mercoledì, maggio 18, 2005
Zibaldone n.8/2005
Vorrei dedicare un intero zibaldone al mondo del calcio ed affrontare così 3 argomenti dai quali sono stato interessato durante questi ultimi giorni.
Il PRIMO si riferisce all’incontro Verona – Perugia culminato con una sorta di scazzottata generale che ha coinvolto atleti e dirigenti delle due società;all’origine della bufera sembra che ci sia un atteggiamento razzistico dei sostenitori veronesi nei confronti di un giocatore di colore militante nelle fila perugine.
Da quello che ho appreso nei giornali di settore,sembra che i tifosi (ma perché continuano a chiamarli così?) veronesi esprimono il proprio razzismo anche verso un giocatore che indossa la casacca veronese, a dimostrazione che ce l’hanno con il colore della pelle e non con il colore della maglia.
Definire demenziali e antistorici questi modi di comportarsi è il minimo che si possa fare, anche perché in questa sorta di mondo globalizzato non vedo perché il calcio dovrebbe fare eccezione: credo che in questi casi le forze dell’ordine hanno l’obbligo di intervenire pesantemente e segnalare l’accaduto alla magistratura (facendo i nomi) per i provvedimenti di competenza.
Il SECONDO argomento riguarda ancora la violenza nel mondo del calcio, ma questa volta di tipo diverso; siamo a Lecce per l’incontro che la squadra locale disputa contro il Milan e, fin dai primi minuti i sostenitori salentini della tribuna d’onore o VIP che dir si voglia si scagliano contro il Vice Presidente del Milan reo, a detta loro, di comprare e accomodare le partite (non sembra che sia del tutto vero perché a quanto ne so il campionato lo sta vincendo la Juve). La partita prosegue poco prima della fine del primo tempo il citato Vice Presidente e costretto ad andarsene da quel sito e chiedere ospitalità alla tribunetta Sky, poiché la situazione stava degenerando.
Dichiarazioni del Presidente del Lecce: “è colpa degli arbitri se i tifosi poi si riscaldano e arrivano a commettere le violenze”; dichiarazioni di Zeman (allenatore del Lecce): “la violenza in campo è colpa degli arbitri”.
Mi sembra che il mondo del pallone stia perdendo veramente la testa, perché attribuire agli arbitri le colpe delle violenze è una forma surrettizia di “assoluzione” dei violenti e dei facinorosi; ed è grave che queste parole escano dalla bocca di persone adulte e responsabili (almeno nella vita civile) e che le violenze in tribuna d’onore siano opera di magistrati e di alti gradi dell’esercito; a proposito, a quale titolo questi signori albergano in tribuna d’onore senza pagare ovviamente il biglietto?
Il TERZO argomento si riferisce alla polemica sui diritti televisivi per i mondiali di calcio che si terranno in Germania nel prossimo anno; le cose sembra che stiano così: la cifra richiesta dagli organizzatori ammonta a circa 200 milioni di euro per tutte le 64 partite; la RAI – per oltre 90 milioni – si è assicurata 25 incontri che comprendono una partita al giorno, in più tutte quelle in cui sarà impegnata l’Italia, l’eventuale quarto di finale se giocherà l’Italia, le semifinali (chiunque siano), la finale e la cosiddetta finalina, cioè quella per assegnare il terzo posto.
Il resto degli incontri sarà trasmesso – in forma criptata – da Sky per i suoi abbonati.
Sinceramente, anche se non sono un accanito sostenitore della RAI, mi sembra che la nostra TV di stato abbia fatto un buon affare e abbia cercato di spendere al meglio i soldi di tutti noi, contemperando esigenze di bilancio con dovere di cronaca.
Tutti invece – o quasi – a riempirsi la bocca di frasi del tipo “la RAI doveva comprare tutto” e cose del genere; e sono gli stessi che si stracciano le vesti se poi aumenta il canone.
Il PRIMO si riferisce all’incontro Verona – Perugia culminato con una sorta di scazzottata generale che ha coinvolto atleti e dirigenti delle due società;all’origine della bufera sembra che ci sia un atteggiamento razzistico dei sostenitori veronesi nei confronti di un giocatore di colore militante nelle fila perugine.
Da quello che ho appreso nei giornali di settore,sembra che i tifosi (ma perché continuano a chiamarli così?) veronesi esprimono il proprio razzismo anche verso un giocatore che indossa la casacca veronese, a dimostrazione che ce l’hanno con il colore della pelle e non con il colore della maglia.
Definire demenziali e antistorici questi modi di comportarsi è il minimo che si possa fare, anche perché in questa sorta di mondo globalizzato non vedo perché il calcio dovrebbe fare eccezione: credo che in questi casi le forze dell’ordine hanno l’obbligo di intervenire pesantemente e segnalare l’accaduto alla magistratura (facendo i nomi) per i provvedimenti di competenza.
Il SECONDO argomento riguarda ancora la violenza nel mondo del calcio, ma questa volta di tipo diverso; siamo a Lecce per l’incontro che la squadra locale disputa contro il Milan e, fin dai primi minuti i sostenitori salentini della tribuna d’onore o VIP che dir si voglia si scagliano contro il Vice Presidente del Milan reo, a detta loro, di comprare e accomodare le partite (non sembra che sia del tutto vero perché a quanto ne so il campionato lo sta vincendo la Juve). La partita prosegue poco prima della fine del primo tempo il citato Vice Presidente e costretto ad andarsene da quel sito e chiedere ospitalità alla tribunetta Sky, poiché la situazione stava degenerando.
Dichiarazioni del Presidente del Lecce: “è colpa degli arbitri se i tifosi poi si riscaldano e arrivano a commettere le violenze”; dichiarazioni di Zeman (allenatore del Lecce): “la violenza in campo è colpa degli arbitri”.
Mi sembra che il mondo del pallone stia perdendo veramente la testa, perché attribuire agli arbitri le colpe delle violenze è una forma surrettizia di “assoluzione” dei violenti e dei facinorosi; ed è grave che queste parole escano dalla bocca di persone adulte e responsabili (almeno nella vita civile) e che le violenze in tribuna d’onore siano opera di magistrati e di alti gradi dell’esercito; a proposito, a quale titolo questi signori albergano in tribuna d’onore senza pagare ovviamente il biglietto?
Il TERZO argomento si riferisce alla polemica sui diritti televisivi per i mondiali di calcio che si terranno in Germania nel prossimo anno; le cose sembra che stiano così: la cifra richiesta dagli organizzatori ammonta a circa 200 milioni di euro per tutte le 64 partite; la RAI – per oltre 90 milioni – si è assicurata 25 incontri che comprendono una partita al giorno, in più tutte quelle in cui sarà impegnata l’Italia, l’eventuale quarto di finale se giocherà l’Italia, le semifinali (chiunque siano), la finale e la cosiddetta finalina, cioè quella per assegnare il terzo posto.
Il resto degli incontri sarà trasmesso – in forma criptata – da Sky per i suoi abbonati.
Sinceramente, anche se non sono un accanito sostenitore della RAI, mi sembra che la nostra TV di stato abbia fatto un buon affare e abbia cercato di spendere al meglio i soldi di tutti noi, contemperando esigenze di bilancio con dovere di cronaca.
Tutti invece – o quasi – a riempirsi la bocca di frasi del tipo “la RAI doveva comprare tutto” e cose del genere; e sono gli stessi che si stracciano le vesti se poi aumenta il canone.