<$BlogRSDUrl$>

giovedì, giugno 09, 2005

In una classifica siamo primi: quella degli stipendi dei nostri europarlamentari 

Sempre alla ricerca di situazioni dove primeggia il “made n Italy”, mi sono imbattuto in una tabellina che riporta gli stipendi “base” – cioè al netto di rimborsi spese, benefit, viaggi aerei e ferroviari, ecc. – degli europarlamentari e lì, finalmente, il mio cuore ha potuto esultare: siamo largamente in testa alla classifica con circa 12.000 euro al mese e, pensate in po’, il secondo classificato – l’Austria – è staccato di quasi 4.000 euro mensili.
Questa classifica, che evidentemente è stata compilata dopo l’entrata dei nuovi Paesi che hanno portato l’U.E. a 25 membri complessivi, riporta tutta una serie di sperequazioni per le quali alcuni parlamentari si sono rivolti alla presidenza per mettere in moto un’iniziativa che perequi le prebende entro il 2009.
Dunque, facciamo un piccolo passo indietro: gli stipendi degli europarlamentari sono uguali a quelli percepiti dai componenti del loro Parlamento nazionale, oltre – come già detto – rimborsi spese e alcuni benefit.
Con questo sistema, di contro ai 12.000 euro mensili dell’Italia, agli oltre 8.000 dell’Austria, ai poco più di 5.000 dei francesi, si hanno cifre da fame per i paesi “new entry” facenti parte del raggruppamento dell’est: pensate che un parlamentare ungherese incassa 761 euro al mese e un collega polacco addirittura soltanto 614.
Questi parlamentari dei paesi dell’est hanno proposto una perequazione a 7.000 euro mensili per tutti, salvo poi aggiungere i vari rimborsi spese: una surrettizia ridistribuzione della ricchezza in forma più democratica; come non essere d’accordo, se ricordate l’ho già proposto per altre situazioni e non ho difficoltà a sottoscriverlo anche per i componenti del Parlamento Europeo.
Dopo aver dichiarato l’assenso a questa proposta, facciamo una piccola considerazione sulle cifre che vengono adesso presentate: la prima considerazione è che l’Italia – come al solito – si distingue sempre, specie in queste circostanze; la seconda è domandarsi per quale ragione il parlamentare italiano incassa quasi il doppio (12/mila contro 7/mila) di un tedesco. C’è da notare poi che il nostro Parlamento nazionale è il più pletorico d’Europa, cosicché possiamo dire: di più e i più pagati!
Le cifre che ho letto fanno realmente pensare e sono un vero ceffone a chi tira avanti con i 1.000 euro di pensione; notate bene che gli ungheresi ed i polacchi incassano quelle basse cifre perché nei loro paesi sono cifre che non fanno arricchire, ma che permettono una vita agiata; il problema sorge quando devi vivere a Bruxelles o a Strasburgo, dove la vita è cara per tutti, italiani e polacchi e le entrate sono così dissimili tra i parlamentari.
Ora vi debbo salutare in quanto parto domani per seguire il Festival del Cinema di Taormina; rientrerò in sede il 20 prossimo e riprenderemo a “frequentarci”, se vorrete, a partire da quella data. Potrebbe anche darsi che durante il Festival trovi il tempo (ed il computer) per mettere on-line alcune mie considerazioni su quello che nel frattempo sta succedendo nel mondo, ma poiché non ne sono sicuro, mi piace salutarvi in questo modo e augurarvi tanta buona salute.
A proposito, poiché domani l’aereo parte nel pomeriggio, può darsi che abbia il tempo di scrivere qualcosa; comunque arrivederci al 20.

This page is powered by Blogger. Isn't yours?