lunedì, settembre 26, 2005
Pubblicità!!
In questo post voglio affrontare l’argomento della pubblicità televisiva – che poi sarebbe il mio primo amore – prendendo in esame due spot che per me sono assai particolari; prima però mi corre l’obbligo di precisare che – nell’ipotesi che un marziano scendesse in Italia – nel leggere i quotidiani di oggi penserebbe di essere approdato in un’ isola felice, dati gli argomenti trattati oggi sulle prime pagine dei quotidiani: si comincia con la vicenda di Calissano arrestato per droga in quanto trovato in possesso di un mezzo etto di cocaina e…di una ballerina brasiliana morta in casa dell’attore probabilmente per overdove; si prosegue con alcune maldicenze di Anna Falchi sulla Ventura, da lei accusata di cercare di rubargli il marito (il finanziere Ricucci); si arriva poi ad una inchiesta su come è variato l’amore al tempo di Internet; infine una notizia sulla querelle tra Sirchia e Storace circa il sangue donato dai gay e quindi – dopo alcuni accenni alla domenica calcistica – si giunge a parlare del caso del giorno riportando l’”umiliazione” di Tremonti a Fazio.
Caspita, direbbe il marziano, a leggere la prima pagina di questo quotidiano (nazionale) sembra che in Italia non ci sia neppure un problema, se quello che riportano i giornali sono le sole cose interessanti accadute il giorno precedente!
Allora, dicevamo della pubblicità e dei due spot televisivi che mi hanno colpito in modo particolare: il primo è quello di “1254”, cioè il nuovo numero telefonico della Telecom per richiedere i numeri degli abbonati: di questo “commercial” mi hanno colpito due cose, la prima è che lo spot pubblicizza soltanto il numero a detrimento del gestore telefonico che lo supporta e la seconda è la straordinaria “pressione” che viene data in sede di pianificazione a questa campagna e la durata della campagna stessa.
Poiché non riesco a intravedere il “guadagno” o meglio, come si dice in pubblicità, “il ritorno” per un servizio che il gestore della telefonia fissa mette a disposizione – a pagamento è ovvio – dei propri clienti, mi vengono una serie di sospetti: teniamo presente che per modificare l’abitudine della clientela di non utilizzare più lo storico “12” ma il nuovo “1254” sarebbe stato sufficiente un disco che nel vecchio numero rimandasse al nuovo, invece si è andati incontro a spese mostruose sia per la realizzazione del comunicato che per la sua pianificazione.
Quale il motivo: potrebbe darsi che Telecom abbia inteso “retribuire surrettiziamente” le televisioni che più le si mostreranno – o le sono già state – amiche nella corsa al l’accaparramento del cliente e “strabiche” nelle lamentele della gente. Può essere?
Il secondo spot è un commercial di campagna, cioè sono più di uno ma tutti in sintonia e interpretati dalla stessa persona, che diventa quindi testimonial, e riguardanti la stessa situazione; alludo alla campagna Coop nella quale si vede una giovane signora che entra in un supermercato e ci trova la madre – una arzilla (?) vecchietta che, dichiarandosi socia della Copp afferma a chiare lettere lo slogan “la Coop sei tu” e infatti la nonna sta lavorando in varie postazioni del magazzini, addirittura nel movimentare dei pancali. La figlia è molto preoccupata e guarda la madre con occhio benevolo, ma quello stesso occhio che si ha per l’anziano: lasciamolo fare, tanto non sa quello che fa.In pratica, la campagna vuole evidenziare la straordinaria affezione dei soci Coop, utilizzando però per la comunicazione, una vecchietta abbastanza svanita che certo non pone in luce brillante quella categoria; sarà dopo aver visto questi spot che Consorte – Presidente Unipol – si è fatto approvare dal CdA della Coop la scalata BNL: avrà pensato, con questi soci posso fare tutto quello che voglio, tanto sono a prova di fedeltà e contemporaneamente mi sembrano anche un po’ svanitelli
Caspita, direbbe il marziano, a leggere la prima pagina di questo quotidiano (nazionale) sembra che in Italia non ci sia neppure un problema, se quello che riportano i giornali sono le sole cose interessanti accadute il giorno precedente!
Allora, dicevamo della pubblicità e dei due spot televisivi che mi hanno colpito in modo particolare: il primo è quello di “1254”, cioè il nuovo numero telefonico della Telecom per richiedere i numeri degli abbonati: di questo “commercial” mi hanno colpito due cose, la prima è che lo spot pubblicizza soltanto il numero a detrimento del gestore telefonico che lo supporta e la seconda è la straordinaria “pressione” che viene data in sede di pianificazione a questa campagna e la durata della campagna stessa.
Poiché non riesco a intravedere il “guadagno” o meglio, come si dice in pubblicità, “il ritorno” per un servizio che il gestore della telefonia fissa mette a disposizione – a pagamento è ovvio – dei propri clienti, mi vengono una serie di sospetti: teniamo presente che per modificare l’abitudine della clientela di non utilizzare più lo storico “12” ma il nuovo “1254” sarebbe stato sufficiente un disco che nel vecchio numero rimandasse al nuovo, invece si è andati incontro a spese mostruose sia per la realizzazione del comunicato che per la sua pianificazione.
Quale il motivo: potrebbe darsi che Telecom abbia inteso “retribuire surrettiziamente” le televisioni che più le si mostreranno – o le sono già state – amiche nella corsa al l’accaparramento del cliente e “strabiche” nelle lamentele della gente. Può essere?
Il secondo spot è un commercial di campagna, cioè sono più di uno ma tutti in sintonia e interpretati dalla stessa persona, che diventa quindi testimonial, e riguardanti la stessa situazione; alludo alla campagna Coop nella quale si vede una giovane signora che entra in un supermercato e ci trova la madre – una arzilla (?) vecchietta che, dichiarandosi socia della Copp afferma a chiare lettere lo slogan “la Coop sei tu” e infatti la nonna sta lavorando in varie postazioni del magazzini, addirittura nel movimentare dei pancali. La figlia è molto preoccupata e guarda la madre con occhio benevolo, ma quello stesso occhio che si ha per l’anziano: lasciamolo fare, tanto non sa quello che fa.In pratica, la campagna vuole evidenziare la straordinaria affezione dei soci Coop, utilizzando però per la comunicazione, una vecchietta abbastanza svanita che certo non pone in luce brillante quella categoria; sarà dopo aver visto questi spot che Consorte – Presidente Unipol – si è fatto approvare dal CdA della Coop la scalata BNL: avrà pensato, con questi soci posso fare tutto quello che voglio, tanto sono a prova di fedeltà e contemporaneamente mi sembrano anche un po’ svanitelli