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martedì, aprile 12, 2005

Quanti corvi attorno al cadavere!! 

Il cadavere in questione – Cavaliere si tocchi! – è indubbiamente quello di Berlusconi che non riesce ad uscire dalla crisi di fiducia in cui è precipitato lui e, soprattutto, la sua immagine.
Mi spiego meglio: i suoi tipici votanti sono i rappresentanti del cosiddetto ”ceto medio”, quei nostri concittadini abituati a vivere abbastanza bene (prima dell’euro) soliti a permettersi un tenore di vita agiato fatto di vacanze dignitose, regali di un certo pregio a moglie o amante, viaggi frequenti, cinema e teatro; ebbene, tutto questo è stato spazzato via da una seria congiuntura che i politici continuano ad imputare unicamente all’euro e alla cattiva gestione del nostro rapporto di cambio (lo ha fatto Ciampi, allora Ministro del Tesoro e queste continue accuse non possono certo renderlo di buon umore).
Inoltre, il citato “ceto medio” imputa al nostro Cavaliere le turbolenze sindacali che sono aumentate con un rapporto di 1000 a 1, rispetto ai governi del centro sinistra; vi faccio un esempio personale: domani mattina mi debbo mettere in viaggio in treno, con rientro a casa per giovedì pomeriggio e proprio ieri sera, di sfuggita, detto anche in modo assai affrettato, apprendo da un TG che dalle 21 di domani alle 21 di giovedì, una certa sigla sindacale che non ho capito quale sia (mi pare autonomi, cioè fuori dalla triplice) ha proclamato uno sciopero nazionale; da bravo cittadino cosa faccio: mi metto a sfogliare tre quotidiani ma nessuno ne parla; apro il televideo sia su RAI che su Mediaste ma non trovo traccia; allora telefono alle Ferrovie e loro mi rispondono che fino a quando lo sciopero non è in corso non possono sapere che cosa provoca in termini di disservizi e di treni annullati: bella forza, a quel punto lo vediamo da soli, noi poveri e stupidi clienti/consumatori.
Ecco, egregio Cavaliere quali sono le cose per le quali lei ha ricevuto quella valanga di voti nel 2001; perché la gente non se la rifà con i sindacati, ma con chi non li sa mettere a posto. Per sistemare queste cose, perché la gente potesse vivere in modo decente e con una maggiore tranquillità, questa era la missione che le era stata affidata: diciamoci la verità, lei è fallito miseramente e solo il buon Emilio Fede continua a dire che sono state realizzate un sacco di cose.
In effetti, alcune cose le ha realizzate, ma non a beneficio di quel “ceto medio” che ora le ha fatto pollice verso, bensì di quell’altra categoria di persona – gli industriali – che non sono mai contenti e che le rinfacciano invece di non aver concesso abbastanza; a questo proposito basta leggere l’intervento di ieri del bel Luca Cordero di Montezemolo, che non riuscendo più a vincere con la Ferrari, sta studiando per diventare presidente di un’altra cosa (che sia il governo?).
E qui passiamo brevemente ai corvi di cui parlo nel titolo: chi sono questi nobili uccelli che hanno la caratteristica di attaccare i loro simili quando sono in fin di vita o addirittura morti; uno lo abbiamo nominato poc’anzi, gli altri sono tra i più ”fedeli” alleati di governo e mi riferisco ai tanti (forse troppi) ex DC che rimproverano la scarsa politicità del Berlusca e una certa riottosità del medesimo a concedere i famosi e da tutti vituperati - ma poi, sempre auspicati – “benefici a pioggia” rivolti alle categorie che sostengono i vari uomini politici: ne abbiamo avuto un esempio nella trattativa sugli statali da parte di AN e ora tocca all’UDC “chiedere per il Sud”, discorso quanto mai generico e che riflette appunto gli appetiti dei vari onorevoli verso le singole categorie di loro rappresentati.
Così è, caro Cavaliere, e non vedo via di scampo; sono certo che non si avvererà la minaccia ormai lontana di D’Alema di “ridurlo a vendere pubblicità a Montecarlo”, ma il suo futuro politico non è roseo, tutt’altro.
Dia retta a me, molli tutto e si goda i miliardi!

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