<$BlogRSDUrl$>

lunedì, dicembre 27, 2004

Passato bene il Natale? 

Non vi chiederò cosa vi ha portato Babbo Natale; mi interessa di più conoscere come avete trascorso il Natale e come lo avete collegato, attraverso i media, con la vita degli altri.
Ovviamente dobbiamo parlare della immane tragedia accaduta nel sud est asiatico: un terrificante terremoto con epicentro in mezzo all’Oceano Indiano, che ha provocato una gigantesca onda anomala di decine di metri di altezza che ha spazzato via interi villaggi. Mentre scrivo queste note, l’ultimo lancio di agenzia sta parlando di 11.000 morti; da notare che nella zona ci sono circa 5.000 turisti italiani i quali – per ora – sembra che non abbiano subito danni; speriamo che anche domani le notizie confermino questa buona notizia.
Pensate che sono state attaccate tutta una serie di località turistiche, dalle Maldive allo Sri Lanka, dalla Tahilandia alla celebre Isola di Puchet: tutti luoghi che rivestivano molto interesse non solo per il turismo normale ma anche per il famoso turismo pedo – sessuale, quei tipi di tour che nel “tutto compreso” è inclusa anche una ragazzina al di sotto di 16 anni da spupazzarsi per la durata del soggiorno.
A proposito di quanto sopra, le lamentele si sono levate alte e in vari tempi, dalla Chiesa e da altre associazioni, ma niente è stato fatto per sistemare la cosa.
Non vorrei essere melodrammatico, ma sono certo che qualcuno parlerà di “punizione divina” per questi luoghi peccaminosi: come se il Padreterno si vendicasse in questo modo delle malefatte di qualcuno, cioè colpire indifferentemente quasi un miliardo di persone.
No, no, e ancora no, non ci credo!
E non possiamo neppure trincerarsi dietro alla solita lamentela che la natura si vendica delle malefatte dell’uomo: possiamo invece dire che è uno dei casi in cui la natura mostra all’uomo tutta la sua potenza, nei confronti della quale siamo tutti inermi.
Nel campo dei media, con la politica ai cenoni e con i quotidiani in festa, è chiaro che la televisione l’ha fatta da padrona, soprattutto perché ha portato in tutte le case immagini dei luoghi colpiti dalla tragedia, fornite da altri mezzi (C.N.N, oppure Fox) mentre per i servizi dagli aeroporti italiani sulle torme di turisti in partenza per quei luoghi e un po’ dubbiosi (c’è da capirli) sul fare o meno il viaggio, ognuna delle nostre televisioni ha lavorato con proprie troupe.
In questi servizi mi ha colpito due cose: la prima è la “noia” di quasi tutti per l’inconveniente che mette a rischio un loro divertimento, alla faccia di tutti i morti.
La seconda riguarda un servizio su quanto spendono i nostri connazionali per questi viaggi; e qui si assiste a delle situazioni che definire distoniche è poco: ci sono infatti i giovani che partono alla ventura e con 300 euro contano di farsi una bella vacanza – magari avventurosa – ma comunque bella; c’è poi un signore che ha candidamente ammesso che per la sua vacanza di 14 giorni aveva speso 16.000 euro (più di 30 milioni delle vecchie lire): alla faccia della crisi!
Allora mi chiedo, ma se c’è gente che per le vacanze di Natale può spendere queste cifre, allora non parlatemi di crisi, oppure – proprio come nei momenti di crisi (eventi particolari, guerre, alluvioni) – ci sono persone che continuano ad arricchirsi in modo esponenziale alla faccia dei più che non si ritrovano più buchi alla cintola che devono continuare a tirare.
È proprio vero quanto affermava mio nonno: dopo ogni guerra ci sono nuovi ricchi e tanti nuovi poveri; questo può andare bene anche per l’avvento dell’Euro e per quello di Berlusconi!

This page is powered by Blogger. Isn't yours?