giovedì, marzo 03, 2005
Morti eccellenti
In questi tre o quattro giorni a cavallo tra febbraio e marzo, abbiamo avuto le morti di tre cittadini eccellenti della nostra Repubblica, di VIP, tanto per usare un termine moderno,
Si è cominciato con Mario Luzi, grande poeta del novecento, forse il più grande tra gli italiani, reso celebre prima dal fatto che tutti gli anni era candidato al Nobel e mai è riuscito a vincerlo, un anno addirittura battuto da Dario Fo; il secondo fatto che lo ha portato sui giornali è stato relativo ad una polemica di carattere politico che Luzi – nominato da Ciampi Senatore a vita - ha rivolto contro alcuni personaggi del governo – Berrlusconi, Fini e Gasparri – e questo mal si conciliava con l’effige che molti si erano fatti del personaggio: un vecchietto (vecchio lo era perché è morto a 90 anni), saggio e un po’ rincoglionito (non lo era affatto) che non sapeva niente del mondo che lo circondava, come se vivesse in un castello isolato dal mondo; invece il nostro Senatore era un uomo del suo mondo che desiderava vivere la vita il più intensamente possibile: vedovo da molti anni, si è spento serenamente nella notte e la sua morte è stata scoperta il mattino successivo dalla governante che arrivava per le normali pulizie.
La polemica è continuata anche dopo la sua morte: tutta una serie di personaggi – da Feltri a Cardini – si sono scatenati a consigliare Ciampi (tirarlo per la giacca come si usa dire adesso) circa il suo naturale sostituto, e mentre Feltri punta su Oriana Fallaci, Cardini sarebbe per lo storico Giorgio Spini: il “raccomandato” da Feltri creerebbe tante di quelle polemiche (com’è costume del giornalista milanese e della scrittrice fiorentina) che penso proprio Ciampi non abbia nessuna voglia di affrontare, mentre la scelta di Spini sarebbe più tranquilla per il nostro Presidente.
Gli altri due “morti eccellenti” sono stati Alberto Castagna e Corrado Pani; del primo si è addirittura interrotto il normale iter del Festival di Sanremo per affidare al povero Bonolis una sorta di commemorazione in diretta che c’entrava con la trasmissione quanto il cavolo a merenda.
Del personaggio si è ricordato le origini giornalistiche e la successiva trasformazione in intrattenitore di trasmissioni leggere, prima sulla RAI – di mattina – e successivamente con quella che gli ha dato la popolarità: “Stranamore” sulle reti Mediaset; alcuni anni fa ha avuto un brutto attacco di cuore dal quale non si è mai ripreso completamente, anche se aveva ricominciato la propria attività televisiva.
Del secondo, Corrado Pani, al di là delle doti di attore e delle cose riuscite che ha messo in scena su molti teatri italiani, è stato ricordato principalmente per due fatti: la partecipazione – non esaltante – al film “Pinocchio” di Benigni nel ruolo del Presidente del Tribunale e, soprattutto, la relazione con Mina che, negli anni ’60 scandalizzò l’Italia e dalla quale nacque un figlio, Massimiliano che, fortunatamente ha ricordato il padre con belle parole di affetto.
Il personaggio Pani è stato anche – ma direi soprattutto – un grande attore teatrale che ha lavorato con Ronconi, addirittura con Visconti e con Streheler: tutto questo le cronache giornalistiche tendono a minimizzarlo, per evidenziare le cose più “conosciute” dai lettori: il cinema e gli scandali.
Vogliamo fare una graduatoria dello spazio che i tre VIP hanno avuto – da morti – sui mass media? Allora, 1° Castagna, 2° Pani e 3° Luzi. Smettiamo di scandalizzarci e accettiamolo!
Si è cominciato con Mario Luzi, grande poeta del novecento, forse il più grande tra gli italiani, reso celebre prima dal fatto che tutti gli anni era candidato al Nobel e mai è riuscito a vincerlo, un anno addirittura battuto da Dario Fo; il secondo fatto che lo ha portato sui giornali è stato relativo ad una polemica di carattere politico che Luzi – nominato da Ciampi Senatore a vita - ha rivolto contro alcuni personaggi del governo – Berrlusconi, Fini e Gasparri – e questo mal si conciliava con l’effige che molti si erano fatti del personaggio: un vecchietto (vecchio lo era perché è morto a 90 anni), saggio e un po’ rincoglionito (non lo era affatto) che non sapeva niente del mondo che lo circondava, come se vivesse in un castello isolato dal mondo; invece il nostro Senatore era un uomo del suo mondo che desiderava vivere la vita il più intensamente possibile: vedovo da molti anni, si è spento serenamente nella notte e la sua morte è stata scoperta il mattino successivo dalla governante che arrivava per le normali pulizie.
La polemica è continuata anche dopo la sua morte: tutta una serie di personaggi – da Feltri a Cardini – si sono scatenati a consigliare Ciampi (tirarlo per la giacca come si usa dire adesso) circa il suo naturale sostituto, e mentre Feltri punta su Oriana Fallaci, Cardini sarebbe per lo storico Giorgio Spini: il “raccomandato” da Feltri creerebbe tante di quelle polemiche (com’è costume del giornalista milanese e della scrittrice fiorentina) che penso proprio Ciampi non abbia nessuna voglia di affrontare, mentre la scelta di Spini sarebbe più tranquilla per il nostro Presidente.
Gli altri due “morti eccellenti” sono stati Alberto Castagna e Corrado Pani; del primo si è addirittura interrotto il normale iter del Festival di Sanremo per affidare al povero Bonolis una sorta di commemorazione in diretta che c’entrava con la trasmissione quanto il cavolo a merenda.
Del personaggio si è ricordato le origini giornalistiche e la successiva trasformazione in intrattenitore di trasmissioni leggere, prima sulla RAI – di mattina – e successivamente con quella che gli ha dato la popolarità: “Stranamore” sulle reti Mediaset; alcuni anni fa ha avuto un brutto attacco di cuore dal quale non si è mai ripreso completamente, anche se aveva ricominciato la propria attività televisiva.
Del secondo, Corrado Pani, al di là delle doti di attore e delle cose riuscite che ha messo in scena su molti teatri italiani, è stato ricordato principalmente per due fatti: la partecipazione – non esaltante – al film “Pinocchio” di Benigni nel ruolo del Presidente del Tribunale e, soprattutto, la relazione con Mina che, negli anni ’60 scandalizzò l’Italia e dalla quale nacque un figlio, Massimiliano che, fortunatamente ha ricordato il padre con belle parole di affetto.
Il personaggio Pani è stato anche – ma direi soprattutto – un grande attore teatrale che ha lavorato con Ronconi, addirittura con Visconti e con Streheler: tutto questo le cronache giornalistiche tendono a minimizzarlo, per evidenziare le cose più “conosciute” dai lettori: il cinema e gli scandali.
Vogliamo fare una graduatoria dello spazio che i tre VIP hanno avuto – da morti – sui mass media? Allora, 1° Castagna, 2° Pani e 3° Luzi. Smettiamo di scandalizzarci e accettiamolo!