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domenica, febbraio 13, 2005

Zibaldone n.2/2005 

In questo zibaldone mi piace affrontare due argomenti, molto dissimili tra loro e trattarli in modo diverso da quello che ho visto fare dai mass – media.
Il PRIMO riguarda l’accordo FIAT – General Motors; facciamo un passo indietro: tempo fa le due aziende automobilistiche hanno sottoscritto un accordo “a tempo” in base al quale la G.M. acquistava subito – per cassa – un 10% della Fiat Auto e s’impegnava ad acquistare il restante 90% nel 2005 ad una cifra prestabilita – che io peraltro non conosco – e con questa operazione l’intero comparto automobilistico italiano passava sotto le bandiere U.S.A.
Ebbene, è da diversi mesi che – in previsione della scadenza del contratto “Put” (questo è il nome in gergo finanziario) - si andava sulle montagne russe, alternando salite a discese, impennate a cadute.
Oggi finalmente l’accordo: la G.B. versa un miliardo di euro e le azioni possedute, ricevendo in cambio che cosa? Nulla, o meglio l’assicurazione che non verranno più disturbati da questi italiani che vorrebbero vendere una azienda che – a loro dire – avrebbe bisogno di una forte ristrutturazione ma che, conoscendo i nostri sindacati, sanno bene che la via sarebbe stata lastricata di guai.
Ma quello che mi lascia perplesso, è la gioia con la quale tutti gli ambienti italiani (sindacati, politici, finanzieri, ecc.) hanno accolto la notizia dell’accordo.
Ora, secondo me, gli americani hanno pagato questa cifra – non bassa, ma che ci consente di tappare qualche buco – pur di togliersi di torno questi italiani petulanti; in pratica si potrebbe definire una sorta di elemosina, la stessa che diamo all’accattone scocciante purché si tolga di torno.
E questo ci rende cosi felici? Ho sentito dire che dopo avere incassato la somma dagli americani – un acconto lo hanno già ricevuto “cash”, evidentemente gli americani avevano il libretto degli assegni in tasca - i dirigenti FIAT si metteranno in moto per trovare un nuovo compratore, cioè per fare – se possibile – lo stesso scherzetto fatto agli uomini della G.M.
Quello che non ho capito è il motivo per cui ci hanno ridato anche le azioni regolarmente acquistate: sembrerebbe che avessero paura di infettarsi!
Il SECONDO argomento, molto diverso come dicevo sopra, si riferisce alla Polizia e, in particolare al suo sindacato e, più in particolare ancora, al segretario generale, il quale in una intervista ad un giornale esplicita alcune acute affermazione che a mio modo di vedere debbono destare interesse: “le persone che rischiano la pelle per catturare pericolosi criminali, di fronte a certe risoluzioni dei giudici si domandano: in fondo se lo Stato rinuncia a perseguire la criminalità per quale motivo devo essere io a farmi carico di questa responsabilità?”
E su questo è molto difficile rispondere, anche se ci possiamo trincerare dietro le varie forme di responsabilità dei singoli poteri dello Stato e bla, bla, via di questo passo.
La seconda considerazione è “il collaboratore di giustizia riceve dallo Stato uno stipendio di 4.000 euro al mese, superiore a quello di un questore, ottiene la carta di credito ed è senza obbligo di documentare le spese; lui va al ristorante di serie A e i poliziotti di scorta lo stanno a guardare col panino in mano”.
Su questo non ho trovato risposta; e voi?

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