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giovedì, maggio 12, 2005

Nuova raffica di scioperi: che vuol dire? 

Dalle ore 21 di questa sera e fino alla fine del corrente mese saremo investiti da una raffica di scioperi mirati al settore dei trasporti; volete qualche esempio? Fino a domani alla stessa ora (21.00) sciopero di 24 ore nelle ferrovie; domani quattro ore di sciopero nel settore aereo; mercoledì 18 ancora 24 ore di sciopero nel settore aereo; venerdì 20 si fermano per otto ore i trasporti pubblici locali; domenica 22 ancora 24 ore di stop nel settore aereo; sabato 28 altre otto ore nel settore aereo ed infine martedì 31 altre 24 ore nel trasporto pubblico locale.
Esaminiamo intanto le motivazioni relative alla prima astensione, quella che ha inizio da stasera: oggi che ero in giro con il treno mi è capitato di imbattermi in una sorta di pre-manifestazione dei ferrovieri che in una stazione distribuivano manifestini per “spiegare” le ragioni di questo sciopero; ve le riporto integralmente perché è meglio vedere le cose tutti insieme.
Allora, i ferrovieri scioperano perché (l’ordine è quello indicato sul volantino): 1) Il trasporto regionale sia potenziato; 2) le merci vengano indirizzate sui treni; 3) sia incrementata la manutenzione delle linee e dei mezzi; 4) la sicurezza venga considerata una risorsa e non un costo; 5) il governo mantenga unito il gruppo FS: 6) venga definito il rinnovo del contratto.
Se facciamo un sommario esame delle sei rivendicazioni notiamo subito che – senza entrare nel merito della opportunità e della ragionevolezza – cinque di queste riguardano forse più noi utenti che i ferrovieri in quanto sono tutte richieste tese a migliorare il servizio nei confronti della clientela; solo la sesta è rivolta al benessere del ferroviere in quanto tratta del rinnovo del contratto di lavoro: non si spiegano le differenze tra domanda e offerta, ma sono certo che è soltanto per non annoiarci e per banali motivi di spazio.
Torniamo allora ai cinque motivi che interessano la clientela: mi voglio subito domandare se c’è qualcuno tra noi così ingenuo che possa credere che le tre sigle sindacali (la “trimurti” come la chiama Pannella) faccia imbarcare i propri iscritti, ai quali chiede anche dei sostanziosi sacrifici economici, per delle cose che non riguardano strettamente la categoria, ma sono invece delle generiche richieste di migliorie nel servizio e nell’assetto azionario del gruppo FS addirittura; e per questo impegna 24 ore di sciopero??.
Io non ci credo, non credo cioè che questi scioperi – dei quali quello sopra specificato è il primo esempio – siano stati lanciati per meri interessi sindacali; no, cari amici, per me non regge, le motivazioni sono altre e di più alto spessore, come ad esempio attaccare frontalmente il governo specie ora che è particolarmente in crisi.
Se questa idea è venuta a me, non posso dubitare che sia venuta anche ai maggiorenti del governo (non al cavaliere che mi sembra impegnato solo a dire bischerate, quando non è teso a ricucire i rapporti internazionali); se nessuno dice le stesse cose che sto dicendo io, evidentemente ci deve essere un motivo.
Proviamo a cercarlo insieme: escludiamo, come ho già detto il Berlusca e lasciamolo a giocare con le figurine, ma prendiamo invece gli alleati di governo e tentiamo di formulare una ipotesi; se tutti danno per scontata la sconfitta alle elezioni del 2006, l’unica cosa che resta agli altri partner della coalizione per rimanere a galla è cercare di scaricare il premier in modo più plateale possibile, facendo quasi finta di non conoscerlo e organizzare il futuro in modo totalmente diverso, cioè senza il Berlusconi che fa e disfà.
E non ci dimentichiamo poi che potrebbero essere già aperte le iscrizioni alla gara nella quale noi italiani siamo i più bravi del mondo: la corsa per chi sale per primo sul carro del vincitore!

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