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lunedì, dicembre 06, 2004

Celentano e Gesù 

E’ un accostamento pericoloso e sicuramente arbitrario – da parte mia – ma se avrete la bontà di seguire il mio argomentare vedrete che qualcosa in comune c’è.
Cominciamo da Celentano: avrete seguito tutte le fasi della vicenda riguardante le trattative del “Molleggiato” con la RAI per la messa in onda di uno spettacolo ideato e condotto dal celebre cantante.
La RAI e segnatamente il Direttore di RAI 1, Fabrizio Del Noce, ha sempre sbandierato che non avrebbe messo alcun vincolo di carattere preventivo a quanto sarebbe successo nello spettacolo; unico vincolo che – come azienda titolare di Concessione per servizio pubblico – avevano l’obbligo di imporre era il rispetto delle leggi vigenti in materia.
Con queste premesse sembrava che l’accordo avesse moltissime probabilità di arrivare in porto in breve tempo, invece – è di ieri la notizia – Celentano ha interrotto le trattative dichiarando: “mi riconoscono carta bianca, ma non abbastanza bianca”; affermazione abbastanza criptica che però si lega bene al personaggio.
È evidente che il cantante non si è fidato del generico concetto “seguire la legge”, perché con questa affermazione l’Azienda avrebbe potuto interrompere in qualunque momento la serie di trasmissioni, magari adducendo una legge piccola, piccola, misconosciuta dai più ma non certo dai soloni della RAI: in sostanza è una forma di assicurazione che Del Noce ha voluto precostituirsi in vista di eventuali affermazioni del “Molleggiato” che possano scandalizzare e far arrabbiare “Qualcuno”.
In sostanza si ha una paura fottuta di quello che il cantante milanese potrebbe dire (la trasmissione dovrebbe andare in onda nel periodo precedente le elezioni regionali della primavera 2005); e qui sta la mia domanda: non credete che la vicenda scada nel grottesco se – tanto per dire - si ipotizza che un personaggio come Celentano, dalle idee catto-populiste, ambientalista e pieno di confusione, possa smuovere a suo piacimento il voto delle masse? Se è vera paura, credo che il termine “censura” non sia sufficiente a etichettare l’andamento della vicenda e si debba trovarne uno più cogente; se invece si esamina la cosa dal punto di vista del motto “essere più realista del re”, allora si rischia di avvicinarsi alla verità.
E si trova anche l’aggancio con “Gesù”, come è citato nel titolo di questo post : in molte scuole italiane, all’avvicinarsi delle festività natalizie, gli insegnanti si stanno mobilitando per mettere in campo i vari cori e canzoncine da far cantare ai bambini.
Ebbene, lo direste mai che il termine “Gesù”, presente ovviamente in molte canzoncine, viene sistematicamente sostituito da “virtù” (notare l’assonanza) per paura di mancare di rispetto ai piccoli studenti islamici presenti in classe?
Questo intervento degli insegnanti non ha fatto seguito a rimostranze dei genitori islamici, anzi lo stesso Magdi Allam – noto scrittore di derivazione islamica – esortava, dalle pagine del “Corriere della Sera”, genitori e docenti a non aver paura di fare il presepe a scuola. Quindi – avete capito bene! – i capi delle varie comunità islamiche non hanno proferito verbo, ma i nostri docenti “più realisti del re” hanno organizzato queste riscritture delle canzoncine che recano il termine “Gesù”.
Pertanto dovete darmi atto che in entrambe le vicende ci sono delle persone “più realiste del re”: nel primo caso (Celentano) si tratta delle forze filo - governative, nel secondo (le canzoncine con Gesù) invece sono i filo - islamici.
Interessante, non è vero?

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