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giovedì, febbraio 24, 2005

Il Berlusca e i politici 

Quasi un anno fa, il Cavalier Berlusconi, nel pieno della sua carica di Presidente del Consiglio, dichiarava: “I politici sono fannulloni e ladri; non hanno mai lavorato in vita loro ed hanno ville e barche, ma come fanno con quel che guadagnano (che non è poco, dico io)? Sono soldi rubati”.
Apriti cielo spalancati terra: tutti o quasi si sono sentiti offesi, sia quelli di destra che quelli di sinistra, ma in particolare gli ex DC che da bravi centristi si sono quasi divisi tra i due poli; due autorevoli membri del Parlamento, il senatore Battisti e l’onorevole Giachetti, della “Margherita”, hanno preso carta e penna ed hanno querelato il premier presso la Procura della Repubblica di Roma.
Sappiamo tutti che queste cose restano a galla sulla stampa nazionale non più di una settimana, poi si pensa ad altro e si polemizza su una nuova situazione, e via di questo passo, tra una polemica e l’altra.
La magistratura però, pur con il suo passo da tartaruga, continua a fare il proprio corso e il fascicolo di quella denuncia è approdato, solo ora, sul tavolo della Procura di Roma, la quale ha chiesto al Tribunale dei Ministri – competente perché l’accusato è un ministro in carica – di archiviarlo.
Come mai? Perché quando si offende “tutti” alla fin fine non si offende nessuno, insomma era solo una battutaccia e per giunta molto generica, un po’ come quando l’uomo della strada dice “piove, governo ladro!” e non viene certo accompagnato in Questura per offesa a pubblico ufficiale (tali sono i ministri).
Resta da aggiungere che i due parlamentari della “Margherita” hanno prontamente annunciato opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura, affermando – tra l’altro, che “è scandaloso che frasi così offensive non siano state giudicate diffamatorie.”
Pochissimi giornali si sono ricordati l’evento di circa un anno fa e quindi non hanno dato corpo alla sentenza della Procura romana; ma io una mia piccola riflessione la voglio fare:i due deputati non hanno ancora capito che l’operato e le affermazioni del Berlusca non vanno prese di petto, pena fare il suo gioco che è proprio quello di sollevare polveroni su tutto e su tutti.
Come ho già avuto modo di dire, la sua politica – in particolare quella economica – lo sta facendo precipitare nel baratro della sconfitta alle prossime elezioni; unica ancora di salvataggio il “poter parlare di altro” sulla stampa e in televisione, atteggiandosi a “uno di noi” e facendo discorsi da Bar Sport.
Questa tattica la sta già perseguendo per suo conto, se poi c’è qualcuno che gli fornisce, su un piatto d’argento, l’occasione giusta per entrare in una polemica che niente ha di politico, il Cavaliere sono certo che gliene sarà grato.
Questo che cosa significa? Forse che si deve ingoiare tutto quello di rozzo e di impolitico esce dalla sua riverita bocca? Certo che dobbiamo evitare polemiche speciose come quella sull’orologio da 400 milioni che invece era quello regalato al papà con i primi soldi guadagnati e riavuto indietro alla sua morte. Informiamoci prima e non abbocchiamo a tutto quello che – specie all’estero – viene scritto.
Potrebbe essere una tattica giusta anche quella di “non considerarlo” quando non parla di politica (sia essa estera, interna od economica) e solo in tali occasioni replicare con argomenti altrettanto politici.
Altrimenti, ripeto per l’ennesima volta, viene fatto il suo gioco, con tutte le conseguenze che sono facilmente immaginabili!

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