<$BlogRSDUrl$>

domenica, luglio 24, 2005

Le belle ricette di Confindustria 

Ho avuto modo di leggere una lunga intervista rilasciata dal Dott. Guidalberto Guidi, per svariati anni ai vertici di Confindustria in qualità di vicepresidente: ovviamente si sprecano le lamentazioni circa il tragico momento in cui sta versando l’economia italiana e segnatamente – a suo dire – l’industria manifatturiera, quella, guarda caso nella quale opera l’azienda del nostro Guidi che – a differenza di Montezemolo che è solo un top manager -–è invece un “vero” industriale che più guadagna la sua azienda e più si mette in tasca "“il padrone” (nella circostanza stiamo parlando di Ducati Energia).
Una delle prime affermazioni che lasciano interdetti è la seguente: “entro 3-5 anni la nostra capacità manifatturiera sarà dimezzata” ipotizzando anche che all’Italia resteranno i servizi ed il turismo.
Le motivazioni di questa apocalittica visione delle scenario prossimo futuro sono duplici: anzitutto le solite lamentazioni verso lo Stato incompetente e maldisposto verso la grande industria (questa poi!!) e la seconda lo squilibrio del costo del lavoro tra l’Italia ed alcuni altri Paesi; e qui la cosa diventa interessante e meritevole di essere approfondita: i dati che Guidi fornisce al suo intervistatore sono che un’ora di lavoro costa da noi 20 euro mentre in Croazia si scende a 2,80, in Romania a 0,86 e in Cina addirittura a mezzo dollaro, cioè circa 0,60 centesimi di euro.
Il Dott. Guidi mi trova consenziente quando afferma che queste sperequazioni tra Paesi , per quanto riguarda la mano d’opera, stanno fortemente incidendo sull’andamento economico e specificatamente sull’andamento della nostra occupazione; è sulla medicina che trovo qualcosa da ridire, specie quando viene affermato che “…bisogna lavorare di più e a parità di retribuzione. Non potremmo permetterci più di 15 giorni di ferie all’anno”.
Credo che dopo avere ammirato il coraggio di fare queste affermazioni – anche se sbagliate – dovremmo invocare da parte di un così alto esponente dell’imprenditoria italiana almeno un briciolo di coerenza, proprio perché quando l’intervistatore ha chiesto quali ricette ha applicato alla “sua” azienda si è sentito rispondere che sta tentando di sostituire le braccia con gli ingegneri (cioè maggiore tecnologia) e quindi “ho delocalizzato:
la Ducati ha realtà ormai consolidate in Romania e Croazia, stiamo per aprire in India e presto sbarcheremo in Cina"
E conclude: “andiamo dove sono i nostri clienti”; e qui casca l’asino, ma non solo, casca anche il cavallo e il cammello, perché il nostro “grande imprenditore – a parte una ricerca di clientela che per alcuni paesi è quanto meno prematura – quelle nazioni gli forniscono “schiavi”, sì avete letto bene, “schiavi.
Dopo avere prodotto – ripeto utilizzando questi “schiavi” come facevano i piantatori di cotone nel settecento – Lei non vende sul posto o se colloca qualcosa è una minima quantità, ma invia i manufatti in occidente (cioè qui da noi) dove continua a mantenere gli stessi prezzi nonostante gli abbassamenti dei costi procurando così alla sua Azienda dei guadagni favolosi, i quali magari vengono lasciati all’estero per motivi fiscali; e in Italia? Ci veniamo per le ferie!
E queste sarebbero le “invenzioni” di un grande imprenditore, cioè andare dove costa meno produrre e vendere dove ancora ci sono degli imbecilli che comprano (finché durano!), attingendo ad una massa salari sempre più bassa proveniente da turismo, servizi e apparato statale. Gli è venuto in mente – esimio Dott.Guidi – che nel rimandare le merci all’occidente potrebbe trovare una sorta di ostracismo economico per cui gli viene detto: la merce prodotta in Croazia vendila ai croati, quella fatta in Romania ai romeni, mentre quella prodotta in India e Cina vendila pure a quei due mercati giganteschi che tu – novello Marco Polo – sei andato ad aprire; noi inglesi o francesi o italiani o tedeschi usiamo soltanto manufatti “Made in …”, indicando ciascuno il proprio Paese.Che gliene sembra come idea? Sarebbe una bella sorpresa, non trova?

This page is powered by Blogger. Isn't yours?