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venerdì, dicembre 31, 2004

Triste Fine d'Anno 

Tra poche ore il 2004 ci avrà lasciato e al suo posto subentrerà il 2005: sarà migliore o peggiore?
Anzitutto diciamo che l’anno che è trascorso è stato funestato da un evento di così straordinaria entità da lasciare il segno e da caratterizzare l’intera annata: lo “tsunami” nel Sud-Est asiatico può infatti considerarsi come l’elemento che ha distinto il 2004.
E non deve stupire che – non solo in Italia – si sia ritenuto più consono alla situazione, non festeggiare in modo fragoroso la fine d’anno: quindi niente fuochi artificiali e maggiore silenzio nelle Piazze (aboliti molti concerti cittadini).
Potrebbe sembrare una azione prettamente demagogica, ma anche un “cinico perverso” come me non lo ritiene possibile; così come non ritiene condannabile oltre misura coloro che – o per dimenticanza o per allentare la tensione – daranno sfogo ai festeggiamenti con atti fragorosi.
Sono certo che tutti, in tutto il mondo, si rendono conto che stiamo vivendo in quest’ultima settimana, dei giorni che resteranno nella storia dell’umanità.
È iniziata l’azione dei vari governi o associazioni per cercare di alleviare le sofferenze di quelle popolazioni mediante aiuti umanitari di cibo e vestiario, tutta roba che quella gente ha interamente perduto e che dovremo cercare di reintegrare nel minore tempo possibile.
Per quanto riguarda il problema “aiuti” dedicheremo un post apposito, ma tra qualche giorno, mentre per adesso vorrei sottoporre solo quanto mi è capitato di vedere in uno dei tanti servizi che ora i nostri inviati stanno mandando in onda.
Dunque, siamo in un villaggio completamente distrutto dalla furia delle acque e sparuti gruppetti di indigeni si aggirano come inebetiti in mezzo alle macerie; alcuni di loro hanno dei pacchettini in mano e l’operatore inquadra la situazione con particolare riferimento ai “pacchettini”; il giornalista si avvicina alle persone e domanda loro se si tratta di aiuti provenienti dall’estero e tutti rispondono affermativamente e poi – ad una successiva domanda – mostrano il contenuto del “pacchettino”: allora, abbiamo un paio di scatole di medicinali di cui non sanno l’uso e neppure la prescrizione medica, poi abbiamo uno spazzolino da denti, quindi un dentifricio e un paio di saponette.
Mi auguro che non sia con queste cose che cerchiamo di scaricare le nostre coscienze, perché sarebbe veramente tragico.
Comunque della faccenda “aiuti” ne riparleremo quanto prima; a questo proposito ho delle mie idee che mi piacerà confrontare con voi.
Adesso chiudiamo questo dannato 2004 alla svelta e nel migliore dei modi; già l’essere in salute mi sembra che possa rappresentare una grande vittoria, quindi contentiamoci di questo, almeno quelli tra noi che possono vantare una salute accettabile.
Concludo con un ringraziamento a tutti coloro che hanno avuto la bontà di leggere queste mie note ed ancora di più a quelli che le hanno commentate, sia positivamente che negativamente.
Grazie ed auguri di un buon 2005.

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