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domenica, settembre 18, 2005

Zibaldone n.11/2005 

Un nuovo “zibaldone” di fine estate per due argomenti che hanno destato il mio interesse e dei quali intendo parlare con voi.
Il PRIMO si riferisce ad una notizia non freschissima ma uscita in forma eclatante soltanto adesso: la Coopcostruttori di Argenta – il cosiddetto “colosso rosso” – è fallita per oltre 1 miliardo di euro (esattamente un miliardo e 75 milioni di euro (all’incirca due mila miliardi del vecchio conio), mettendo sul lastrico migliaia e migliaia di soci-lavoratori.
Il meccanismo infatti constava di due facce: i lavoratori venivano assunti regolarmente, a volte addirittura fatti licenziare da altri posti di lavoro, dopo di ché essi venivano invitati anche a diventare soci della cooperativa e erano anche spinti a cercare soci fuori della cooperativa che avessero denaro da investire: ovviamente i primi a cui chiedere questa forma di investimento erano i parenti, genitori in testa.
Adesso il signor Bianchi (è ovviamente un nome di comodo) si ritrova senza un posto di lavoro – e fin qui transeat, ci sono tanti disoccupati, uno più uno meno – con varie mensilità arretrate da incassare e, cosa ancora più sconvolgente, con i soldi investiti nella cooperativa da lui i dai genitori che diventano di difficilissimo recupero; e tutto questo bel servizio chi glielo ha combinato: ma i compagni della cooperativa, perbacco!
E intanto il compagno Consorte, Presidente della Unipol, gioca al risiko bancario e con i soldi delle coop. – che sono peraltro tutte d’accordo nel farsi spennare - e indebitandosi fino agli occhi con alcune banche giapponesi, tenta la scalata alla B.N.L.
Mi domando: il mondo cooperativistico e, in generale il mondo della sinistra cosa ne pensa di tutta questa porcheria dove si assiste a lavoratori che vengono fregati proprio da coloro sui quali “avrebbero messo la mano sul fuoco”.
Posso capire che a meno di dieci mesi dalle elezioni politiche ci sia tutto l’interesse dei partiti interessati a mettere a tacere tutto il problema, ma prima o poi dovrà pure venire a galla, prima o poi ci sarà pure un esponente di sinistra che si interroghi sulla validità di tutta questa operazione; in questo momento sto pensando al compagno Bertinotti: possibile che non abbia niente da dire?
Il SECONDO argomento è molto più futile e si riferisce alla signora Maria Rosa Busi – di professione medium – che è balzata agli onori della cronaca per aver fatto rinvenire in fondo ad un lago l’auto con dentro oil corpo di una ragazza scomparsa da tre anni e della quale si erano perse completamente le tracce.
Dopo questo primo exploit – effettivamente ha indicato un posto e lì c’era l’auto, quindi pochi sorrisini di compiacenza – la signora medium ha pensato bene di “battere il ferro finché è calco” e si è dedicata al rinvenimento di altri corpi che hanno fatto oggetto di vari gialli del passato.
La prima rivelazione è quella di avere avuto vari colloqui con lo spirito di Benito Mussolini, ma non dice niente del contenuto di tali colloqui; poi giunge alla bordata finale e rivela “di essere sulle tracce di una bella donna legata al mondo dello spettacolo e della politica”; il personaggio viene individuato in Moana Pozzi, bella e sfortunata pornostar morta 11 anni fa che, secondo la medium sarebbe ancora viva e si troverebbe in India.
La signora Busi un po’ smentisce e un po’ ammicca, cercando di dire senza ammettere; intanto oggi ha debuttato in TV su Rai Due nel programma “Piazza Grande”.
Chissà se l’aveva previsto?

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