tipo.
Il secondo spot mi costringe a chiamare in causa Giancarlo Fisichella, fermato dalla Polizia Stradale mentre sfrecciava a 138 Kmh in un luogo dove c’era una velocità massima consentita di 60 Kmh; risultato, ritirata la patente.
Il pilota di Formula 1, proprio il giorno prima aveva raccomandato dagli schermi di “Matrix” ai giovani alla guida di usare sempre la massima prudenza (sic!); ma cosa c’entra con la pubblicità, mi rimprovererete? C’entra perché Fisichella (“fisico” come lo chiamano i suoi tifosi) è “testimonial” di una azienda di birra a basso contenuto alcolico la cui campagna pubblicitaria dovrebbe prendere l’avvio il 12 dicembre, con alcuni cartelloni stradali: lo slogan ammiccante del pilota è “o passi a Drive Beer o rischi la patente”. Il titolare dell’azienda ha detto che dopo il ritiro della patente a Fisichella e saputo della sua partecipazione alla campagna pubblicitaria, le vendite della birra si sono triplicate; della serie “parlate di me, anche male, ma parlatene”.
Il terzo spot è quello dell’Istituto Bancario S. Paolo che ha lanciato una campagna pubblicitaria con la “Gialappa’s” come protagonista solo vocale e centrato su una serie di persone che vengono presentati come dipendenti della Banca; il tentativo del commercial è semplice e, sembrerebbe anche riuscito: umanizzare il più possibile il rapporto del cliente con l’Istituto di Credito, ponendo in primo piano tutta una serie di persone simpatiche, ma “normali” . Lo slogan della campagna è infatti “meno banca e più Alessio (o altro nome del dipendente presentato)”. La campagna appare talmente riuscita che una concorrente, la Fideuram, ha presentato una idea abbastanza simile, per il momento soltanto sulla carta stampata: in questa immagine di un gruppo di persone, tutte serie escluso una in primo piano, viene indicato lo slogan: “dietro il sorriso di ogni nostro private banker ci sono 1500 persone che con i tuoi investimenti non scherzano mai”. Anche in questo caso l’azienda si fa da parte per dare spazio all’umanizzazione dell’istituto attraverso la presentazione di una persona, l’incaricato degli investimenti, che appare tranquillo perché un così alto numero di persone lavora per lui.
Ci faremo fregare da questi prodotti in un prossimo futuro? Ceeerto!!

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