martedì, maggio 17, 2005
La corsa per raggiungere il carro del vincitore
Chi mi segue con attenzione ricorderà che non molti giorni or sono ho nominato lo sport più appassionante e nel quale siamo campioni del mondo: la corsa per raggiungere il carro del vincitore.
Le iscrizioni si sono aperte all’indomani della bruciante sconfitta elettorale del centro – destra nella tornata amministrativa e continua a tutta birra, specie dopo le reiterate sconfitte del Cavaliere e company che si stanno susseguendo in varie elezioni – anche le più modeste – dove si dimostra che la gente ha perso completamente ogni forma di fiducia nel Berlusca e, cosa ancora più grave, rimprovera al “berlusconismo” la recessione nella quale siamo sprofondati. La vittoria che sembra delinearsi nella elezione per il Comune di Catania mi sembra nient’altro che un “pannicello caldo”
Il capofila di questa pattuglia di eroici temerari è indubbiamente Luca Cordero di Montezemolo che rimprovera il premier per tutti i guai che ci stanno capitando (ha ragione intendiamoci!) comportandosi così più come un capo-partito che come il presidente della Confindustria.
A proposito di Luca, un mio lettore – che ringrazio anticipatamente – mi invita a rileggere la “storia” (le virgolette sono mie) confutandomi che non è vero che fino agli anni ’80, era più famosa la moglie, Edvige Fenech, che lui: ora, posso assicurare il gentile lettore che ancora il bravo Luca non è entrato nei libri di storia ma se ne può trovare traccia nella raccolta di Novella 2000 e, in quei nobili testi è come dico io: non era nessuno, se non un lontano parente dell’Avvocato e, appunto, il “fortunato” marito di Giovannona coscialunga.
Un altro che si è già iscritto alla corsa è il simpatico e dottissimo Vittorio Sgarbi, il quale si è rivolto a Di Pietro – con il quale in passato ha avuto polemiche feroci – chiedendogli “un passaggio” per il nuovo rappruppamento prodiano e – alla risposta negativa dell’ex P.M. – si è quasi risentito aggiungendo che sua madre telefona sempre a Di Pietro per avere…pareri legali.
Pensate un po’ quello che era Sgarbi prima che Maurizio Costanzo scoprisse che la maleducazione – se accompagnata da una grande cultura – rendeva molto in termini di audience televisivo; e fu così che sulle ceneri del bravo professore di Storia dell’Arte nacque “Sgarbi”, dapprima polemista incazzoso ma sempre arguto, poi titolare di varie trasmissioni TV, indi candidato alle elezioni politiche nelle fila di F.I. fino a raggiungere lo scranno di Montecitorio e addirittura la carica di sottosegretario nel Ministero della Cultura; adesso è un po’ sparito dalla circolazione, ma il soggetto è furbo assai e questa mossa è soltanto l’inizio per riprendersi quella “visibilità” che ha sempre avuto.
Poi ci sarebbero anche alcuni segretari di partiti facenti parte della coalizione di governo, ma la loro decisione dipende anche dalla ripresentazione o meno del Cavaliere; infatti, se questi dodici mesi che ci dovrebbero separare dalle elezioni in termini di normalità, saranno del tipo di quelli attuali, con attacchi su tutta la linea, non ci sarebbe da stupirsi se il Berlusconi facesse un passo indietro a beneficio di uno della coalizione che, in questo caso, avrebbe interesse a restare al proprio posto ed anzi a comportarsi come il più fedele degli alleati; se invece questo passo indietro non ci sarà, è pensabile anche a qualche uscita di personaggi di alto rango dell’attuale maggioranza con direzione una nuova D.C. allargata a destra e a sinistra, un po’ come era la vecchia “balena bianca” di andreottiana memoria che riuniva attorno al “potere” personaggi assai diversi tra loro, addirittura opposti, come potevano essere Scelba e Donat Cattin.
È questo che ci aspetta? Speriamo di no!
Le iscrizioni si sono aperte all’indomani della bruciante sconfitta elettorale del centro – destra nella tornata amministrativa e continua a tutta birra, specie dopo le reiterate sconfitte del Cavaliere e company che si stanno susseguendo in varie elezioni – anche le più modeste – dove si dimostra che la gente ha perso completamente ogni forma di fiducia nel Berlusca e, cosa ancora più grave, rimprovera al “berlusconismo” la recessione nella quale siamo sprofondati. La vittoria che sembra delinearsi nella elezione per il Comune di Catania mi sembra nient’altro che un “pannicello caldo”
Il capofila di questa pattuglia di eroici temerari è indubbiamente Luca Cordero di Montezemolo che rimprovera il premier per tutti i guai che ci stanno capitando (ha ragione intendiamoci!) comportandosi così più come un capo-partito che come il presidente della Confindustria.
A proposito di Luca, un mio lettore – che ringrazio anticipatamente – mi invita a rileggere la “storia” (le virgolette sono mie) confutandomi che non è vero che fino agli anni ’80, era più famosa la moglie, Edvige Fenech, che lui: ora, posso assicurare il gentile lettore che ancora il bravo Luca non è entrato nei libri di storia ma se ne può trovare traccia nella raccolta di Novella 2000 e, in quei nobili testi è come dico io: non era nessuno, se non un lontano parente dell’Avvocato e, appunto, il “fortunato” marito di Giovannona coscialunga.
Un altro che si è già iscritto alla corsa è il simpatico e dottissimo Vittorio Sgarbi, il quale si è rivolto a Di Pietro – con il quale in passato ha avuto polemiche feroci – chiedendogli “un passaggio” per il nuovo rappruppamento prodiano e – alla risposta negativa dell’ex P.M. – si è quasi risentito aggiungendo che sua madre telefona sempre a Di Pietro per avere…pareri legali.
Pensate un po’ quello che era Sgarbi prima che Maurizio Costanzo scoprisse che la maleducazione – se accompagnata da una grande cultura – rendeva molto in termini di audience televisivo; e fu così che sulle ceneri del bravo professore di Storia dell’Arte nacque “Sgarbi”, dapprima polemista incazzoso ma sempre arguto, poi titolare di varie trasmissioni TV, indi candidato alle elezioni politiche nelle fila di F.I. fino a raggiungere lo scranno di Montecitorio e addirittura la carica di sottosegretario nel Ministero della Cultura; adesso è un po’ sparito dalla circolazione, ma il soggetto è furbo assai e questa mossa è soltanto l’inizio per riprendersi quella “visibilità” che ha sempre avuto.
Poi ci sarebbero anche alcuni segretari di partiti facenti parte della coalizione di governo, ma la loro decisione dipende anche dalla ripresentazione o meno del Cavaliere; infatti, se questi dodici mesi che ci dovrebbero separare dalle elezioni in termini di normalità, saranno del tipo di quelli attuali, con attacchi su tutta la linea, non ci sarebbe da stupirsi se il Berlusconi facesse un passo indietro a beneficio di uno della coalizione che, in questo caso, avrebbe interesse a restare al proprio posto ed anzi a comportarsi come il più fedele degli alleati; se invece questo passo indietro non ci sarà, è pensabile anche a qualche uscita di personaggi di alto rango dell’attuale maggioranza con direzione una nuova D.C. allargata a destra e a sinistra, un po’ come era la vecchia “balena bianca” di andreottiana memoria che riuniva attorno al “potere” personaggi assai diversi tra loro, addirittura opposti, come potevano essere Scelba e Donat Cattin.
È questo che ci aspetta? Speriamo di no!