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domenica, gennaio 02, 2005

Comincia proprio bene il 2005 

L’impostazione del titolo è chiaramente ironica, in quanto non si può proprio dire che il 2005 cominci sotto fausti auspici.Vediamo perché.
La situazione del Sud-Est asiatico è sempre più tragica e le ultime cifre, per noi italiani, parlano di 18 morti e 660 dispersi, su un totale che – secondo me – raggiungerà i 300.000 morti e i cinque milioni di senza tetto.
Per questo evento davvero catastrofico avremo modo di riparlarne soprattutto per quanto riguarda l’aspetto della solidarietà e degli aiuti: tanto ancora per molto tempo occuperà le prime pagine dei quotidiani.
Per non farsi mancare proprio niente, abbiamo avuto anche la “strage in discoteca”, con un paio di centinaia di giovani argentini che sono morti nell’incendio di un locale a Buenos Aires: questa poi ci mancava, anche se è un classico delle disgrazie.
Le delizie della politica di casa nostra e in particolare quelle dell’economia se non sono da piangere non sono sicuramente da ridere: dovremmo essere tutti giulivi perché dalla busta paga relativa a gennaio 2005 comincia l’abbattimento delle tasse; quasi tutti i giornali hanno costruito degli splendidi specchietti che dovrebbero servirci per calcolare quanto paghiamo “in meno” di tasse e quindi quanto guadagniamo “in più”. Peccato che ben pochi ci hanno capito qualcosa – io tra quelli – e quindi non resta che attendere la prima busta paga del 2005.
Una cosa però è già avvenuta ed è l’aumento delle seguenti voci, a far data dal 1.1.2005: luce (1,5%), gas (2%), pedaggi autostradali (2,36%), assicurazione RC Auto (5,2%), scuola (6,8), c/c bancari (5%), bevande e tabacchi (10,3%), sanità (4,8%), alberghi, bar e ristoranti (5,7%) casa (3,1%), per un totale di circa 1.176 euro l’anno a famiglia.
Premetto che ho preso i dati da un quotidiano che si dice “neutrale” ma che invece mi sembra più spostato verso destra, comunque non certamente uno “filo – sinistra”; dovrebbero quindi rappresentare con verità quello a cui andiamo incontro.
Notare bene che se dividiamo la suddetta cifra complessiva annuale per i 12 mesi abbiamo un maggiore esborso di circa 100 euro mensili: la domanda che si pone è la seguente “che differenza tra maggiore esborso per aumenti e maggiori entrate per abbattimenti fiscali?”. Capite benissimo che siamo a lesinare il centesimo e che non “potremo andare a Cuba neppure quest’anno”, come recita un noto cabarettista livornese in uno spot che pubblicizza una catena di negozi di arredamento.
E allora? Allora, dovremo andare a farci bucare la cintura un po’ più verso la fibbia, in modo da poterla agganciare ancora più stretta.
Sul fronte della lotta politica, mi sembra che le polemiche tendano ad incarognirsi sempre più: l’attacco di un “muratore armato di treppiede fotografico” nei confronti di Silvio Berlusconi, mentre da una parte invita al sorriso e ad una serie di battute, dall’altra – come dice oggi in una dichiarazione Cossiga – “attenti, ci vuole poco a passare ai proiettili”.
E non voglio credere che questo paese abbia dei cittadini così idioti da combinare queste sciocchezze; però, se qualcuno ricorda bene - come faccio io – anche in passato si è usata la frase “compagni che sbagliano” a proposito delle B.R. e poi ci siamo ritrovati tutti quei casini e quei morti. Quindi….
Ma no, non voglio neppure pensarci, è solo il gesto di un cretino e non mi sembra che la situazione abbia qualche punto di collimanza con gli anni ’70.


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