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giovedì, giugno 02, 2005

Al peggio non c'é mai limite 

Coloro che pensano che i nostri politici siano i peggio del mondo tocca ricredersi; sentite cosa hanno combinato quelli olandesi che pure tante volte si sono schierati a difesa di una onestà e di una ortodossia – specie in campo europeista – veramente encomiabile,se non fosse tutta di facciata e basta.
Dunque, sappiamo che in data 1 giugno in Olanda si è tenuto un referendum riguardante l’approvazione o meno della Costituzione Europea; all’indomani del fragoroso “NO” dei francesi, i governanti olandesi hanno messo subito le mani avanti: si tratta di un referendum puramente consultivo e quindi le autorità di governo potranno benissimo ignorarlo. “Potremmo tenere conto del parere dei cittadini solo se la percentuale dei votanti supererà il 30%” dichiara il premier Balkenende, evidentemente certo dello scarso interesse dei propri concittadini per la materia referendaria (è il primo referendum in assoluto che si tiene in Olanda).
E invece ha toppato, perché il quorum è stato superato e la percentuale dei “NO” ha toccato il 61%!
E adesso? Adesso stanno spuntando come funghi i cosiddetti euro-scettici, quelli cioè che non vedono l’ora di imbarcarsi sul carro vincente: ma poi vincente di cosa, se – come è largamente previsto – i 25 Paesi dell’U.E. non terranno in alcun conto questi risultati?
Da molte parti si invoca un rifacimento delle base dell’Europa che comporti una sostanziale ristrutturazione delle radici che stanno a monte della costruzione europeista: da destra – il primo è il Presidente del Senato Pera, ma ce e sono altri – si invoca un’Europa che si richiami alle radici cristiane, cementando così una forte identità condivisa che attualmente è assente nei popoli europei: ha ragione, ma non credo che questo possa essere considerato sufficiente, specie perché buona parte della popolazione imputa proprio all’Europa il progressivo impoverimento che c’è stato nel vecchio continente.
Da sinistra si auspica che le radici della nuova Europa poggino su valori socialmente più avanzati di quelli attuali: anche qui c’è del vero, anzi c’è molto di vero, specie con la situazione economica che accumuna tutti gli europei. Una maggiore solidarietà e uno sviluppo al welfare sarebbe già un qualcosa che potrebbe incontrare il favore delle masse.
Comunque se l’intera popolazione dei 25 Paesi aderenti all’U.E. venisse chiamata a pronunciarsi sull’Euro, si calcola nel 70% la bocciatura della nuova moneta: certo che sarebbe difficilmente comprensibile una Unione Europea che non abbia una conseguente moneta comune, eppure è quanto risulta dai desideri degli europei
Intanto dalla nostra bella Italia due notizie: la prima riguarda l’85enne Presidente della Repubblica che, nel discorso per la Festa della Repubblica, ha auspicato un ringiovanimento della classe politica italiana: dopo aver citato – rispettosamente - il detto “da che pulpito vien la predica!!”, ci dichiariamo perfettamente d’accordo con lui; la seconda è di fonte “Censis” e rileva che in questi ultimi tempi c’è stato un sensibile aumento di ricchezza, ma questa si è concentrata sempre più nelle mani di pochi: la ricerca mi sembra che rappresenti uno spreco di denaro non indifferente perché qualunque donna di casa incontrata al mercato avrebbe potuto dire la stessa cosa e il marito – se era delle mie parti – avrebbe potuto aggiungere: “piove sempre sul bagnato”!

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