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martedì, maggio 24, 2005

Schroeder come Berlusconi? 

Nelle elezioni amministrative della Westfalia, la compagine rosso-verde della quale il Cancelliere Schroeder è il leader, ha subito l’ennesima sconfitta, dalla quale è scaturita la decisione di portare il paese alle elezioni politiche anticipate che dovrebbero tenersi nel prossimo autunno.
Meno di mezz’ora dopo l’ufficializzazione dei voti il Cancelliere, senza sentire l’alleato verde, ha diramato un breve comunicato nel quale annunciava la mossa a sorpresa, con la quale si augura di prendere in contropiede l’opposizione cristiano-sociale e trasformare in vittoria le previsioni che danno il suo partito appena al 28% su base nazionale: se queste previsioni dovessero avverarsi e con i verdi che potrebbero non raggiungere la soglia minima del 5%, per i democristiani tedeschi si profilerebbe un trionfo.
Perché allora Schroeder ha compiuto la mossa delle elezioni anticipate, alle quali peraltro vari deputati rosso-verdi hanno annunciato opposizione alla Corte Costituzionale?
Probabilmente perché il Cancelliere sa benissimo che se andasse alle urne alla normale scadenza – cioè tra un anno – questo lasso di tempo sarebbe tutto una continua campagna elettorale durante la quale l’opposizione avrebbe buon gioco a presentare il programma di riforme dei rosso-verdi come un pretenzioso ammasso di rovine.
Ed ha così sparigliato le carte in tavola, dimostrando sicurezza operativa e autorità all’interno della coalizione; un altro elemento a favore della mossa del Cancelliere è senz’altro la situazione del campo avverso: il candidato a guidare la CDU nelle prossime elezioni avrebbe dovuto essere indicato ufficialmente nel Congresso del Partito che doveva svolgersi in autunno; con l’anticipo delle elezioni, come minimo si mette fretta all’avversario e il candidato rimane quello che c’è adesso e cioè la signora Merkel, prima candidata donna in Germania.
La Merkel, una cinquantunenne originaria della ex Germania dell’Est, è quella che, dopo aver preso il partito uscito con le ossa rotte dalla vicenda dei fondi neri di Kohl, lo ha condotto ad una serie di risultati positivi nelle amministrative tedesche: è già stata definita la “Thatcher di Prussia”!
Cosa rimproverano i cittadini tedeschi al Cancelliere? Semplice, l’arretratezza del potere di acquisto dei loro stipendi, l’aumento della disoccupazione e l’abbattimento degli interventi statali per il sociale: questo per citare solo le cose più importanti. Queste recriminazioni sono una costante dei vari popoli europei chiamati alle urne (oltre a Germania e Italia si è avuto anche il ridimensionamento dell’Inghilterra) e dovrebbero far riflettere.
Veniamo adesso al nostro Cavaliere, che possiamo accumunare a Schroeder per quanto riguarda la sonora sconfitta, ma il cui comportamento è stato diverso, anzi diversissimo, passando da una serie di ondivaghe dichiarazioni ad alcune prese di posizione che poi sono state – come al solito – contraddette: unica novità il partito unico, ma sappiamo bene a quali difficoltà vada incontro.
Per quanto riguarda l’aspetto decisionistico, il Cancelliere ha buon gioco nella rapidità di esecuzione, in quanto l’unico alleato – i verdi – sono reduci anch’essi da una sonora sconfitta e comunque non rappresentano niente di essenziale per quanto riguarda la tenuta della coalizione.
Il nostro Cavaliere deve invece tenere conto di tutti i pareri delle forze rappresentate – a vario titolo e a vario livello – nella coalizione di centro destra: ovviamente prima di mettere tutti d’accordo passa tanto di quel tempo che qualsiasi mossa diventa ormai superata dagli eventi.

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