<$BlogRSDUrl$>

lunedì, agosto 15, 2005

Buon Ferragosto a tutti 

In questa settimana di Ferragosto sono state tante le cose che sono accadute: dagli aerei che cadono alle altre forme di disgrazie, dalle bombe che continuano a scoppiare ai tentativi di farli smettere; io però – e me ne scuso - voglio trattare di un argomento che ha interessato la politica italiana che – come ho già avuto modo di dire non molto tempo fa – è imperniata in massima parte sul denaro, sugli interessi propri oppure di famigli o sodali da tutelare e da fare andare avanti.
A margine delle intercettazioni telefoniche a notissimi finanzieri a al alti funzionari statali, sono rimasti nelle maglie della magistratura anche diversi politici – questa volta sembra che sia stato toccato anche “l’integerrimo” D.S., ex partito comunista italiano – il che ha raddoppiato d’intensità gli strepiti e gli starnazzi di tutti, amici ed avversari.
In questo contesto si è avuta l’uscita di Prodi – evidentemente diretta a Berlusconi – che recita così: “Kohl mi diceva sempre che non si può essere ricchi e fare politica”; certo che il pulpito da cui “mortadella” ha ricevuto la predica è quanto meno sospetto, dato che l’ex Cancelliere tedesco é uscito dalla politica in quanto beccato con la manona nella marmellata per tangenti sostanziose ricevute da lui e dalla segretaria; il professore ha avuto la risposta più pepata non dai berlusconiani ma dagli stessi D.S. che hanno replicato “Prodi predica bene ma razzola male!”: che avranno voluto dire?
All’uscita di Prodi ha fatto seguito una dichiarazione di Bertinotti che ha gettato – questa sì – un certo scompiglio nelle fila dei politici; il leader di Rifondazione Comunista – che dovrebbe partecipare alle prossime primarie e probabilmente al prossimo governo – ha detto: “Chi è ai vertici dello Stato non guadagni più di 10 volte la media di un dipendente pubblico”.
Qui la cosa si fa veramente interessante: anzitutto i destinatari di questa eventuale “riduzione” sarebbero non solo i parlamentari, ma anche i consiglieri ed assessori regionali, i vertici della Rai e dell’Avvocatura dello Stato (come mai ha saltato i magistrati?), ed altre cariche di vertice di Forze Armate e di altre strutture pubbliche.
Poi vediamo di arrivare a quantificare cosa significhi questa “media della retribuzione di un pubblico dipendente moltiplicato per 10”: questa media credo si possa fissare attorno ai 2.000/2.500 euro; se la decuplichiamo abbiamo una retribuzione dei VIP pari a circa 20.000/25.000 euro che non mi sembrano proprio bruscolini.
Ovviamente la proposta, lanciata così senza una precisa quantificazione, non tiene conto di tutti i “benefit” che sono appannaggio di parlamentari e consiglieri regionali, che vanno dalle spese cosiddette “per lo svolgimento del mandato” alla concessione gratuita di tutti i viaggi – aerei, navali, ferroviari e autostradali – alla mensa “aziendale” ed al barbiere – sempre aziendale”, ed altre sciocchezzuole del genere; questi che fine fanno?
Prima ancora di essersi messi a fare un po’ di conti sull’importo che dovrebbero percepire, tutti i diretti interessati – maggioranza ed opposizione -. sono sbottati nella fatidica “è tutta demagogia”, “non sono certo queste le spese che mandano in rovina il Bilancio dello Stato” ed altre equipollenti; Bertinotti, dal canto suo, ha fatto bella figura senza spendere niente, poiché sapeva bene che sarebbe finita così!
Io rimango fermo su una mia vecchia proposta: così come nei giornali sportivi viene indicato sotto la foto dell’atleta, la relativa età, altrettanto si dovrebbe fare con questi VIP dello stipendio pubblico: ogniqualvolta viene pubblicata una foto di uno di loro, la didascalia deve contenere anche (ovviamente arrotondato) l’importo percepito nell’anno del quale si hanno a disposizione i dati (uno o due anni prima).
Perché i Direttori dei giornali non lo fanno?

This page is powered by Blogger. Isn't yours?