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sabato, aprile 23, 2005

Zibaldone n.6/2005 

Dopo circa un mese che non affronto questa tipologia di post, ritorno allo zibaldone occupandomi di due argomenti.
Il PRIMO si riferisce al reincarico ottenuto da Berlusconi per formare il nuovo governo: per lui la cosa rappresenterà un successo, ma dobbiamo subito chiarirgli che la strada è lastricata di bucce di banana.
Voglio sperare che il Cavaliere abbia ben compreso che il problema sta tutto nei rapporti tra Lega da una parte e AN e UDC dall’altra; probabilmente Follini per l’UDC confermerà l‘uscita dei ministri e il solo appoggio esterno al governo, mentre Fini userà una tattica diversa, quella di chiedere ancor più “poltrone” (pensate un po’, siamo arrivati ad imbarcare anche Storace, dopo la sua sconfitta alle amministrative romane: dov’è la logica?
Tanto per farlo entrare nel clima da lotta dei lunghi coltelli, il centrista Tabacci, braccio destro di Follini nel partito, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Noi a Berlusconi abbiamo chiesto di modificare radicalmente il profilo politico e rappresentativo del governo. Se non lo farà vuol dire che ciascun partito penserà per se e Berlusconi non potrà lamentarsi se in Parlamento Forza Italia e la Lega saranno vittime di qualche imboscata”.
Soffermiamoci sul termine “imboscata”: poiché sarei per escludere i normali sgambetti lungo i corridoi, quelli che ci facevamo da ragazzi nelle scuole, intenderei il termine come mancato appoggio ad una legge; ma questo provvedimento – varato dall’intero governo – perché dovrebbe essere riferibile a Forza Italia o alla Lega? Mi sembra che la coalizione parta già molto ma molto male! Meglio sarebbe chiarire tutto in maniera esaustiva.
Forse le elezioni anticipate avrebbero segnato una nuova cocente sconfitta – e due insieme sono difficilmente sopportabili – ma non si creda che governare in questo modo per i restanti dieci mesi possa produrre una nuova affezione da parte degli elettori. Anzi, sono certo che le simpatie, già diminuite recentemente, potrebbero ridursi ai minimi termini, mettendo in discussione addirittura il ruolo di leader della coalizione, finora interpretato da Berlusconi; che sia questo che i colleghi leader vogliono?
Il SECONDO argomento riguarda un curioso avvenimento nel campo dei trasporti: i pendolari dirottano un treno (un intercity) e lo fanno diventare un locale che possa così fermarsi a tutte le stazioni e servire così tutti i passeggeri: è avvenuto in Liguria, provincia di La Spezia.
Converrete con me che la notizia è di quelle curiose; quando mai si era sentito dire del dirottamento di un treno, cioè di passeggeri che si impadroniscono di un convoglio e lo fanno fermare a loro piacimento?
Perché ciò possa essere accaduto significa che la rabbia, l’esasperazione di quanti viaggiano giornalmente avvalendosi del treno, deve aver raggiunto livelli altissimi.
Le Ferrovie -. adesso si chiamano Trenitalia - dovrebbero rendersi conto che i “pendolari” non viaggiano per diletto, ma soltanto per raggiungere il loro posto di lavoro; sono già stressati da un tipo di vita che si consuma in viaggi e lavoro, senza che rimanga loro un apprezzabile periodo da dedicare al tempo libero, se poi trovano il mezzo di trasporto che è in ritardo cronico oppure addirittura è soggetto a guasti giornalieri, la rabbia esplode e, devo dire la verità, è difficile dar loro torto.
Cosa possa essere fatto per ovviare a tali inconvenienti non è facile dirlo; certo dobbiamo ricordarsi – anche quando andiamo a votare – che il trasporto locale è di competenza delle Regioni e non più – da tanti anni – del vecchio Ministero dei Trasporti.
Ci siamo capiti?

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