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sabato, aprile 02, 2005

E' morto 

Ore 21.37.
Il Santo Padre è morto, circa due ore dopo la lettura dell’ultimo bollettino della Santa Sede; il fatto che Navarro Valls non abbia letto personalmente la comunicazione ed abbia incaricato un collaboratore di farlo avrebbe dovuto metterci sull’avviso che stava succedendo qualcosa.
E qualcosa è successo, i Papa Boys hanno avuto i loro cori strozzati in gola, i fedeli che si sono radunato in San Pietro piangono silenziosamente come se fosse morto un loro parente, un parente di tutti, un padre, un nonno, un amico.
Mai nessun Pontefice aveva avuto un accanimento mediatico del genere di Giovanni Paolo II: da tre giorni la sua immagine è diventata una icona della sofferenza per tutto il mondo; pensate, anche la Cina ha trasmesso le immagini di Piazza San Pietro e pure Cuba ha autorizzato il Vescovo a parlare alla televisione dell’agonia del Papa.
Questo Papa che – con i suoi quasi 27 anni di regno - ha raggiunto il terzo posto tra i pontefici che hanno regnato più a lungo, dopo San Pietro (il primo) e Pio IX (il secondo).
Ora tutta la prassi codificata dai canoni vaticani provvederà all’accertamento ufficiale della morte, quindi all’organizzazione del funerale e poi del conclave che dovrà tenersi tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dopo il decesso e dovrà eleggere il nuovo Pontefice, quello del terzo millennio.
In questo periodo di vacatio, fino all’annuncio del nuovo Papa, il potere in Vaticano sarà esercitato dal Camerlengo, lo spagnolo Martinez Somalo, mentre tutte le cariche - ad eccezione del Vicario del Papa, Cardinale Ruini e del Penitenziere, Cardinale Stafford – decadono automaticamente.
Le televisioni – con quel gusto dell’orrido che le caratterizza – stanno sguinzagliando i loro telecronisti in Piazza San Pietro, ancora gremita di gente, con domande di una banalità sconcertante rivolte a giovani che pregano e piangono, interrompendo queste nobili attività per ascoltare le vuote parole del giornalista.
Avremo modo di analizzare meglio la figura del Pontefice specie alla luce di quello che i media ci hanno mostrato di Lui e dell’amore – anch’esso squisitamente mediatico – che si è acceso tra Lui e i giovani di tutto il mondo.
Le prossime fasi, messa solenne del Segretario di Stato Vaticano (domani), esposizione della salma, funerale solenne (probabilmente entro 5 giorni) e primi arrivi dei Cardinali partecipanti al Conclave(entro la fine del mese?) , rivestiranno particolare importanza per lo studio di come saranno affrontate dai mezzi di comunicazione di massa; terremo tutti gli occhi bene aperti per cercare di capire il più possibile.
Nella prossima settimana non sarò in sede per la seconda parte del giro siciliano con conferenze su immagine, comunicazione di masso e cinema: parto domani pomeriggio e rientro domenica 10, la sera tardi; spero che ci leggeremo nuovamente lunedì 11, a meno che non riesca a scrivere anche da fuori sede (non ho il portatile e quindi dovrei trovare un computer).

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