martedì, gennaio 04, 2005
Ancora sugli aumenti per il 2005
Nel mio post precedente (2/1) ho elencato tutta una serie di aumenti che colpiranno il povero cittadino nel 2005; mi è stato fatto notare che mancavano le multe per eccesso di velocità e per divieto di sosta (mediamente un 4%): mancavano perché a nessuno di noi l’ordina il medico di andare oltre i limiti di velocità oppure di parcheggiare in zona vietata, e quindi non possiamo considerarli dei veri e propri aumenti che saremo costretti a subire, volenti o nolenti.
Quelli che invece mi sono mancati – e me ne scuso – sono i balzelli degli Enti Locali (in particolare Comune e Regione): per queste strutture si prevedono incrementi molto significativi per I.C.I. e tasse municipali (nettezza ed altro).
Non siamo ancora in possesso delle cifre di incremento, ma sembra che dovrebbero assestarsi su un 3%.
Tali aumenti sono motivati dagli Enti Locali con le diminuite provvidenze da parte dello Stato, sempre più taccagno verso Comuni e Regioni.
Su un giornale odierno ho letto una storiella che mi fa capire a cosa servono i soldi per questi Enti: sentite bene, siamo il 30.12.2004 e il Comune di…rilascia un incarico di collaborazione coordinata e continuativa ad un signore (sodale del Sindaco, del quale ha diretto la campagna elettorale), al quale sono assegnati 12.600 euro per cinque mesi, 120 ore al mese.
Ecco ora il testo del progetto che il signore in questione deve realizzare: “concretizzare e stabilizzare i percorsi di partecipazione democratica del Comune di…”; se tra i miei lettori c’è qualcuno che ci ha capito qualcosa e ha la bontà di spiegarlo anche a me, lo ringrazio sin d’ora.
Di questo problema (in generale, non proprio di questo) ne abbiamo già parlato varie volte: quando le forze politiche prendono il potere in Enti Locali o in Aziende Municipalizzate, la prima cosa che gli è richiesto è una sorta di “ringraziamento” nei confronti di coloro che hanno contribuito in maniera determinante all’evento, per loro, fausto.
È un andazzo che ormai non scandalizza più nessuno, neppure le forze politiche avversarie, in quanto sanno bene che in caso di “ribaltone”, toccherà a loro sedere alla greppia e dover favorire i loro sodali con incarichi e prebende munifiche.
Ma se non vado errato, tutto questo è stato il fondamento di “tangentopoli”, nel quale si è assistito alla scoperchiatura di una realtà che si suddivideva posti ed incarichi in Enti Pubblici al semplice scopo di portare a casa dei soldi (per se e, o, per il partito che veniva rappresentato).
E tutti sono convinti che il sistema è stato distrutto dai magistrati del Pool milanese: ingenui e creduloni!
Il sistema non è stato affatto toccato nella sostanza, caso mai nella forma; è chiaro che finché ci saranno centri di potere, i piaceri ad amici, sodali, simpatizzanti, “persone che possono fare comodo”, saranno all’ordine del giorno.
È nell’ordine naturale delle cose di questo mondo che si autoalimenta di nefandezze, è nella logica del sistema che al momento di favorire qualcuno venga privilegiato o l’amico o colui che fa più comodo aiutare.
Non vedo all’orizzonte nessuna cosa che mi faccia cambiare idea!
Quelli che invece mi sono mancati – e me ne scuso – sono i balzelli degli Enti Locali (in particolare Comune e Regione): per queste strutture si prevedono incrementi molto significativi per I.C.I. e tasse municipali (nettezza ed altro).
Non siamo ancora in possesso delle cifre di incremento, ma sembra che dovrebbero assestarsi su un 3%.
Tali aumenti sono motivati dagli Enti Locali con le diminuite provvidenze da parte dello Stato, sempre più taccagno verso Comuni e Regioni.
Su un giornale odierno ho letto una storiella che mi fa capire a cosa servono i soldi per questi Enti: sentite bene, siamo il 30.12.2004 e il Comune di…rilascia un incarico di collaborazione coordinata e continuativa ad un signore (sodale del Sindaco, del quale ha diretto la campagna elettorale), al quale sono assegnati 12.600 euro per cinque mesi, 120 ore al mese.
Ecco ora il testo del progetto che il signore in questione deve realizzare: “concretizzare e stabilizzare i percorsi di partecipazione democratica del Comune di…”; se tra i miei lettori c’è qualcuno che ci ha capito qualcosa e ha la bontà di spiegarlo anche a me, lo ringrazio sin d’ora.
Di questo problema (in generale, non proprio di questo) ne abbiamo già parlato varie volte: quando le forze politiche prendono il potere in Enti Locali o in Aziende Municipalizzate, la prima cosa che gli è richiesto è una sorta di “ringraziamento” nei confronti di coloro che hanno contribuito in maniera determinante all’evento, per loro, fausto.
È un andazzo che ormai non scandalizza più nessuno, neppure le forze politiche avversarie, in quanto sanno bene che in caso di “ribaltone”, toccherà a loro sedere alla greppia e dover favorire i loro sodali con incarichi e prebende munifiche.
Ma se non vado errato, tutto questo è stato il fondamento di “tangentopoli”, nel quale si è assistito alla scoperchiatura di una realtà che si suddivideva posti ed incarichi in Enti Pubblici al semplice scopo di portare a casa dei soldi (per se e, o, per il partito che veniva rappresentato).
E tutti sono convinti che il sistema è stato distrutto dai magistrati del Pool milanese: ingenui e creduloni!
Il sistema non è stato affatto toccato nella sostanza, caso mai nella forma; è chiaro che finché ci saranno centri di potere, i piaceri ad amici, sodali, simpatizzanti, “persone che possono fare comodo”, saranno all’ordine del giorno.
È nell’ordine naturale delle cose di questo mondo che si autoalimenta di nefandezze, è nella logica del sistema che al momento di favorire qualcuno venga privilegiato o l’amico o colui che fa più comodo aiutare.
Non vedo all’orizzonte nessuna cosa che mi faccia cambiare idea!